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RHESONATIV 10F 2ML 625UI/ML Produttore: OCTAPHARMA ITALY SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

RHESONATIV 625 UI/ML SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sieri immuni e immunoglobuline; immunoglobuline, immunoglobuline specifiche: immunoglobulina anti-D (Rh).

PRINCIPI ATTIVI

Immunoglobulina umana anti-D. 1 mL contiene: immunoglobulina umana anti-D 625 UI (125 mcg). Contenuto di proteine umane 165 mg di cui immunoglobulina G, almeno 95%. Il contenuto di IgA non supera lo 0,05% del contenuto proteico totale. Una fiala da 1 mL contiene 625 UI (125 mcg)di immunoglobulina umana anti-D. Una fiala da 2 mL contiene 1250 UI (250 mcg) di immunoglobulina umana anti-D. La potenza e' determinata utilizzando il saggio della Farmacopea Europea. L'equivalenza in unita' internazionali della preparazione internazionale di riferimento e' stabilita dall'Organizzazione Mondale della Sanita'. Distribuzione delle sottoclassi di IgG (valori approssimativi): IgG1: 70,5%; IgG2: 26,0%; IgG3: 2,8%; IgG4: 0,8%. Il contenuto massimo di IgA e' 82,5 microgrammi/mL. Prodotto da plasma di donatori umani. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Glicina, sodio cloruro, sodio acetato, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Prevenzione dell'immunizzazione Rh(D) nelle donne in eta' fertile Rh(D) negative. Profilassi prenatale: profilassi prenatale pianificata, profilassi prenatale in seguito a complicanze della gravidanza comprendenti aborto/minaccia di aborto, gravidanza extrauterina o mola idatiforme, morte fetale intrauterina (IUFD), emorragia transplacentare (TPH)da emorragia ante-parto (APH), amniocentesi, biopsia corionica, procedure ostetriche manipolative ad es. versione esterna, interventi invasivi, cordocentesi, trauma addominale chiuso o intervento terapeutico sul feto. Profilassi postnatale: parto di un neonato Rh(D) positivo (D,D^debole, D^parziale). Trattamento di donne in eta' fertile Rh(D) negative dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o di altri prodotti contenenti eritrociti, ad es. il concentrato piastrinico.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; ipersensibilita' alle immunoglobuline umane, in particolare in pazienti con anticorpi anti-IgA.

POSOLOGIA

Posologia: la dose di immunoglobulina anti-D deve essere stabilita inbase al livello di esposizione agli eritrociti Rh(D) positivi e al fatto che 0,5 mL di concentrati eritrocitari Rh(D) positivi o 1 mL di sangue Rh(D) positivo vengono neutralizzati da circa 10 microgrammi (50 UI) di immunoglobulina anti-D. Le dosi seguenti sono consigliate sullabase degli studi clinici condotti con Rhesonativ. Prevenzione dell'immunizzazione Rh(D) nelle donne Rh(D) negative. Profilassi prenatale: secondo le raccomandazioni generali, le dosi attualmente somministrate vanno da 50 a 330 microgrammi o da 250 a 1650 UI. Profilassi prenatalepianificata: una dose singola (ad es. di 250 mcg o 1250 UI) nelle settimane 28-30 di gestazione o due dosi nelle settimane 28 e 34. Profilassi prenatale in seguito a complicanze della gravidanza: deve essere somministrata una dose singola (ad es. di 125 mcg o 625 UI prima della 12a settimana di gravidanza) (ad es. 250 mcg o 1250 UI dopo la 12a settimana di gravidanza) non appena possibile ed entro 72 ore e, se necessario, ripetuta a intervalli di 6-12 settimane per tutta la durata della gravidanza. Dopo l'amniocentesi e la biopsia corionica, deve esseresomministrata una dose singola (ad es. 250 mcg o 1250 UI). Profilassipostnatale: secondo le raccomandazioni generali, le dosi attualmente somministrate vanno da 100 a 300 microgrammi o da 500 a 1500 UI. Per idettagli degli studi specifici, vedere il paragrafo 5.1. Se viene somministrata la dose piu' bassa (100 microgrammi o 500 UI), deve essere eseguito un test per stabilire l'entita' dell'emorragia feto-materna. Dose standard: 1250 UI (250 mcg). Per l'uso postnatale, il prodotto deve essere somministrato alla madre non appena possibile entro 72 ore dal parto di un bambino Rh positivo (D, D^debole, D^parziale). Se sono trascorse piu' di 72 ore, il prodotto non deve essere negato, ma somministrato non appena possibile. La dose postnatale deve essere iniettata anche se e' stata somministrata la profilassi prenatale e anche se e' possibile dimostrare un'attivita' residua della profilassi prenatalenel siero materno. Se si sospetta una forte emorragia feto-materna (>4 mL (0,7%-0,8% delle donne), ad es. in caso di anemia fetale/neonatale o di morte fetale intrauterina, stabilirne l'entita' con un metodo adeguato, ad es. il test di eluizione acida Kleihauer-Betke per determinare l'HbF fetale o la flussocitometria che identifica selettivamente le cellule Rh D positive. Le dosi supplementari di immunoglobulina anti-D devono essere somministrate di conseguenza (10 microgrammi o 50 UI) per 0,5 mL di eritrociti fetali). Trasfusioni eritrocitarie incompatibili: la dose raccomandata e' di 20 microgrammi (100 UI) di immunoglobulina anti-D per 2 mL di sangue Rh (D) positivo trasfuso o per 1 mL di concentrato eritrocitario. Si raccomanda il consulto con uno specialista in medicina trasfusionale al fine di valutare la fattibilita' di uno scambio eritrocitario per ridurre il carico di eritrociti D-positivi nel torrente circolatorio e per definire la dose di immunoglobulinaanti-D richiesta per sopprimere l'immunizzazione. I test di follow-upper eritrociti D positivi devono essere effettuati ogni 48 ore e deveessere somministrata ulteriore immunoglobulina anti-D fino a quando non siano piu' rilevabili gli eritrociti D positivi nel torrente circolatorio. In ogni caso, alla luce del possibile rischio di emolisi, si suggerisce di non superare una dose massima di 3000 microgrammi (15000 UI). E' consigliato l'uso di un prodotto endovenoso alternativo, in quanto consente di raggiungere immediatamente livelli plasmatici adeguati. In assenza di un prodotto per uso endovenoso, il volume molto elevato deve essere somministrato per via intramuscolare nell'arco di un periodo di diversi giorni (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: la sicurezza ed efficacia nei bambini non e' stata ancora stabilita.Pazienti in sovrappeso: in caso di pazienti in sovrappeso/obese, deveessere preso in considerazione l'uso di un prodotto anti-D per via endovenosa (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: per uso intramuscolare. Se e' richiesto un volume elevato (> 2 mL per i bambini o> 5 mL per gli adulti), si raccomanda di suddividerlo in piu' dosi dainiettare in sedi diverse. Se la somministrazione intramuscolare e' controindicata (disturbi emorragici), si deve ricorrere all'uso di un altro prodotto per via endovenosa. L'iniezione puo' essere somministrata per via sottocutanea se nessun altro prodotto per via endovenosa e' disponibile. Dopo l'iniezione, una attenta pressione manuale con un tampone deve essere applicata sul punto di inoculo.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C. - 8 gradi C). Non congelare. Tenere la fiala nell'imballaggio esterno per proteggerla dalla luce. Entro il periodo di validita', il prodotto puo' essere conservato a una temperatura inferiore a 25 gradi C. fino ad un massimo di 1 mese, senzaessere refrigerato di nuovo durante questo periodo, e deve essere scartato se non viene utilizzato dopo questo periodo. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Assicurarsi che Rhesonativ non venga somministrato in un vaso sanguigno, a causa di rischio di shock. Le iniezioni devono essere somministrate per via intramuscolare, ed attenzione deve essere esercitata nel ritrarre lo stantuffo della siringa prima dell'iniezione per essere certi che l'ago non sia inserito in un vaso sanguigno. In caso di uso postnatale, il prodotto e' destinato alla somministrazione materna. Non deve essere somministrato al neonato. Il prodotto non e' destinato all'uso ne' in soggetti Rh(D) positivi, ne' in soggetti gia' immunizzati verso l'antigene Rh(D). Le pazienti devono essere tenute in osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione e per almeno 1 ora dopo un'iniezione endovenosa accidentale. Ipersensibilita': vere reazionidi ipersensibilita' sono rare, ma si possono verificare risposte di tipo allergico alla immunoglobulina anti-D. Le pazienti devono essere informate di quali siano i primi segni di reazioni di ipersensibilita' comprendenti orticaria, orticaria generalizzata, costrizione toracica,dispnea, ipotensione e anafilassi. Il trattamento necessario dipende dalla natura e dalla gravita' dell'effetto collaterale. Rhesonativ contiene una quantita' ridotta di IgA. Sebbene l'immunoglobulina anti-D sia stata usata con successo in individui con carenza selettiva di IgA,individui che sono carenti di IgA hanno la potenzialita' di sviluppare anticorpi anti IgA e possono avere reazioni anafilattiche dopo la somministrazione di medicinali plasmaderivati contenenti IgA. Il medico deve quindi valutare il beneficio del trattamento con Rhesonativ contro i potenziali rischi di reazioni di ipersensibilita'. In rari casi, l'immunoglobulina umana anti-D puo' indurre un brusco abbassamento della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti chehanno tollerato trattamenti precedenti con immunoglobulina umana. Il solo sospetto di reazioni di tipo allergico o anafilattico richiede l'immediata sospensione dell'iniezione. In caso di shock, deve essere attuato il trattamento medico standard per lo shock. Reazioni emolitiche: pazienti che hanno appena ricevuto una trasfusione incompatibile e che ricevono dosi molto elevate di immunoglobulina anti-D devono esseremonitorate clinicamente e attraverso parametri biologici, a causa delrischio di reazione emolitica. Tromboembolia: eventi tromboembolici arteriosi e venosi tra cui infarto miocardico, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare sono stati associati all'uso di immunoglobuline. Sebbene non siano stati osservati eventi tromboembolici per Rhesonativ, le pazienti devono essere sufficientemente idratate prima della somministrazione di immunoglobuline. Si deve fare attenzione alle pazienti con fattori di rischio preesistenti per gli eventi trombotici(come ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattia vascolare o episodi trombotici, pazienti con disturbi trombofilici acquisiti o ereditari, pazienti che restano immobilizzate per lunghi periodi, pazienti con ipovolemia grave, pazienti con malattie che aumentano la viscosita' del sangue), in particolare quando sono prescritte dosi piu' alte di Rhesonativ. Le pazienti devono essere informate di quali siano i primi sintomi di eventi tromboembolici, compresi dispnea, dolore ed edema a un arto, deficit neurologici focali e dolore toracico e devono essere avvisate di rivolgersi immediatamente al loro medico alla comparsa dei sintomi. Interferenza con test sierologici: dopo l'iniezione diimmunoglobulina, l'incremento transitorio dei vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue della paziente puo' causare falsi positivi nei test sierologici. La trasmissione passiva di anticorpi contro gli antigeni eritrocitari, ad es. A, B o D, puo' causare interferenze con alcuni test sierologici per anticorpi eritrocitari, per esempio il test dell'antiglobulina (test di Coombs), in particolare nei neonati Rh(D) positivi le cui madri hanno ricevuto una profilassi prenatale. Pazienti sovrappeso/obese: alla luce di una possibile mancanza di efficaciain caso di somministrazione intramuscolare nelle pazienti sovrappeso/obese, si raccomanda l'uso di un prodotto anti-D per via endovenosa. Agenti trasmissibili: le misure standard atte a prevenire le infezioni derivanti dall'uso di prodotti medicinali preparati con sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per individuare l'eventuale presenza di marker specifici di infezione e l'adozione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione di virus. Ciononostante, quandosi somministrano prodotti medicinali preparati con sangue o plasma umano, la possibilita' di trasmettere agenti infettivi non puo' essere esclusa completamente. Cio' riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni. Le misure adottate sono considerate efficaci per virus capsulati, quali il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), virus dell'epatite B (HBV) e virus dell'epatite C (HCV), e per il virus non capsulato dell'epatite A (HAV). Le misure adottate possono avere valore limitato nei confronti di virus non capsulati, come il parvovirus B19. Vi sono esperienze cliniche rassicuranti relative alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con le immunoglobulinee si presume inoltre che il contenuto di anticorpi contribuisca in modo notevole alla sicurezza virale. Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati. Informazioni importanti su alcuni dei componenti di Rhesonativ: questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per 1 mL (625 UI), ovvero e' essenzialmente "senza sodio".

INTERAZIONI

Vaccini con virus vivi attenuati: l'immunizzazione attiva con vaccinicon virus vivi (ad es. morbillo, parotite o rosolia) deve essere posticipata di 3 mesi dopo l'ultima somministrazione di immunoglobulina anti-D, in quanto l'efficacia del vaccino con virus vivi potrebbe esserne compromessa. Se l'immunoglobulina anti-D deve essere somministrata entro 2-4 settimane da una vaccinazione con virus vivi, l'efficacia di questa vaccinazione puo' essere inficiata.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: possono manifestarsi occasionalmente reazioni avverse come brividi, cefalea, capogiri, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, ipotensione e lombalgia moderata. In casi rari le immunoglobuline umane possono causare un abbassamento improvviso della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non ha manifestato ipersensibilita' alla somministrazione precedente. Reazioni locali nei siti di iniezione: gonfiore, indolenzimento, arrossamento, indurimento, calore locale, prurito, ecchimosi, dolore locale, dolorabilita' e rash. E' possibile prevenire alcune di queste reazioni suddividendo le dosi piu' elevate tra piu' siti di iniezione. Per la sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4. Dagli studi clinici non ci sono dati attendibili relativi alla frequenza delle reazioni avverse. Le seguenti reazioni avverse sono state riportate. Il seguente elenco e' conforme alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC e livello di termini preferiti). Le frequenze sono state valutate in basealle seguenti convenzioni: molto comune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a < 1/10); non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100); raro (da >=1/10.000a <1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo'essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: reazioni emolitiche. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: shock anafilattico, reazione anafilattica/anafilattoide, ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso. Non nota: cefalea. Patologie cardiache. Non nota: tachicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: dispnea. Patologie gastrointestinali. Non nota: vomito, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: reazioni cutanee, eritema, prurito, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: piressia, fastidio al torace, malessere, brividi, al sito di iniezione: gonfiore, dolore, eritema, indurimento, calore, prurito,rash. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazionedel medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: questo prodotto medicinale e' destinato all'uso in gravidanza. Allattamento: questo medicinale puo' essere usato durante l'allattamento. Le immunoglobuline vengono escrete nel latte umano. Nessuno studio ha riportato eventi avversi correlati al medicinale, in bambininati di oltre 450 donne che hanno ricevuto somministrazioni di Rhesonativ nel periodo postparto. Fertilita': non esistono studi sulla fertilita' animale condotti con Rhesonativ. L'esperienza clinica sviluppatacon gli anticorpi anti-D immunoglobuline umane suggerisce che non sono da aspettarsi effetti nocivi sulla fertilita'.

Codice: 039596034
Codice EAN:

Codice ATC: J06BB01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Sieri immuni ed immunoglobuline
  • Immunoglobuline
  • Immunoglobuline specifiche
  • Immunoglobulina anti-d
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza: 30 MESI
Confezionamento: FIALA

PREPARAZIONE INIETTABILE

30 MESI

FIALA