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TEICOPLANINA HIK IV IM OS400MG Produttore: HIKMA FARMACEUTICA S.A.

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

TEICOPLANINA HIKMA POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE/INFUSIONE O SOLUZIONE ORALE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici glicopeptidici.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino contiene 200 mg di teicoplanina equivalente a non meno di 200.000 IU. Ogni flaconcino contiene 400 mg di teicoplanina equivalente a non meno di 400.000 IU. Dopo ricostituzione, le soluzioni conterranno 200 mg di teicoplanina in 3.0 ml e 400 mg in 3.0 ml. Eccipiente(i) con effetto noto: 10 mg di sodio per flaconcino. Per l'elenco complete degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio cloruro, sodio idrossido (per aggiustamento del pH).

INDICAZIONI

Teicoplanina Hikma e' indicate negli adulti e nei bambini dalla nascita per il trattamento parenterale delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1): infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, infezioni delle ossa e delle articolazioni, polmonite acquisitain ospedale, polmonite acquisita in comunita', infezioni complicate del tratto urinario, endocardite infettiva, peritonite associata a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD), batteriemia che si verifica in associazione con una delle indicazioni sopraelencate. Teicoplanina Hikma e' anche indicata come terapia orale alternativa nel trattamento di diarrea e colite associate a infezione da Clostridioides difficile. Ove appropriato, teicoplanina puo' essere somministrata in associazione con altri farmaci antibatterici. Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato dei medicinaliantibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' a teicoplanina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.

POSOLOGIA

Posologia: dose e durata del trattamento devono essere aggiustate secondo il tipo e la gravita' dell'infezione, la risposta clinica del paziente e parametri relativi al paziente quali eta' e la funzionalita' renale. Misurazione delle concentrazioni sieriche. Le concentrazioni sieriche di teicoplanina devono essere monitorate allo steady-state, dopo il completamento del regime di carico per assicurarsi che siano state raggiunte le concentrazioni sieriche minime richieste: per la maggior parte delle infezioni da Gram-positivi, livelli minimi di teicoplanina di almeno 10 mg/L misurati con metodo cromatografico HPLC (High Performance Liquid Chromatography), o 15 mg/L misurati con metodo immunologico FPIA (Fluorescence Polarization Immunoassay); per le endocarditied altre gravi infezioni, livelli minimi di teicoplanina di 15-30 mg/L se misurati con HPLC, o 30-40 mg/L se misurati con metodo FPIA. Durante la terapia di mantenimento, il monitoraggio delle concentrazioni sieriche minime richieste di teicoplanina puo' essere effettuato almenouna volta alla settimana per assicurarsi che queste concentrazioni siano stabili. Adulti e pazienti anziani con funzione renale normale. Dose di carico. Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; polmonite; infezioni complicate del tratto urinario. Regime di dose di carico: 6 mg/kg di peso corporeo ogni 12 ore per 3 somministrazioni endovenose o intramuscolari; infezioni delle ossa e delle articolazioni. Regime di dose di carico: 12 mg/kg di peso corporeo ogni 12 ore per 3-5somministrazioni endovenose; endocardite infettiva. Regime di dose dicarico: 12 mg/kg di peso corporeo ogni 12 ore per 3-5 somministrazioni endovenose. Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; polmonite; infezioni complicate del tratto urinario. Concentrazioni minime sieriche da ottenere ai giorni 3 - 5: >15 mg/L^; infezioni delle ossa e delle articolazioni. Concentrazioni minime sieriche da ottenere aigiorni 3 - 5: >20 mg/L^1; endocardite infettiva. Concentrazioni minime sieriche da ottenere ai giorni 3 - 5: 30-40 mg/L^1. Dose di mantenimento. Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; polmonite; infezioni complicate del tratto urinario. Dose di mantenimento: 6 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa o intramuscolare una volta al giorno; infezioni delle ossa e delle articolazioni. Dose di mantenimento: 12 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa o intramuscolare una volta al giorno; endocardite infettiva. Dose di mantenimento: 12 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa o intramuscolare una volta al giorno. Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; polmonite; infezioni complicate del tratto urinario. Concentrazioni minime sieriche da ottenere durante il mantenimento: >15 mg/L^1 una volta alla settimana; infezioni delle ossa e delle articolazioni. Concentrazioni minime sieriche da ottenere durante il mantenimento: >20 mg/L^1; endocardite infettiva. Concentrazioni minime sieriche da ottenere durante il mantenimento: >30 mg/L^1. ^1 Misurata con FPIA. La dose deve essere aggiustata in base al peso corporeo qualunque sia il peso del paziente. Durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere stabilita in base alla risposta clinica. Per l'endocardite infettiva solitamente viene considerato appropriato un minimo di 21 giorni. Il trattamento nondeve superare i 4 mesi. Trattamento in associazione: teicoplanina ha uno spettro di attivita' antibatterica limitato (Gram positivi). Non e' adatta all'uso come singolo agente per il trattamento di alcuni tipidi infezioni, a meno che il patogeno sia gia' conosciuto e di suscettibilita' nota o vi sia un elevato sospetto che il(i) patogeno(i) piu' probabile(i) sia(no) suscettibile(i) al trattamento con teicoplanina. Diarrea e colite associate a infezione da Clostridioides difficile: ladose raccomandata e' 100-200 mg somministrati per via orale due volteal giorno per 7-14 giorni. Pazienti anziani: non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio, a meno che non sia presente danno renale (vedere sotto). Adulti e pazienti anziani con funzionalita' renale ridotta: non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio fino al quarto giorno di trattamento, a partire dal quale il dosaggio deve essere aggiustato per mantenere concentrazioni minime sieriche di almeno 10 mg/L se misurate con metodo HPLC, o di almento 15 mg/ml se misurate con metodo FPIA. Dopo il quarto giorno di trattamento: nell'insufficienza renale lieve e moderata (clearance della creatinina tra 30 e 80 mL/min): la dose di mantenimento deve essere dimezzata, somministrando la dose ogni due giorni o somministrando la meta' della dose una volta al giorno; nell'insufficienza renale grave (clearance della creatinina minoredi 30 mL/min) e nei pazienti sottoposti ad emodialisi: la dose deve essere un terzo della dose normale, somministrando la dose ogni 3 giorni o un terzo della dose una volta al giorno. Teicoplanina non viene rimossa dall'emodialisi. Pazienti in dialisi ambulatoriale peritoneale continua (CAPD): dopo una singola dose di carico endovenosa di 6 mg/kg di peso corporeo, si somministrano 20 mg/L nella sacca della soluzioneper dialisi della prima settimana, 20 mg/L in sacche differenti nellaseconda settimana e successivamente 20 mg/L nella sacca notturna durante la terza settimana. Popolazione pediatrica: le dosi raccomandate sono le stesse negli adulti e nei bambini di oltre 12 anni di eta'. Neonati e bambini fino ai 2 mesi. Dose di carico: una singola dose di 16 mg/kg di peso corporeo, somministrata per infusione endovenosa il primo giorno. Dose di mantenimento: una singola dose di 8 mg/kg di peso corporeo, somministrata per infusione endovenosa una volta al giorno. Bambini (da 2 mesi a 12 anni). Dose di carico: una singola dose di 10 mg/kg di peso corporeo, somministrata per via endovenosa ogni 12 ore, ripetuta 3 volte. Dose di mantenimento: una singola dose di 6-10 mg/kg di peso corporeo somministrata per via endovenosa una volta al giorno. Modo di somministrazione: teicoplanina deve essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare. L'iniezione endovenosa puo' essere somministrata o in bolo di 3-5 minuti o come infusione di 30 minuti. Nei neonati e bambini fino ai 2 mesi si deve usare solo l'infusione. Per diarrea e colite associate a infezione da Clostridioides difficile, deve essere utilizzata la via orale. Per istruzioni sulla ricostituzione e diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Polvere in confezione di vendita: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostuituito/diluito, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Teicoplanina non deve essere somministrata per via intraventricolare.Reazioni di ipersensibilita': con teicoplanina sono state riportate reazioni di ipersensibilita' gravi che hanno messo in pericolo di vita il paziente e si sono rivelate a volte fatali (es. shock anafilattico). Se si verifica una reazione allergica alla teicoplanina, il trattamento deve essere interrotto immediatamente e devono essere intraprese le opportune misure di emergenza. La teicoplanina deve essere somministrata con cautela in pazienti con nota ipersensibilita' alla vancomicina, poiche' si potrebbero verificare reazioni di ipersensibilita' crociata, incluso shock anafilattico fatale. Tuttavia, un'anamnesi di "sindrome dell'uomo rosso" con vancomicina non e' una controindicazione all'uso di teicoplanina. Reazioni correlate all'infusione: in rari casi (anche alla prima dose), e' stata osservata "sindrome dell'uomo rosso" (un complesso di sintomi che comprendono prurito, orticaria, eritema, edema angioneurotico, tachicardia, ipotensione, dispnea). L'interruzione o il rallentamento dell'infusione possono far cessare queste reazioni. Si possono limitare le reazioni correlate all'infusione se la dosegiornaliera non viene somministrata con iniezione in bolo ma medianteinfusione di 30 minuti. Reazioni avverse cutanee gravi: reazioni avverse cutanee gravi (SCAR) inclusi la sindrome di Stevens-Johnson (SJS),necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che possono mettere in pericolo la vita o essere fatali, sono state segnalate in associazione all'uso di teicoplanina (vedere paragrafo 4.8). E' stata segnalata anche pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) con l'uso di teicoplanina (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere essere informati in merito ai segni e ai sintomi di reazioni cutanee gravi (ad esempio eruzione cutanea progressiva spesso con vescicole o lesioni della mucosa o eruzione cutanea pustolosa, o qualsiasi altro segno di ipersensibilita' cutanea) e devono essere attentamente monitorati. Se si manifestano segni e sintomi riconducibili a queste reazioni cutanee gravi, la somministrazione di teicoplanina deve essere interrotta e si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo. Spettro di attivita' antibatterica: la teicoplanina ha uno spettro di attivita' antibatterica (Gram-positivi) limitato. Non e' adatta all'uso come singolo agente per il trattamento di alcuni tipi di infezioni, a meno che il patogeno sia gia' conosciuto e di suscettibilita' nota o vi sia un elevato sospetto che il(i) patogeno(i) piu' probabile sia(no) idoneo(i) al trattamento con teicoplanina. L'uso razionale di teicoplanina deve prendere in considerazione lo spettro di attivita' antibatterica, il profilo di sicurezza e l'adeguatezza della terapia antibatterica standard al trattamento del singolo paziente. Su questa base ci si attende che in molti casi teicoplanina sia usata per trattareinfezioni gravi in pazienti per i quali la terapia antibatterica standard sia considerata inappropriata. Trombocitopenia: con teicoplanina e' stata riportata trombocitopenia (vedere paragrafo 4.8). Valutazioniematologiche periodiche, inclusa una conta ematica completa, sono raccomandate durante il trattamento. Nefrotossicita': in pazienti trattati con teicoplanina e' stata riportata nefrotossicita' ed insufficienzarenale (vedere paragrafo 4.8). Pazienti con insufficienza renale, chericevono il regime ad alta dose di carico e quelli che ricevono teicoplanina insieme o sequenzialmente ad altri medicinali con nefrotossicita' potenziale nota (p.es. aminoglicosidi, colistina, amfotericina B, ciclosporina e cisplatino) devono essere attentamente monitorati, e devono essere sottoposti a test dell'udito (vedere sotto "Ototossicita'"). Dato che teicoplanina e' escreta principalmente per via renale, in pazienti con danno renale si deve aggiustare la dose di teicoplanina (vedere paragrafo 4.2). Ototossicita': come con altri glicopeptidi, in pazienti trattati con teicoplanina e' stata riportata ototossicita' (sordita' e tinnito) (vedere paragrafo 4.8). Pazienti che sviluppano segnali e sintomi di un deterioramento dell'udito o disordini dell'orecchio interno durante il trattamento con teicoplanina devono essere controllati e valutati attentamente, specialmente in caso di trattamento prolungato e in pazienti con insufficienza renale. Pazienti che ricevonoteicoplanina insieme o sequenzialmente ad altri medicinali con nefrotossicita' e/o neurotossicita'/ototossicita' potenziale nota (p.es. aminoglicosidi, colistina, amfotericina B, ciclosporina, cisplatino, furosemide e acido etacrinico) devono essere attentamente monitorati e, sel'udito si deteriora, deve essere valutato il beneficio di teicoplanina. Si deve esercitare particolare cautela quando teicoplanina viene somministrata in pazienti che richiedono un trattamento concomitante con farmaci ototossici e/o nefrotossici per cui si raccomandano regolaritest ematologici e di valutazione della funzionalita' epatica e renale. Superinfezione: come con altri antibiotici, l'uso di teicoplanina, specialmente se prolungato, puo' causare la crescita di organismi non sensibili. Se si dovesse verificare una superinfezione durante la terapia, adottare opportune misure. Eccipienti: questo medicinale contienemeno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, percio' e' essenzialmente 'senza sodio'.

INTERAZIONI

Non sono stati condotti studi di interazione specifici. Soluzioni di teicoplanina ed aminoglicosidi sono incompatibili e non devono essere miscelate per l'iniezione; tuttavia, sono compatibili con i fluidi perla dialisi e possono essere usate liberamente nel trattamento della peritonite CAPD-correlata. Teicoplanina deve essere usata con cautela in terapia concomitante o successiva a medicinali con noto potenziale nefrotossico e/o neurotossico/ototossico. Questi comprendono per es. aminoglicosidi, colistina, amfotericina B, ciclosporina, cisplatino, furosemide e acido etacrinico (vedere paragrafo 4.4 "Nefrotossicita'" e "Ototossicita'"). Tuttavia, non vi e' evidenza di una tossicita' sinergica in combinazione con teicoplanina. Negli studi clinici, teicoplanina e' stata somministrata a molti pazienti gia' in terapia con vari medicinali inclusi altri antibiotici, antipertensivi, agenti anestetici, cardiovascolari e farmaci antidiabetici senza evidenza di interazioni avverse. Popolazione pediatrica: gli studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI

Elenco delle reazioni avverse: nel seguente elenco sono riportate tutte le reazioni avverse che si sono verificate con un'incidenza superiore al placebo e in piu' di 1 paziente, secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10000, <1/1000); molto raro (<1/10000); non nota (la frequenza non puo' essere definite sulla base dei dati disponibili). All'interno dei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati vengono riportati in ordine di gravita' decrescente. Infezioni ed infestazioni. Raro: ascesso; non nota: superinfezione (proliferazione di organismi non sensibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, trombocitopenia, eosinofilia; non nota: agranulocitosi, neutropenia, pantocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni anafilattiche (anafilassi) (vedere paragrafo 4.4); non nota: sindrome di DRESS (reazione da farmaco con eosinophilia e sintomi sistemici), shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema nervoso. Non comune: capogiri, cefalea; convulsioni. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: sordita', perditadell'udito (vedere paragrafo 4.4), tinnito, disturbi vestibolari. Patologie vascolari. Non comune: flebite; non nota: tromboflebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: broncospasmo.Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, vomito, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, eritema, prurito; raro: sindrome dell'uomo rosso (es. Vampate nella parte superiore del corpo) (vedere paragrafo 4.4); non nota: necrolisiepidermica tossica, sindrome di Stevens- Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata, erite ma multiforme, angioedema, dermatite esfoliativa, orticaria (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali ed urinarie. Non comune: aumento della creatinina ematica; non nota: insufficienza renale (inclusa insufficienza renale acuta) (vedere sotto "descrizione delle reazioni avverse selezionate")*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore, piressia; non nota: ascesso al sito di iniezione, brividi (rigidita'). Esami diagnostici. Non comune: aumento delle transaminasi (anormalita' transitoria delle transaminasi), aumento della fosfatasi alcalina ematica(anormalita' transitoria della fosfatasi alcalina). Descrizione dellereazioni avverse selezionate. * Sulla base dei dati di letteratura, il tasso stimato di nefrotossicita' nei pazienti riceventi un regime a bassa dose di carico media di 6 mg/kg due volte al giorno, seguito da una dose di mantenimento media di 6 mg/kg una volta al giorno, e' di circa il 2%. In uno studio osservazionale post-autorizzativo sulla sicurezza che ha arruolato 300 pazienti con un'eta' media di 63 anni (trattati per infezioni ossee e articolari, endocardite o altre infezioni gravi) che hanno ricevuto il regime ad alta dose di carico di 12 mg/kg due volte al giorno (riceventi 5 dosi di carico come mediana) seguita da una dose di mantenimento di 12 mg/kg una volta al giorno, il tasso osservato di nefrotossicita' confermata e' stato dell'11,0% (95% CI = [7,4%; 15,5%]) nei primi 10 giorni. Il tasso cumulativo di nefrotossicita' dall'inizio del trattamento fino a 60 giorni dopo l'ultima dose e' stato del 20,6% (95% CI = [16,0%; 25,8%]). Nei pazienti riceventi piu' di 5 alte dosi di carico di 12 mg/kg due volte al giorno, seguite da una dose di mantenimento di 12 mg/kg una volta al giorno, il tasso cumulativo osservato di nefrotossicita' dall'inizio del trattamento fino a 60 giorni dopo l'ultima somministrazione era del 27% (95% CI = [20,7%; 35,3%]) (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori e' richiesto di segnalare qualsiasi reazioneavversa sospetta tramite il Sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: vi sono dati limitati sull'uso di teicoplanina in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alte dosi (vedere paragrafo 5.3): nei ratti vi e' stato un aumento dell'incidenza di nati morti e di mortalita' neonatale. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. Pertanto, teicoplanina non deve essere usata durante la gravidanza se non strettamente necessario. Non si puo' escludere un rischio potenziale di danno renale e all'orecchio interno per il feto (vedere paragrafo 4.4). Allattamento: none' noto se la teicoplanina sia escreta nel latte materno umano. Non vi sono informazioni sull'escrezione di teicoplanina nel latte degli animali. La decisione se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con teicoplanina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con teicoplanina per la madre. Fertilita': studi di riproduzione negli animali non hanno mostrato evidenza di una compromissione della fertilita'.

Codice: 042106029
Codice EAN:

Codice ATC: J01XA02
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Altri antibatterici
  • Antibatterici glicopeptidici
  • Teicoplanina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE