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SEVORANE INAL 250ML PILF PROOF Produttore: ABBVIE SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

SEVORANE 250 ML LIQUIDO PER INALAZIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Anestetici generali per inalazione.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flacone contiene 250 ml di principio attivo: Sevoflurano. Il medicinale e' costituito dal solo principio attivo.

ECCIPIENTI

Non presenti.

INDICAZIONI

Il farmaco e' indicato per l'induzione ed il mantenimento dell'anestesia generale in pazienti adulti e pediatrici nella chirurgia d'elezione ed ambulatoriale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Il farmaco non deve essere usato in pazienti con nota o sospetta ipersensibilita' al sevoflurano e/o ad altri anestetici inalatori alogenati (es. precedenti di disfunzione epatica che generalmente prevedono elevati enzimi epatici, febbre, leucocitosi e/o eosinofilia temporaneamente correlato ad anestesia con uno di questi agenti). Il medicinale non deve essere usato in pazienti con nota o sospetta predisposizione genetica all'ipertermia maligna. Il medicinale e' controindicato in pazienti nei quali l'anestesia generale e' controindicata.

POSOLOGIA

Premedicazione. La premedicazione deve essere eseguita valutando le caratteristiche del paziente e a discrezione dell'anestesista. Anestesia chirurgica. Il farmaco deve essere utilizzato solo con un vaporizzatore specificatamente calibrato per il suo uso in modo da controllare accuratamente la concentrazione di anestetico inspirato. Posologia. Induzione. Il dosaggio deve essere personalizzato e titolato in funzione dell'effetto desiderato e secondo l'eta' e lo stato clinico del paziente. Nell'induzione puo' essere somministrato un barbiturico a breve durata o altro medicinale endovenoso seguito dall'inalazione del medicinale. L'induzione con il farmaco puo' essere ottenuta con ossigeno o con una miscela di ossigeno e protossido di azoto. In pazienti adulti e nei bambini, la somministrazione del medicinale a concentrazioni fino all'8% induce generalmente l'anestesia in meno di due minuti. Mantenimento. Il mantenimento dell'anestesia chirurgica si ottiene con concentrazioni di Sevorane dello 0,5 - 3% con o senza la contemporanea somministrazione di protossido di azoto. Nei pazienti anziani, come per altri anestetici inalatori, il mantenimento normalmente si ottiene a concentrazioni minori. Valutare la concentrazione minima alveolare per pazienti adulti e pediatrici secondo l'eta'. I valori della MAC (Concentrazione Minima Alveolare) del farmaco diminuiscono con l'eta' e con la contemporanea somministrazione di protossido di azoto. Risveglio. I tempi di risveglio sono generalmente brevi e cio' puo' rendere necessariol'utilizzo di analgesici nel post-operatorio. Anziani. Con l'aumentare dell'eta' diminuisce la concentrazione minima alveolare (MAC). La concentrazione media di sevoflurano per raggiungere la MAC in un paziente dell'eta' di 80 anni e' approssimativamente la meta' di quella richiesta per un paziente di 20 anni. Popolazione pediatrica. Fare riferimento ai dati sopra per i valori della MAC per i pazienti pediatrici in base all'eta'. Modo di somministrazione. Uso inalatorio. Il farmaco deve essere somministrato solo con vaporizzatori specificatamente calibrati per il sevoflurano e solo da persone specializzate nella somministrazione in anestesia generale.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.

AVVERTENZE

Il medicinale puo' causare depressione respiratoria, che puo' aumentare in caso di pretrattamento con narcotici o altri agenti che causano depressione respiratoria. La respirazione deve essere controllata e senecessario, assistita. Il farmaco deve essere somministrato solo da persone specializzate nella somministrazione in anestesia generale. Qualora si rendesse necessario, devono essere immediatamente disponibili attrezzature atte alla ventilazione artificiale, somministrazione di ossigeno e rianimazione cardiocircolatoria. La concentrazione di sevoflurano che viene fornita da un vaporizzatore deve essere conosciuta esattamente. Considerato che gli anestetici volatili differiscono per le loro proprieta' fisiche, devono essere usati solo vaporizzatori specificatamente calibrati per il sevoflurano. La somministrazione dell'anestesia generale deve essere personalizzata in base alla risposta del paziente. L'ipotensione e la depressione respiratoria aumentano con l'approfondimento del piano di anestesia. Sono stati ricevuti casi isolatidi prolungamento dell'intervallo QT, molto raramente associato con torsione di punta (in casi eccezionali, fatali). Deve essere esercitata attenzione quando si somministra sevoflurano a pazienti sensibili. Sono stati riportati casi isolati di aritmia ventricolare in pazienti pediatrici con malattia di Pompe. Deve essere esercitata attenzione nellasomministrazione dell'anestesia generale, incluso il sevoflurano, a pazienti con patologie mitocondriali. Funzione epatica. Dall'esperienzapost-marketing sono stati riportati casi molto rari di disfunzioni epatiche post-operatorie lievi, moderate e severe, o epatiti con o senzaittero. Deve essere esercitato giudizio clinico quando il sevofluranoe' usato in pazienti con condizioni epatiche di fondo o in trattamento con medicinali noti per causare disfunzioni epatiche. Soggetti esposti ripetutamente entro un breve intervallo di tempo (meno di 3 mesi) ad idrocarburi alogenati, incluso il sevoflurano, possono avere un aumento del rischio di danno epatico. Ipertermia maligna. In soggetti predisposti, i potenti agenti anestetici inalatori, incluso sevoflurano, possono provocare uno stato ipermetabolico della muscolatura scheletrica con aumentata richiesta di ossigeno e la conseguente sindrome clinica conosciuta come ipertermia maligna. La sindrome clinica dell'ipertermia maligna e' caratterizzata da ipercapnia e puo' comprendere rigidita' muscolare, tachicardia, tachipnea, cianosi, aritmie e/o pressione arteriosa instabile. Alcuni di questi segni non specifici possono anchepresentarsi durante un'anestesia leggera, ipossia acuta, ipercapnia eipovolemia. Durante gli studi clinici e' stato riportato un caso di ipertermia maligna. In aggiunta, sono state riportate segnalazioni post-marketing di ipertermia maligna. Alcune di queste segnalazioni sono state riportate come fatali. Il trattamento dell'ipertermia maligna include la sospensione dell'anestetico inalatorio (ad es. sevoflurano), la somministrazione I.V. di dantrolene sodico (consultare il foglio illustrativo del dantrolene sodico I.V. per maggiori informazioni sulla gestione del paziente) e terapia di supporto. Questa terapia include sforzi notevoli per riportare alla normalita' la temperatura corporea, supporto respiratorio e circolatorio e il trattamento delle anomalie dell'equilibrio elettrolitico, dei fluidi ed acido-base. Un eventuale danno renale puo' presentarsi in tempi successivi, pertanto e' necessario monitorare la diuresi e, se possibile, facilitarla. Iperkaliemia perioperatoria. L'uso di agenti anestetici inalatori e' stato associato arari casi di aumento dei livelli sierici di potassio che hanno provocato aritmie cardiache ed il decesso di pazienti in eta' pediatrica durante il decorso postoperatorio. I pazienti affetti da malattia neuromuscolare latente o conclamata, in particolare dalla distrofia muscolaredi Duchenne, sembrano essere maggiormente vulnerabili. L'uso concomitante di succinilcolina e' stato associato alla maggior parte di questicasi, ma non a tutti. Questi pazienti hanno presentato anche aumenti significativi dei livelli sierici di creatinchinasi ed in alcuni casi,sono state registrate modificazioni di valori delle urine corrispondenti ad un quadro di una mioglobinuria. Nonostante le analogie che talequadro clinico presenti con l'ipertermia maligna, nessuno di questi pazienti ha manifestato segni o sintomi di rigidita' muscolare o della presenza di uno stato ipermetabolico. Si raccomanda un intervento precoce e aggressivo per il trattamento dell'iperkaliemia e delle aritmie resistenti, in quanto esso rappresenta una valutazione conseguente perla malattia neuromuscolare latente. Generale. Durante il mantenimentodell'anestesia, aumentando la concentrazione del farmaco si ottengonodiminuzioni della pressione circolatoria dose-dipendenti. Una eccessiva diminuzione della pressione circolatoria puo' essere collegata allaprofondita' dell'anestesia e, in tali casi, puo' essere corretta diminuendo la concentrazione del farmaco inspirata. Deve essere prestata particolare attenzione nella selezione del dosaggio nei pazienti che sono ipovolemici, ipotesi o altrimenti emodinamicamente compromessi, peresempio dovuti a trattamenti concomitanti. Come con tutti gli anestetici, il mantenimento della stabilita' emodinamica e' importante per evitare un'ischemia cardiaca nei soggetti con coronaropatia. La fase di risveglio deve essere attentamente monitorata prima che il paziente lasci la sala operatoria. Sebbene il recupero della coscienza dopo somministrazione di sevoflurano si verifichi generalmente entro qualche minuto, l'impatto sulla funzione intellettiva per i due o tre giorni successivi all'anestesia non e' stato studiato. Analogamente agli altri anestetici, in seguito alla somministrazione di questo medicinale possono persistere per vari giorni lievi cambiamenti di umore. Sostituzione degli adsorbenti di anidride carbonica CO 2 essiccati. Sono stati riportati rari episodi di estremo calore, fumo e/o fuoco spontaneo nel circuito dell'anestesia durante l'uso del sevoflurano in concomitanza all'uso di adsorbenti della CO 2 disidratati, in modo particolare quelli contenenti idrossido di potassio. Un aumento insolitamente ritardato ouna riduzione improvvisa della concentrazione di sevoflurano inspirato rispetto al valore impostato sul vaporizzatore puo' essere associatoad un eccessivo rialzo termico del canestro contenente gli adsorbentidella CO 2. Una reazione esotermica, l'aumentata degradazione del sevoflurano, e la produzione dei composti di degradazione puo' avvenire quando gli adsorbenti della CO 2 risultino disidratati, come ad esempiodopo un lungo periodo di esposizione ad un flusso di gas secchi attraverso il canestro contenente gli adsorbenti della CO 2.

INTERAZIONI

Il sevoflurano e' risultato sicuro ed efficace quando somministrato contemporaneamente ad un'ampia varieta' di agenti comunemente impiegatidurante le procedure chirurgiche, come ad esempio medicinali agenti sul sistema nervoso centrale, sul sistema nervoso autonomo, rilassanti muscolo scheletrici, antibiotici inclusi gli aminoglicosidi, ormoni e derivati sintetici, derivati ematici e medicinali cardiovascolari. Perquanto riguarda l'impiego di epinefrina. Inibitori non selettivi delle MAO: rischio di crisi durante l'operazione. In genere si raccomanda un'interruzione del trattamento due settimane prima dell'intervento. Il farmaco puo' comportare una marcata ipotensione in pazienti trattaticon calcio-antagonisti, in particolare derivati diidropiridinici. Quando si utilizzano calcio antagonisti in concomitanza con anestetici inalatori si deve usare cautela, a causa del rischio di un effetto inotropo negativo additivo. L'uso concomitante di succinilcolina e agenti anestetici inalatori e' stato associato a rari casi di aumenti dei livelli sierici di potassio che hanno portato ad aritmie cardiache e mortein pazienti pediatrici durante il periodo post-operatorio. Epinefrina/Adrenalina. Il medicinale e' simile all'isoflurano nella sensibilizzazione del miocardio all'effetto aritmogeno dell'adrenalina. Agenti beta-simpaticomimetici come l'isoprenalina e agenti alfa- e beta-simpaticomimetici come l'adrenalina e la noradrenalina devono essere usati concautela durante l'anestesia con sevoflurano, a causa di un potenzialerischio di aritmia ventricolare. Simpaticomimetici ad azione indiretta. C'e' il rischio di episodi ipertensivi associati all'utilizzo concomitante di sevoflurano e prodotti simpaticomimetici ad azione indiretta (anfetamine, efedrina). Precauzioni d'impiego: in caso di interventoprogrammato, e' preferibile interrompere il trattamento qualche giorno prima. Simpaticomimetici alfa e beta (adrenalina, noradrenalina): adrenalina per azione emostatica locale attraverso iniezione sottocutanea o gengivale. Precauzione d'impiego: limitare l'apporto, per esempio:nell'adulto meno di 0,1 mg di adrenalina in 10 minuti o 0,3 mg in un'ora. Adrenalina o noradrenalina per azione sistemica e via parenterale. Associazione sconsigliata. Simpaticomimetici beta (isoprenalina): disturbi gravi del ritmo ventricolare (aumento della reattivita' cardiaca). Associazione sconsigliata. Betabloccanti. Sevoflurano puo' aumentare gli effetti inotropo, cronotropo e dromotropo negativi dei betabloccanti attraverso il blocco del meccanismo di compensazione cardiovascolare. Durante l'intervento l'inibizione beta-adrenergica puo' essere soppressa con l'impiego di betastimolanti. E' norma generale non interrompere il trattamento con i betabloccanti e in tutti i casi evitare l'interruzione immediata. Informare l'anestesista di questo trattamento.Verapamil. Quando verapamil e sevoflurano sono stati somministrati contemporaneamente, e' stata segnalata una compromissione della conduzione atrioventricolare. Erba di S. Giovanni. In pazienti trattati a lungo con Erba di S. Giovanni, sono stati segnalati ipotensione grave e ritardato risveglio da anestesia con anestetici inalatori alogenati. Barbiturici: la somministrazione di sevoflurano e' compatibile con i barbiturici piu' comunemente utilizzati nella pratica chirurgica. Benzodiazepine ed oppioidi: le benzodiazepine e gli oppioidi diminuiscono presumibilmente la MAC del sevoflurano cosi' come fanno con gli altri anestetici inalatori. La somministrazione di sevoflurano e' compatibile con le benzodiazepine e gli oppioidi comunemente utilizzati nella pratica chirurgica. Oppioidi quali alfentanil e sufentanil, quando combinaticon sevoflurano, possono determinare una sinergica caduta della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria. Induttori del CYP2E1. Medicinali e composti come isoniazide e alcool, che aumentano l'attivita' dell'isoenzima CYP2E1 del citocromo P450,possono aumentare il metabolismo di sevoflurano e portare ad un incremento significativo nelle concentrazioni di fluoruro ematico. L'uso concomitante di sevoflurano e isoniazide puo' potenziare gli effetti epatotossici dell'isoniazide. In caso di intervento programmato sospendere per prudenza il trattamento con isoniazide una settimana prima dell'intervento e non riprenderlo prima di 15 giorni dopo. Protossido di azoto: cosi' come per gli altri anestetici alogenati volatili, la MAC del sevoflurano diminuisce quando questo e' somministrato contemporaneamente al protossido di azoto. La MAC equivalente risulta ridotta approssimativamente del 50% negli adulti e del 25% nei pazienti pediatrici. Agenti bloccanti neuromuscolari: cosi' come altri anestetici inalatori, sevoflurano influenza l'intensita' e la durata del blocco neuromuscolare indotto dai rilassanti muscolari non depolarizzanti. Quando utilizzato per supplementare l'anestesia con alfentanil-N 2 O, il sevoflurano potenzia il blocco neuromuscolare indotto da pancuronio, vecuronio o atracurio. Gli aggiustamenti dei dosaggi di questi rilassanti muscolari, quando vengono somministrati contemporaneamente a sevoflurano, sono simili a quelli richiesti con l'isoflurano. L'effetto del sevoflurano sulla succinilcolina e sulla durata del blocco neuromuscolare depolarizzante non e' ancora stato studiato. La riduzione del dosaggio dei bloccanti neuromuscolari durante l'induzione dell'anestesia puo' provocare un ritardo nella comparsa delle condizioni adatte all'intubazioneendotracheale o un inadeguato rilassamento muscolare, in quanto il potenziamento del blocco neuromuscolare si manifesta alcuni minuti dopo l'inizio della somministrazione di sevoflurano. Tra gli agenti bloccanti non depolarizzanti, sono state studiate le interazioni con vecuronio, pancuronio e atracurio. In assenza di linee guida specifiche: per l'intubazione endotracheale non si deve ridurre la dose dei miorilassanti non depolarizzanti; e, durante la fase di mantenimento dell'anestesia la dose dei miorilassanti non depolarizzanti e' solita essere ridotta rispetto a quella che si impiega durante l'anestesia con oppioidi/N2 O. La somministrazione di dosi supplementari di miorilassanti deve essere guidata dalla risposta alla stimolazione nervosa. Altri medicinali: nella maggior parte dei casi in cui una terapia farmacologica e' indispensabile, non e' necessario interromperla prima dell'anestesia generale; e' sufficiente informare l'anestesista.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Come con tutti i potenti anestetici inalatori, il medicinale puo' causare depressione cardiorespiratoria e l'effetto e' dose-dipendente. La maggior parte degli effetti indesiderati segnalati sono di gravita' lieve o moderata e con durata transitoria. Nel periodo post-operatorio sono stati osservati nausea, vomito e delirio, conseguenze comuni della chirurgia e dell'anestesia generale, che possono essere dovuti alla somministrazione dell'anestetico inalatorio, o ad altri agenti assunti nel periodo intra- o post-operatorio, ed alla risposta del paziente all'intervento chirurgico. Gli effetti indesiderati piu' comunemente riportati sono stati i seguenti: neipazienti adulti: ipotensione, nausea e vomito; nei pazienti anziani: bradicardia, ipotensione e nausea; nei pazienti pediatrici: agitazione, tosse, vomito e nausea. Riassunto delle reazioni avverse. Tutte le reazioni, almeno possibilmente correlate al Sevorane dagli studi clinici sono mostrate nella tabella sottostante utilizzando il "Preferred Term", la Classificazione Sistemica Organica e la frequenza del MedDRA. E' usata la seguente classificazione di frequenza: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 e < 1/10); non comune (>= 1/1000 e < 1/100); raro (>= 1/10000 e < 1/1000); molto raro (< 1/10000); non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili), comprese le segnalazioni isolate. Il tipo, la gravita' e la frequenza degli effetti indesiderati con l'impiego del farmaco negli studi clinici sono confrontabili a quelli del medicinale di riferimento. Reazioni Avverse da dati ricavati dagli studi clinici. Elenco delle più frequenti reazioni avverseal medicinale riscontrate negli studi clinici del farmaco. Disturbi psichiatrici. Molto comune: agitazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, capogiro, cefalea. Patologie cardiache. Molto comune: bradicardia. Comune: tachicardia. Non comune: blocco atrioventricolare completo. Non nota: prolungamento dell'intervallo QT associato a torsione di punta. Patologie vascolari. Molto comune: ipotensione. Comune: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse. Comune: disturbi respiratori, laringospasmo. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito. Comune: ipersecrezione salivare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Comune: brividi, piressia. Esami diagnostici. Comune: glucosio ematico anormale, test di funzionalità epatica anormale, conta anormale dei globuli bianchi, aumento del fluoruro ematico. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: ipotermia. Le reazioni avverse post-marketing sono state segnalate volontariamente da una popolazione con una frequenza non nota di esposizione. Pertanto non e' possibile stimare la reale incidenza delle reazioni avverse o stabilire una relazione causale con l'esposizione al sevoflurano. Sono riportati casi molto rari di convulsioni. Reazioni Avverse da dati ricavati dall'esperienza post-marketing. Elenco delle reazioni avverse al medicinale nell'esperienza post-marketing. Disturbi del sistema immunitario. Reazione anafilattica, reazione anafilattoide, ipersensibilità. Patologie del sistema nervoso. Convulsioni, distonia. Patologie cardiache. Arresto cardiaco. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Broncospasmo, dispnea, sibilo. Patologie epatobiliari. Epatite, insufficienza epatica, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rash, orticaria, prurito, dermatite da contatto, edema del volto. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Ipertermia maligna, sensazione di fastidio al torace. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Esistono rare segnalazioni di epatiti post-operatorie. In aggiunta, sono stati segnalati rari casi post-marketing di insufficienza epatica e necrosi epatica in associazione all'impiego di potenti agenti anestetici volatili, incluso sevoflurano. Comunque, l'incidenza attuale e la relazione disevoflurano a questi eventi, non puo' essere stabilita con certezza. Sono stati segnalati rari casi di ipersensibilita' (incluso dermatiti da contatto, rash, dispnea, sibilo, sensazione di fastidio al torace, edema del viso o reazione anafilattica), associati particolarmente all'esposizione occupazionale a lungo termine ad agenti anestetici inalatori, incluso sevoflurano. In soggetti predisposti, i potenti agenti anestetici inalatori, possono provocare uno stato ipermetabolico della muscolatura scheletrica con aumentata richiesta di ossigeno e la conseguente sindrome clinica conosciuta come ipertermia maligna. Popolazionepediatrica. L'uso di sevoflurano e' stato associato a crisi convulsive. Molte di queste si sono verificate in bambini e giovani a partire dai 2 mesi di eta', la maggior parte dei quali non avevano fattori di rischio predisponenti. E' necessario esercitare un giudizio clinico quando si usa sevoflurano in pazienti che possono essere a rischio di crisi convulsive. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Sono stati condotti studi sulla riproduzione in ratti e conigli con dosi fino a 1 MAC, che non hanno rivelato evidenza di compromissione della fertilita' o danno al feto dovuti a sevoflurano. Non vi sono ad oggi studi completi e ben controllati in donne in stato di gravidanza e quindi Sevorane deve essere usato durante la gravidanza solo se veramente necessario. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Travaglio e Parto. La sicurezza delfarmaco per le madri e gli infanti e' stata dimostrata in uno studio multicentrico anche in anestesia eseguita nel taglio cesareo. La sicurezza del sevoflurano nel travaglio e nel parto naturale non e' stata dimostrata. Sevoflurano, come altri agenti inalatori, ha effetti rilassanti sull'utero con il potenziale rischio di emorragia uterina. Deve essere prestata attenzione quando si usa sevoflurano durante l'anestesia ostetrica, al fine di usare la concentrazione piu' bassa possibile. Allattamento. Non e' noto se il sevoflurano o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Deve essere prestata attenzione quando sevoflurano viene somministrato a donne che allattano. Fertilita'. Sono stati condotti studi sulla riproduzione in topi e conigli a dosi fino a 1 MAC che non hanno evidenziato effetti sulla fertilita' dovuti a sevoflurano.

Codice: 031841012
Codice EAN:

Codice ATC: N01AB08
  • Sistema nervoso
  • Anestetici
  • Anestetici generali
  • Idrocarburi alogenati
  • Sevoflurano
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: LIQUIDO PER INALAZIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

LIQUIDO PER INALAZIONE

36 MESI

FLACONE