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TIBOCINA 28CPR 2,5MG Produttore: SANDOZ SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

TIBOCINA 2,5 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Estrogeni.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene: 2,5 mg di tibolone. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa contiene 71,06 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Amido di patate; magnesio stearato (vegetale); ascorbil palmitato; lattosio monoidrato.

INDICAZIONI

Trattamento dei sintomi da deficit di estrogeni nelle donne in post-menopausa, dopo piu' di un anno dalla menopausa. Prevenzione dell'osteoporosi in donne in post-menopausa, ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni ad altri medicinali autorizzati per la prevenzione dell'osteoporosi. Per tutte le donne, la decisione di prescrivere tibolone deve essere basata su una valutazione dei rischi individuali complessivi della paziente e, in particolare nelle donne di eta' superiore ai 60 anni, si deve tenere in considerazione il rischio di ictus (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Gravidanza ed allattamento. Cancro della mammella accertato, pregresso o sospetto: in uno studio controllato con placebo, tibolone ha aumentato il rischio di recidiva del cancro alla mammella. Tumori maligni estrogeno-dipendenti accertati o sospetti (ad es. carcinoma endometriale). Sanguinamento genitale non diagnosticato. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolia venosa in atto o pregressa (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Patologie trombofiliche note (ad es.carenza di proteina C, di proteina S, o di antitrombina, vedere paragrafo 4.4). Storia di malattia tromboembolica arteriosa (ad es. angina, infarto del miocardio, ictus o Attacco Ischemico Transitorio, TIA). Epatopatia acuta o storia di epatopatia, finche' gli esami di funzionalita' epatica non siano tornati nella norma. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Porfiria.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti e anziani: la dose e' di una compressa al giorno senza interruzioni. Nelle pazienti anziane non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Per iniziare e continuare il trattamento dei sintomi della post-menopausa, deve essere usata la dose minima efficace, per il minor tempo possibile (vedere anche il paragrafo 4.4). Al trattamento con tibolone non deve essere aggiunto un progestinico. Iniziare la terapia con Tibocina: per il trattamento dei sintomi vasomotori e la prevenzione dell'osteoporosi. Le donne con menopausa naturale devonoiniziare il trattamento con Tibocina almeno 12 mesi dopo l'ultimo ciclo mestruale spontaneo. Le donne con menopausa indotta chirurgicamentepossono iniziare il trattamento con Tibocina immediatamente. Le donnein trattamento con analoghi dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), ad esempio, per l'endometriosi, possono iniziare il trattamento con Tibocina immediatamente. Prima di iniziare il trattamento conTibocina deve essere effettuata una valutazione di qualsiasi sanguinamento vaginale irregolare/inatteso, sia nell'ambito della terapia ormonale sostitutiva (TOS) che al di fuori di essa, per il quale non vi sia una causa accertata (vedere paragrafo 4.3). Passaggio da una terapiaormonale sostitutiva (TOS) combinata sequenziale o continua: se la donna proviene da una TOS con un preparato sequenziale, il trattamento con Tibocina deve iniziare il giorno dopo il completamento della terapia precedente. Se la donna proviene da una TOS con un preparato combinato continuo, il trattamento puo' iniziare in qualunque momento. Dimenticanza di una dose: la dose dimenticata deve essere presa non appena ci si ricordi di farlo, a meno che non siano trascorse piu' di 12 ore dall'ora solita di assunzione. In quest'ultima circostanza, la dose dimenticata non deve essere presa e la compressa successiva deve essere assunta alla solita ora. La dimenticanza di una compressa puo' aumentare la possibilita' di emorragia episodica e spotting. Popolazione pediatrica: non pertinente. Modo di somministrazione: uso orale. Le compresse devono essere ingerite senza masticarle, con un po' d'acqua o altrabevanda, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede condizioni particolari di conservazione.

AVVERTENZE

Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, il tibolone deve essere iniziato solo nel caso in cui i sintomi influenzino sfavorevolmentela qualita' della vita. In ogni caso, un'accurata valutazione dei rischi e dei benefici deve essere effettuata almeno annualmente e il tibolone deve essere continuato solo fino a quando il beneficio ottenuto sia superiore al rischio. L'evidenza riguardante il rischio associato con TOS nel trattamento della menopausa prematura e' limitata. Tuttavia, a causa del basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, il rapporto tra benefici e rischi per queste donne puo' essere piu' favorevole rispetto alle donne piu' anziane. Il rischio di ictus, dicancro della mammella e, nelle donne non isterectomizzate, di cancro dell'endometrio (vedere di seguito e paragrafo 4.8) deve essere attentamente valutato per ogni singola donna, alla luce dei fattori di rischio individuali e tenendo in considerazione la frequenza e le caratteristiche di entrambe le forme di cancro e dell'ictus, in termini di responsivita' al trattamento, morbilita' e mortalita'. Esame medico e controlli successivi: prima di iniziare o riprendere una TOS o tibolone deve essere eseguita da parte del medico un'anamnesi familiare e personale completa. Deve inoltre essere eseguita una visita generale (inclusol'esame di pelvi e seno), guidata dalla storia clinica e dalle controindicazioni ed avvertenze per l'uso. Durante il trattamento, sono raccomandati controlli clinici periodici di natura e frequenza adattate alsingolo caso. Consigliare alle pazienti di riferire al medico o all'infermiera ogni cambiamento nel seno (vedere di seguito "Cancro della mammella"). Devono essere eseguite indagini cliniche, inclusa un'appropriata diagnostica per immagini come ad esempio la mammografia, in linea con i protocolli clinici correntemente accettati ed adattati alle necessita' cliniche del singolo caso. Condizioni che richiedono una particolare supervisione: nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente in passato, e/o si sia aggravata durante la gravidanza o un precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere seguita attentamente. Si tenga in considerazione che queste condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento con Tibocina, in particolare: leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi; fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere di seguito); fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, ad esempio ereditarieta' di primo grado per il cancro della mammella; ipertensione; epatopatie (es. adenoma epatico); diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare; colelitiasi; emicrania o cefalea (grave); lupus eritematoso sistemico; anamnesi positiva per iperplasia endometriale (vedere di seguito); epilessia; asma; otosclerosi. Indicazioni per un'immediata sospensione del trattamento: il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga evidenziata una controindicazione e nei seguenti casi: ittero o deterioramento della funzione epatica; aumento significativo della pressione arteriosa; insorgenza di cefalea di tipo emicranico. Tromboembolia venosa: la TOS a base di estrogeni o estro-progestinici e' associata ad un aumento del rischio di 1,3-3 volte di sviluppare tromboembolia venosa (TEV), cioe' trombosi venosa profonda od embolia polmonare. Il verificarsi di tale evento e' piu' probabile nel primoanno di TOS che negli anni successivi (vedere paragrafo 4.8). Pazienti con stati trombofilici accertati hanno un aumento del rischio di TEVe la TOS o il tibolone possono aumentare questo rischio. Pertanto la TOS e' controindicata in questi pazienti (vedere paragrafo 4.3). I fattori di rischio di TEV generalmente riconosciuti includono l'uso di estrogeni, l'eta' avanzata, gli interventi di chirurgia maggiore, l'immobilizzazione prolungata, l'obesita' (BMI>30 kg/m^2), la gravidanza/il periodo postpartum, il lupus eritematoso sistemico (LES) e il cancro. Non vi e' consenso sul possibile ruolo delle vene varicose nella TEV. Come in tutti i pazienti che sono nel periodo post-operatorio, e' necessario che siano prese in considerazione le misure profilattiche per prevenire gli episodi di TEV post-operatoria. Se un'immobilizzazione prolungata deve seguire un intervento di chirurgia elettiva, si raccomanda se possibile la sospensione temporanea della TOS o del tibolone 4-6settimane prima dell'intervento. Il trattamento non deve essere ripreso fino a completa mobilizzazione della paziente. In donne che non hanno una storia personale di TEV ma con un familiare di primo grado con una storia di trombosi in giovane eta', puo' essere proposto uno screening dopo un'attenta consulenza sui suoi limiti (soltanto una proporzione di difetti trombofilici sono identificati tramite lo screening). Se nei familiari e' identificato un difetto trombofilico che segrega con trombosi o se il difetto e' "grave" (ad es., deficit di antitrombina, di proteina S, o di proteina C o una combinazione di difetti) la TOSo il tibolone sono controindicati. Le donne che sono gia' in terapia anticoagulante cronica richiedono un'attenta valutazione del rapporto beneficio-rischio di un uso di TOS o di tibolone. Se si sviluppa una tromboembolia venosa dopo l'inizio della terapia, il medicinale deve essere sospeso. Le pazienti devono essere avvertite di mettersi immediatamente in contatto con il medico in caso di sintomi potenzialmente dovuti a tromboembolia venosa (es. gamba gonfia e dolente, improvviso dolore toracico, dispnea). In uno studio epidemiologico che usava un database del Regno Unito, il rischio di TEV in associazione con tibolone era piu' basso rispetto al rischio associato con la TOS convenzionale, ma soltanto una piccola proporzione di donne usava correntemente tibolone e non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio rispetto al non uso. Iperplasia e carcinoma dell'endometrio: i dati disponibiliottenuti da studi clinici controllati e randomizzati sono contraddittori; tuttavia, studi osservazionali hanno consistentemente mostrato che le donne alle quali e' prescritto il tibolone nella pratica clinica normale presentano un rischio aumentato di aver diagnosticato un cancro dell'endometrio (vedere paragrafo 4.8). In questi studi il rischio aumentava all'aumentare della durata d'uso. Il tibolone aumenta lo spessore della parete dell'endometrio, misurato con ecografia trans vaginale.

INTERAZIONI

Poiche' il tibolone puo' aumentare l'attivita' fibrinolitica del sangue, esso puo' aumentare l'effetto degli anticoagulanti. Questo effettoe' stato dimostrato con il warfarin. Pertanto, le donne trattate contemporaneamente con Tibocina e warfarin devono essere attentamente monitorate soprattutto quando si inizia o si interrompe un trattamento concomitante con Tibocina. Se necessario, si deve aggiustare la dose di warfarin. Le informazioni sulle interazioni farmacocinetiche con tibolone sono limitate. Uno studio in vivo ha mostrato che il trattamento concomitante con tibolone influenza moderatamente la farmacocinetica delmidazolam, un substrato 3A4 del citocromo P450. Sulla base di questo dato, ci si puo' aspettare un'interazione con altri substrati CYP3A4. Dati in vitro sul metabolismo indicano che tibolone e i suoi metaboliti possono inibire CYP2C9, un enzima P450. Grande cautela deve essere usata in caso di associazione di tibolone con altri medicinali metabolizzati dal CYP2C9. Questo vale soprattutto per i medicinali con intervalli terapeutici stretti come warfarin, fenitoina e tolbutamide. Non sono stati studiati gli effetti di inibizione o induzione del metabolismo del tibolone. A causa del profilo complesso della sostanza, che include diversi metaboliti con effetti diversi, l'effetto di inibizione o induzione del metabolismo del tibolone non puo' essere previsto. Tuttavia, devono essere considerate su base teorica le seguenti potenziali interazioni: composti che inducono enzimi quali barbiturici, carbamazepina, idantoina e rifampicina possono aumentare il metabolismo di tibolone e di conseguenza influire sul suo effetto terapeutico. Preparati a base di erbe contenti l'erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum) possono indurre il metabolismo di estrogeni e progestinici. Dal punto di vista clinico un aumento del metabolismo di estrogeni e progestinici puo' portare ad una diminuzione dell'effetto e a variazioni nel profilo del sanguinamento uterino.

EFFETTI INDESIDERATI

Questa sezione descrive gli effetti indesiderati registrati durante 21 studi controllati verso placebo (incluso lo studio LIFT), effettuatisu 4.079 donne alle quali sono state somministrate dosi terapeutiche di tibolone (1,25 o 2,5 mg) e 3.476 donne alle quali e' stato somministrato placebo. La durata di questi trattamenti variava dai 2 mesi ai 4,5 anni. La tabella 1 mostra gli effetti indesiderati che si sono verificati piu' frequentemente in modo statisticamente significativo, durante il trattamento con tibolone rispetto al placebo. Tabella 1. Effetti indesiderati del tibolone. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: edema**. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore al basso addome; Non comune: fastidio addominale**. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: crescita anormale dei capelli; Non comune: acne; Raro: prurito**. Patologie dell'apparato riproduttivoe della mammella. Comune: secrezione vaginale ispessimento della parete dell'endometrio emorragia postmenopausale dolorabilita' al seno prurito genitale candidiasi vaginale emorragia vaginale dolore pelvico displasia della cervice secrezione genitale vulvovaginite; Non comune: fastidio alla mammella infezione fungina micosi della vagina dolore delcapezzolo. Esami diagnostici. Comune: aumento del peso corporeo striscio cervicale anomalo*. *Nella maggior parte dei casi si e' trattato di modificazioni benigne. Non e' stato riscontrato aumento delle patologie della cervice (carcinoma della cervice) nelle donne trattate con tibolone rispetto al placebo. ** Queste reazioni avverse sono state identificate attraverso la sorveglianza post-marketing. La frequenza e' stata valutata sulla base di studi clinici rilevanti. Nel comune uso terapeutico altri effetti indesiderati osservati includono: capogiri, eruzione cutanea, dermatosi seborroica, cefalea, emicrania, disturbi della vista (compresa visione offuscata), depressione, effetti sulla muscolatura scheletrica quali artralgia o mialgia e variazioni dei parametri di funzionalita' epatica. Rischio di cancro della mammella: e'statosegnalato un aumento fino a 2 volte del rischio di avere una diagnosidi cancro della mammella nelle donne che assumono una terapia combinata estrogeno-progestinico da piu' di 5 anni; ogni aumento di rischio nelle utilizzatrici di una terapia a base di soli estrogeni e tibolone e' sostanzialmente piu' basso rispetto a quello visto nelle utilizzatrici di combinazioni di estrogeno-progestinico; il livello del rischio dipende dalla durata dell'uso del medicinale (vedere paragrafo 4.4); sono presentati i risultati del piu' grande studio epidemiologico (MWS).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: il tibolone e' controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). In caso di gravidanza durante il trattamento con Tibocina, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Non vi sono daticlinici sull'impiego d tibolone nelle donne in gravidanza. Studi negli animali hanno mostrato una certa tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale nella specie umana e' sconosciuto. Allattamento: Tibocina e' controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': in studi su animali, tibolone ha dimostrato effetti anti-fertilita' (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 042266015
Codice EAN:

Codice ATC: G03CX01
  • Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
  • Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale
  • Estrogeni
  • Altri estrogeni
  • Tibolone
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

BLISTER