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SEVOFLURANE BAX 6FL 250ML 100% Produttore: BAXTER SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

SEVOFLURANE BAXTER, 100%, LIQUIDO PER INALAZIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Anestetici, generali; idrocarburi alogenati.

PRINCIPI ATTIVI

Sevoflurano 100%. Eccipienti con effetto noto: nessuno. Il medicinalee' costituito dal solo principio attivo, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nessuno.

INDICAZIONI

Induzione e mantenimento dell'anestesia generale in adulti e bambini.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Il sevoflurano non deve essere usato in pazienti con ipersensibilita'nota o sospetta al sevoflurano o ad altri anestetici alogenati (per esempio anamnesi di disfunzione epatica, febbre o leucocitosi di causa sconosciuta dopo anestesia con uno di questi agenti). Il sevoflurano non deve essere usato in pazienti con anamnesi di epatite confermata a seguito di un anestetico per inalazione alogenato o con anamnesi di disfunzione epatica da moderata a severa di cui non e' stata stabilita la causa, con ittero, febbre e eosinofilia dopo anestesia indotta con sevoflurano. Il sevoflurano non deve essere usato in pazienti con predisposizione genetica nota o sospetta a ipertermia maligna. Il sevoflurano e' controindicato in pazienti in cui l'anestesia totale e' controindicata.

POSOLOGIA

La premedicazione deve essere scelta secondo il bisogno del singolo paziente, e a discrezione dell'anestesista. Anestesia chirurgica. La concentrazione di sevoflurano che viene somministrata da un vaporizzatore durante l'anestesia deve essere nota. Cio' si ottiene usando un vaporizzatore specificamente calibrato per il sevoflurano. Induzione dell'anestesia Il dosaggio deve essere personalizzato e titolato per ottenere l'effetto desiderato in funzione dell'eta' e dello stato clinico del paziente. Puo' essere somministrato un barbiturico ad azione rapida o altro agente di induzione per via endovenosa seguito dall'inalazionedi sevoflurano. L'induzione con sevoflurano puo' essere ottenuta mediante inalazione di 0,5-1,0% di sevoflurano in ossigeno (O2) con o senza aggiunta di protossido di azoto (N2O), aumentando il dosaggio con incrementi di 0,5-1,0% di sevoflurano, fino a un massimo dell'8% negli adulti e nei bambini, finche' non si raggiunge la profondita' desiderata dell'anestesia. Negli adulti concentrazioni inspirate fino al 5% di sevoflurano solitamente producono l'anestesia chirurgica in meno di due minuti Nei bambini, concentrazioni inspirate fino al 7% di sevoflurano solitamente producono l'anestesia chirurgica in meno di due minuti.Mantenimento dell'anestesia I livelli chirurgici di anestesia possonoessere mantenuti mediante l'inalazione di 0,5-3,0% di sevoflurano in O2, con o senza l'uso concomitante di N2O. Valori della MAC per adultie pazienti pediatrici secondo l'eta'. Età del paziente: 0 - 1 mesi *;sevoflurano inossigeno: 3,3%. Età del paziente: 1 - <6 mesi; sevoflurano inossigeno: 3,0%. Età del paziente: 6 mesi - <3 anni; sevoflurano inossigeno: 2,8%; sevoflurano in 65% N2O/35% O2: 2,0%^@. Età del paziente: 3-12; sevoflurano inossigeno: 2,5%. Età del paziente: 25; sevoflurano inossigeno: 2,6%; sevoflurano in 65% N2O/35% O2: 1,4%. Età del paziente: 40; sevoflurano inossigeno: 2,1%; sevoflurano in 65% N2O/35% O2: 1,1%. Età del paziente: 60; sevoflurano inossigeno: 1,7%; sevoflurano in 65% N2O/35% O2: 0,9%. Età del paziente: 80; sevoflurano inossigeno: 1,4%; sevoflurano in 65% N2O/35% O2: 0,7%. * Eta' gestazionale deineonati a termine. Non sono stati stabiliti valori della MAC per i neonati pretermine. ^@ Nei pazienti pediatrici da 1 a meno di 3 anni, e'stato usato 60% N20/40% 02 Risveglio Il risveglio da anestesia indotta mediante sevoflurano e' generalmente rapido. Pertanto i pazienti potrebbero richiedere piu' precocemente i farmaci antidolorifici nella fase postoperatoria. Anziani. La concentrazione alveolare minima (minimal alveolar concentration o MAC) diminuisce con l'aumentare dell'eta' del paziente. La concentrazione media di sevoflurano per raggiungere laMAC in un paziente di 80 anni e' circa il 50% di quella richiesta perun paziente di 20 anni. Popolazione pediatrica. Fare riferimento sopra per i valori della MAC per i pazienti pediatrici a seconda dell'eta'quando viene usato in ossigeno con o senza l'uso concomitante di protossido di azoto.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Il sevoflurano deve essere somministrato esclusivamente da personale addestrato nella somministrazione dell'anestesia generale. E' necessario che siano immediatamente disponibili apparecchiature per il mantenimento della pervieta' delle vie aeree del paziente, la ventilazione assistita, il supplemento di ossigeno e la rianimazione circolatoria. I segni vitali di tutti i pazienti anestetizzati con sevoflurano, inclusi elettrocardiogramma (ECG), pressione sanguigna (BP), saturazione dell'ossigeno e concentrazione di anidride carbonica (CO2) di fine espirazione, devono essere costantemente monitorati. La concentrazione di sevoflurano somministrata mediante un vaporizzatore deve essere conosciuta esattamente. Dato che gli anestetici volatili differiscono nelle loro proprieta' fisiche, devono essere usati solo vaporizzatori specificamente calibrati per il sevoflurano. La somministrazione dell'anestesia totale deve essere individualizzata sulla base della risposta del paziente. All'aumentare progressivo della profondita' dell'anestesia corrisponde un aumento dell'ipotensione e della depressione respiratoria.Durante il mantenimento dell'anestesia, l'aumento della concentrazione di sevoflurano determina una diminuzione dose-dipendente della pressione sanguigna. Una diminuzione eccessiva della pressione sanguigna puo' essere correlata alla profondita' dell'anestesia e in tali casi puo' essere corretta diminuendo la concentrazione del sevoflurano inspirato. A causa dell'insolubilita' del sevoflurano nel sangue, possono verificarsi cambiamenti emodinamici piu' rapidamente che con altri anestetici volatili. Il risveglio dall'anestesia generale deve essere attentamente monitorato prima che i pazienti vengano dimessi dalla unita' dicura post-anestesia. Il risveglio da anestesia indotta mediante sevoflurano e' generalmente rapido. Pertanto potrebbe essere necessario somministrare farmaci antidolorifici nella fase postoperatoria iniziale. Sebbene il recupero della coscienza a seguito della somministrazione di sevoflurano di solito avviene in alcuni minuti, l'impatto sulla funzione intellettiva per i due o tre giorni successivi l'anestesia non e'stato studiato. Come con gli altri anestetici, piccole alterazioni dell'umore possono persistere per alcuni giorni dopo la somministrazione(vedere il Paragrafo 4.7). Pazienti con patologie coronariche: come con tutti gli anestetici, il mantenimento della stabilita' emodinamica e' importante al fine di evitare ischemie miocardiche in pazienti affetti da patologie coronariche. Pazienti sottoposte a procedure ostetriche. In anestesia ostetrica e' necessario osservare la massima cautela in quanto il sevoflurano produce il rilassamento dell'utero e aumenta l'emorragia intrauterina (vedi il Paragrafo 4.6). Pazienti sottoposti a procedure neurochirurgiche: in pazienti a rischio di aumento della pressione intracranica (PIC), il sevoflurano deve essere somministrato con cautela in concomitanza con procedure volte a ridurre il rischio di PIC, come l'iperventilazione. Convulsioni: rari casi di convulsioni sono stati riportati in associazione all'uso del sevoflurano. L'uso del sevoflurano e' stato associato a convulsioni che si sono verificate in bambini, giovani adulti cosi' come negli adulti piu' anziani con e senza fattori di rischio predisponenti. E' necessario un parere clinico prima di somministrare il sevoflurano a pazienti a rischio di convulsioni. Nei bambini, la profondita' dell'anestesia deve essere limitata. L'EEG puo' consentire di ottimizzare la dose di sevoflurano e contribuire ad evitare lo sviluppo di attivita' convulsive in pazienti con predisposizione (vedere il Paragrafo 4.4 - Popolazione pediatrica). Pazienti con danno renale: sebbene i dati da studi clinici controllati a basse velocita' di flusso siano limitati, dati presi da studi su pazienti e animali suggeriscono che esiste un potenziale di danno renale, che si presume sia dovuto al Composto A. Gli studi su animali ed umani dimostrano che il sevoflurano somministrato per piu' di 2 MAC ore e a velocita' di flusso di gas fresco di meno di 5 litri/minuto possono essere associate a proteinuria e glicosuria. Vedere anche paragrafo 5.1.Il livello di esposizione al Composto A al quale si potrebbe aspettare avvenga la nefrotossicita' clinica non e' stato stabilito. Considerare tutti i fattori che portano all'esposizione al Composto A negli umani, specialmente la durata dell'esposizione, la velocita' di flusso digas fresco e la concentrazione di sevoflurano. La concentrazione di sevoflurano inspirato e la velocita' di flusso di gas fresco devono essere regolate per minimizzare l'esposizione al Composto A. L'esposizione al sevoflurano non deve superare le 2 MAC ore a velocita' di flusso da 1 a meno di 2 litri/minuto. Non sono raccomandate velocita' di flusso di gas fresco inferiori ad 1 litro/minuto. Pazienti con compromissione renale Il sevoflurano deve essere somministrato con cautela a pazienti che presentano compromissioni renali (GFR <= 60 ml/min); la funzionalita' renale deve essere monitorata nella fase postoperatoria. Pazienti con disfunzione epatica: sono stati segnalati casi molto rari di disfunzione epatica o epatite (con o senza ittero) postoperatoria leggera, moderata o grave dall'esperienza post marketing. Deve essere espresso un parere clinico se il sevoflurano viene utilizzato in pazienti con disturbi epatici di base o che assumono farmaci che causano notoriamente disfunzioni epatiche. Nei pazienti che hanno lamentato lesioni epatiche, ittero, febbre di cui non sia stata stabilita la causa o eosinofilia a seguito della somministrazione di altri anestetici inalatori, si consiglia di evitare la somministrazione di sevoflurano se e' possibile praticare una anestesia con medicinali per via endovenosa o una anestesia regionale (vedere il Paragrafo 4.8). Pazienti con disturbimitocondriali: deve essere posta attenzione nel somministrare l'anestesia totale, incluso il sevoflurano, a pazienti con disturbi mitocondriali. Situazioni del paziente che richiedono considerazione: un'attenzione particolare deve essere prestata alla scelta del dosaggio per pazienti ipovolemici, ipotesi, debilitati o compromessi emodinamicamente sotto altri aspetti, per esempio a seguito di farmaci concomitanti. I pazienti con esposizioni ripetute agli idrocarburi alogenati, incluso il sevoflurano, in un intervallo di tempo relativamente breve, possonoavere un aumentato rischio di danno epatico. Isolati rapporti di prolungamento dell'intervallo Q-T, molto raramente associati alla torsionedi punta (in casi eccezionali, fatale) sono stati ricevuti. Si deve prestare attenzione quando si somministra il sevoflurano a pazienti predisposti.

INTERAZIONI

E' stato dimostrato che il sevoflurano e' sicuro ed efficace se somministrato insieme ad un'ampia varieta' di agenti comunemente utilizzatiin situazioni chirurgiche come come altre sostanze attive sul sistemanervoso centrale, farmaci autonomici, rilassanti dei muscoli scheletrici, agenti anti-infettivi incluso gli aminoglicosidi, ormoni e sostituti sintetici, emoderivati e farmaci cardiovascolari, incluso l'epinefrina. Protossido di azoto: come con gli altri agenti anestetici alogenati, la MAC del sevoflurano viene diminuita quando e' somministrato incombinazione con il protossido di azoto. La MAC equivalente e' ridotta di circa il 50% negli adulti e di circa il 25% nei pazienti pediatrici (vedere anche il Paragrafo 4.2 - Mantenimento). Agenti bloccanti neuromuscolari: come con gli altri agenti anestetici alogenati, il sevoflurano influenza sia l'intensita' che la durata del blocco neuromuscolare dei miorilassanti non depolarizzanti. Se usato per integrare l'anestesia con alfentanil- N2O, il sevoflurano potenzia il blocco neuromuscolare indotto con pancuronio, vecuronio o atracurio. Gli aggiustamenti di dosaggio per questi miorilassanti se somministrati con il sevoflurano sono simili a quelli richiesti con l'isoflurano. L'effetto del sevoflurano sulla succinilcolina e la durata del blocco neuromuscolare depolarizzante non sono stati studiati. La riduzione di dosaggio degli agenti di blocco neuromuscolare durante l'induzione dell'anestesia puo' portare ad un inizio ritardato delle condizioni idonee all'intubazione endotracheale o ad un rilassamento dei muscoli inadeguato poiche' si osserva un potenziamento degli agenti di blocco neuromuscolare pochiminuti dopo l'inizio della somministrazione del sevoflurano. Tra gli agenti non depolarizzanti, sono state studiate le interazioni con il vecuronio, il pancuronio e l'atracurio. In assenza di specifiche linee guida: (1) per l'intubazione endotracheale, non ridurre la dose di miorilassanti non depolarizzanti; e, (2) durante il mantenimento dell'anestesia, la dose di miorilassanti non depolarizzanti deve essere verosimilmente ridotta in confronto a quella durante l'anestesia con N2O/oppioidi. La somministrazione di dosi supplementari di miorilassanti deveessere guidata dalla risposta alla stimolazione dei nervi. Benzodiazepine e Oppioidi: le benzodiazepine e gli oppioidi diminuiscono generalmente la MAC del sevoflurano nello stesso modo di altri anestetici inalati. La somministrazione di sevoflurano e' compatibile con le benzodiazepine e gli oppioidi cosi' come vengono comunemente usati nella pratica chirurgica. Gli oppioidi come il fentanil, l'alfentanil e il sufentanil, se combinati con il sevoflurano, possono portare ad una caduta sinergistica nella frequenza cardiaca, nella pressione sanguigna e nella frequenza respiratoria. Beta-bloccanti: il sevoflurano puo' aumentare gli effetti ionotropi, cronotropi e dromotropi negativi dei beta- bloccanti attraverso il blocco dei meccanismi di compensazione cardiovascolari. Epinefrina/adrenalina. Il sevoflurano e' analogo all'isoflurano nella sensibilizzazione del miocardio all'effetto aritmogenico dell'adrenalina somministrata per via esogena, essendo stata stabilita la dose soglia di adrenalina che produce aritmie ventricolari multiple a 5 microgrammi per kg. Induttori del CYP2E1: i medicinali e i composti che aumentano l'attivita' dell'isoenzima CYP2E1 del citocromo P450, adesempio isoniazide e alcol, possono aumentare il metabolismo del sevoflurano e provocare un aumento significativo delle concentrazioni di fluoruri nel plasma. L'uso concomitante di sevoflurano e isoniazide puo' potenziare gli effetti epatotossici dell'isoniazide. Simpaticomimetici ad azione indiretta: esiste il rischio di episodi ipertensivi acutidurante l'uso concomitante di sevoflurano e medicinali simpaticomimetici indiretti (anfetamine, efedrina). Verapamil. Disturbi della conduzione atrioventricolare sono stati osservati durante la somministrazione concomitante di verapamil e sevoflurano. Erba di San Giovanni. Sono stati riportati grave ipotensione e risveglio ritardato dall'anestesiacon agenti inalatori alogenati in pazienti trattati a lungo termine con Erba di San Giovanni. Barbiturici: la somministrazione di sevoflurano e' compatibile con i barbiturici, con il propofol e altri anestetici endovenosi comunemente usati. Possono essere richieste concentrazioni inferiori di sevoflurano dopo l'uso di un anestetico endovenoso.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: come con tutti i potenti anestetici assunti per inalazione, il sevoflurano puo' produrre depressione cardiorespiratoria dose- dipendente. La maggior parte delle reazioni avverse e' di intensita' lieve o moderata e di durata transitoria. Sono stati segnalati episodi di nausea e vomito nel periodo postoperatorio (sintomi peraltro comuni in seguito a interventi chirurgici e ad anestesia generale) che possono essere dovuti all'anestetico inalato, ad altri agenti somministrati nel periodo intra-operatorio o post- operatorio o a una reazione del paziente alla pratica chirurgica. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state le seguenti. In pazienti adulti: ipotensione, nausea e vomito; in pazienti anziani: bradicardia, ipotensione e nausea; e in pazienti pediatrici: agitazione, tosse, vomito e nausea. Riassunto delle reazioni avverse. Tutte le reazioni, almeno possibilmente correlate al sevoflurano da studi clinici e dall'esperienza post-marketing, sono mostrate di seguito secondo la Classificazione per Sistemi e Organi MedDRA, Termine preferito e frequenza. I seguenti gruppi di frequenza sono usati: molto comune (>=1/10); comune(>=1/100 e <1/10); non comune (>=1/1000 e <1/100); raro (>=1/10000 e <1/1000); molto raro (<1/10000), incluso rapporti isolati. Le reazioniavverse post-marketing sono state riportate volontariamente da una popolazione con una frequenza di esposizione non nota. Quindi non e' possibile stimare la reale incidenza delle reazioni avverse e la frequenza e' "non nota". Il tipo, la gravita' e la frequenza delle reazioni avverse nei pazienti trattati con sevoflurano negli studi clinici sono state comparabili alle reazioni avverse in pazienti trattati con farmaci di riferimento. Dati sulle reazioni avverse emerse da studi clinici ed esperienza post-marketing. Riassunto delle piu' frequenti reazioni avverse negli studi clinici con sevoflurano e nell'esperienza post- marketing. Disturbi del sistema immunitario. Non noto: reazioni anafilattiche^1, reazioni anafilattoidi, ipersensibilità^1. Disturbi psichiatrici. Molto comune: agitazione; non comune: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, capogiri, cefalea; non noto: convulsioni^2,3, distonia, aumentata pressione intracranica. Patologie cardiache. Molto comune: bradicardia; comune: tachicardia; non comune: blocco atrioventricolare completo, aritmie cardiache (incluso aritmie ventricolari), fibrillazione atriale, extrasistole (ventricolari, sopra- ventricolari, collegate a bigeminismo); non noto: arresto cardiaco^4, fibrillazione ventricolare, torsione di punta, tachicardia ventricolare, elettrocardiogramma con un prolungamento dell'intervallo qt. Patologie vascolari. Molto comune: ipotensione; comune: ipertensione. Riassunto delle più frequenti reazioni avverse negli studi clinici con sevoflurano e nell'esperienza post- marketing. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse; comune: disturbi respiratori, depressione respiratoria, laringospasmo, ostruzione delle vie aeree; non comune: apnea, asma, ipossia; non noto: broncospasmo, dispnea^1, sibilo^1, respiro trattenuto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito; comune: ipersecrezione salivare; non noto: pancreatite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non noto: ipercalemia. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Non noto: rigidità muscolare. Patologie epatobiliari. Non noto: epatite^1,2, insufficienza epatica^1,2, necrosi epatica^1,2, itterizia. Patologie renali e urinarie. Non noto: nefrite tubulo interstiziale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non noto: dermatite da contatto^1, prurito, eruzione cutanea^1, gonfiore del viso^1, orticaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: brividi, febbre; non noto: dolore al torace^1, ipertermia maligna^1,2, edema. Riassunto delle più frequenti reazioni avverse negli studi clinici con sevoflurano e nell'esperienza post-marketing. Esami diagnostici. Comune: glucosio ematico anormale, test della funzionalità epatica anormale^5, conta dei globuli bianchi anormale, aumento del fluoruro nel sangue; non comune: aumento dei livelli serici di creatinina. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: ipotermia. ^1 Vedere Paragrafo 4.8 - Descrizione delle reazioni avverse selezionate ^2 Vedere Paragrafo 4.4 ^3 Vedere Paragrafo 4.8 - Popolazione pediatrica ^4 Ci sono stati rapporti post-marketing molto rari di arresto cardiaco nella regolazione dell'uso di sevoflurano. ^5 Sono stati riportati casi occasionali di modifiche transitorie nei test di funzionalita' epatica con il sevoflurano e gli agentidi riferimento. Descrizione delle reazioni avverse selezionate: aumenti transitori nei livelli serici di fluoruri inorganici possono verificarsi durante e dopo l'anestesia con il sevoflurano. Le concentrazionidi fluoruri inorganici generalmente si abbassano entro due ore dal termine della anestesia con sevoflurano e ritornano entro 48 ore ai livelli pre-operatori. Negli studi clinici, elevate concentrazioni di fluoruri non sono state associate a compromissione della funzionalita' renale. Esistono rari rapporti di epatite post-operatoria. In aggiunta, ci sono stati rari rapporti post- marketing di insufficienza epatica e necrosi epatica associate all'uso di potenti agenti anestetici volatili, incluso il sevoflurano. Tuttavia, l'effettiva incidenza e la relazione del sevoflurano con questi eventi non puo' essere stabilita con certezza (vedere il Paragrafo 4.4). Sono stati segnalati casi rari di ipersensibilita' (incluso dermatite da contatto, eruzione cutanea, dispnea, sibilo, dolore al torace, gonfiore del viso, edema della palpebra,eritema, orticarie, prurito, broncospasmo, reazioni anafilattiche o anafilattoidi) particolarmente in associazione all'esposizione a lungo termine da lavoro agli agenti anestetici per inalazione, incluso il sevoflurano. In individui predisposti, l'inalazione di potenti agenti anestetici puo' scatenare uno stato impermetabolico dei muscoli scheletrici che porta ad un'elevata domanda di ossigeno e alla sindrome clinica nota come ipertermia maligna (vedere il Paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: l'uso del sevoflurano e' stato associato a convulsioni. Molte di queste si sono verificate nei bambini e nei giovani adulti a partire dai 2 mesi di eta', molti dei quali non avevano fattori di rischio predisponenti. Molti casi non hanno rivelato la somministrazione concomitante di altri medicinali e almeno un caso e' stato confermato daelettroencefalogramma (EEG). Anche se numerosi casi sono stati costituiti da convulsioni singole risoltesi spontaneamente o dopo il trattamento, sono stati segnalati anche casi di convulsioni multiple.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non ci sono o ci sono dati limitati sull'uso del sevoflurano nelle donne in stato di gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3); quindi, il sevoflurano deve essere usato durante la gravidanza e in donne potenzialmente a rischio di gravidanza che non usano contraccettivi solo sechiaramente necessario. Travaglio e parto: in uno studio clinico, e' stata dimostrata la sicurezza del sevoflurano sia per le madri che peri neonati se utilizzato per l'anestesia durante il parto cesareo. La sicurezza del sevoflurano nel travaglio e nel parto vaginale non e' stata dimostrata. Deve essere posta attenzione in anestesia ostetrica a causa dell'effetto rilassante sull'utero di sevofluraneo e a causa dell'incremento di emorragie intrauterine. Allattamento: non e' noto se il sevoflurano venga escreto nel latte materno. Si deve prestare cautela quando viene somministrato il sevoflurano a donne che allattano al seno. Fertilita': gli studi sugli animali hanno dimostrato effetti avversi sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili datisugli effetti sulla fertilita' negli esseri umani. Gli studi riproduttivi in topi e conigli a dosi fino a 1 MAC non hanno rivelato evidenzadi compromissione della fertilita' dovuta al sevoflurano.

Codice: 037141013
Codice EAN:

Codice ATC: N01AB08
  • Sistema nervoso
  • Anestetici
  • Anestetici generali
  • Idrocarburi alogenati
  • Sevoflurano
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: LIQUIDO PER INALAZIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

LIQUIDO PER INALAZIONE

24 MESI

FLACONE