Cercafarmaco.it

TROZOCINA AVIUM 8CPR 600MG Produttore: ALFASIGMA SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

TROZOCINA AVIUM 600 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Macrolidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene; principio attivo: azitromicina biidrato 628,93 mg pari a azitromicina base 600 mg. Eccipiente con effetti noti: lattosio 17,28 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Amido pregelatinizzato, calcio fosfato acido anidro, sodio carmellosa, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Il rivestimento contiene: titanio diossido, lattosio, ipromellosa, triacetina.

INDICAZIONI

TROZOCINA Avium e' indicato in monoterapia o in associazione alla rifabutina nella profilassi delle infezioni da Mycobacterium avium complex (MAC): infezioni opportunistiche che colpiscono soprattutto i pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato. TROZOCINA Avium e' indicato, in associazione all'etambutolo, nel trattamento delle infezioni daMycobacterium avium complex (MAC) disseminate in pazienti affetti dalvirus HIV in stadio avanzato.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' all'azitromicina, all'eritromicina, ad uno qualsiasidegli antibiotici macrolidi o ketolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: per la profilassi delle infezioni da MAC nei pazienti portatori del virus HIV, il dosaggio raccomandato e' di 1200 mg (2compresse da 600 mg) in monosomministrazione giornaliera una volta alla settimana. Per il trattamento delle infezioni da MAC disseminate inpazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato, la dose raccomandata e' di 600 mg una volta al giorno. L'azitromicina deve essere somministrata in associazione ad altri antimicobatterici che hanno mostrato un'attivita' in vitro contro la MAC, compreso l'etambutolo somministrato alle dosi raccomandate. Popolazioni speciali. Anziani: il medesimo schema posologico puo' essere applicato al paziente anziano. Poiche' gli anziani possono avere fattori di rischio aritmogeni, si raccomanda particolare cautela per il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: non e' richiesto un adeguamento della posologia in caso di alterata funzione renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.). Si raccomanda cautela nei soggetti con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: nei pazienti con alterazione della funzione epatica da lieve a moderata non sono necessari adeguamenti della posologia (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Bambini: la sicurezza e l'efficacia di TROZOCINA Avium nella prevenzione delle infezionida MAC nei bambini non sono state stabilite. I dati di farmacocinetica hanno evidenziato che con una dose di 20 mg/kg somministrata ai pazienti pediatrici si ottiene un'esposizione al farmaco simile a quella ottenuta nell'adulto con una dose di 1200 mg, seppure con una C max maggiore. Modo di sonmministrazione: le compresse di TROZOCINA Avium devono essere ingoiate intere oppure divise in caso di difficolta' nella deglutizione. Le compresse possono essere assunte indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima dell'ingestione della compressa puo' attenuare gli eventuali effetti indesiderati ditipo gastrointestinale causati dall'azitromicina.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita': come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui l'edema angioneurotico e l'anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate a Trozocina hanno provocato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati. Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deveessere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa puo' verificarsi la comparsa di sintomi allergici. Epatotossicita': poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con compromissione epatica importante deve essere intrapreso con cautela. Sono stati riportati casi di alterata funzione epatica, ittero colestatico, necrosi epatica ed epatite fulminante, alcuni con esito fatale (vedere paragrafo 4.8). Per alcuni casi segnalati e' stata ipotizzata una possibile correlazione con storia di malattie epatiche pregresse o concomitante assunzione di medicinali epatotossici. In caso di insorgenza di segni e sintomi di disfunzione epatica, quali improvvisa astenia associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, e'necessario valutare la funzione epatica. Interrompere immediatamente il trattamento con azitromicina in caso di sospetta insorgenza di disfunzione epatica. Stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS): in seguito all'uso di azitromicina nei neonati (trattamento fino al 42. giorno di vita), e' stata riportata stenosi pilorica ipertrofica infantile(IHPS). I genitori e gli operatori sanitari devono essere informati di contattare il medico qualora si verifichi vomito o irritabilita' in seguito all'assunzione di cibo. Derivati dell'ergotamina: in pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Al momento non sono disponibili dati sull' interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia,essendo quest'ultima teoricamente possibile deve essere evitata la contemporanea somministrazione di azitromicina ed ergotamina. Diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD): in corso di terapia possono insorgere superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile che puo' risultare refrattario alla terapia antibatterica e richiedere una colectomia. Sono stati segnalati casi di CDAD, la cui gravita' variava da diarrea lieve a colite fatale. Nei pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico il C. difficile va considerato tra le possibili cause. Sono stati riportati casi di CDAD anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici, pertanto un'attenta anamnesi anche remota potrebbe essere dirimente. Insufficienza renale: nei pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2). Prolungamento dell'intervallo QT: durante il trattamento con macrolidi, inclusa azitromicina, sono state segnalate all'ECG alterazioni della ripolarizzazione cardiaca e allungamento dell'intervallo QT, che predispongono al rischio di sviluppare aritmie cardiache comprese torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, e' necessario valutare un bilancio rischio/beneficio in caso di: pazienti con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT; pazienti in trattamento con medicinali che possono determinare un prolungamento dell'intervallo QT, quali ad esempio chinidina, procainamide, dofetilide, amiodarone, sotalolo, cisapride, terfenadina, pimozide, citalopram, moxifloxacina, levofloxacina e cloroquina; pazienti con alterazioni degli elettroliti, specialmente in caso di ipopotassiemia e ipomagnesiemia; pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca; donne ed anziani che sembrano piu' predisposti a sviluppare un'alterazione dell'intervallo QT farmaco indotta.Nei pazienti in terapia con azitromicina sono stati riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8). Informazioni importanti su alcuni eccipienti: TROZOCINA Avium contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. TROZOCINA Avium contiene meno di 1 mmol(23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente "senza sodio".

INTERAZIONI

Antiacidi: nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Cetirizina: nei volontari sani, la somministrazione concomitante di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo QT. Didanosina: e' stato osservato che la somministrazione contemporanea di dosi giornaliere di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in sei pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina e colchicina: e' stato riportato che l'assunzione di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di un incremento dei livelli sierici di digossina in casodi assunzione concomitante di azitromicina e subtrati della glicoproteina P, come la digossina. Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possbile aumento dei livelli di digossina. Zidovudina: la somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non e' chiara, mapuo' comunque costituire un beneficio per il paziente. L'azitromicinanon interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo p450: l'azitromicina non induce e non inibisce il citocromo P450. Ergotamina: a causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Inibitori della HMG-CoA reduttasi: test di laboratorio non hanno dimostrato un effetto dell'azitromicina sull'attivita' della HMG CoA reduttasi. Tuttavia, sono stati segnalaticasi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti in trattamento con azitromicina e statine. Carbamazepina: nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non e' stato osservato alcun effettosignificativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina. Cimetidina: nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Ciclosporina: in uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovra' essere modificato di conseguenza. Efavirenz: la somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. Fluconazolo: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea difluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della C max (18%) clinicamente irrilevante. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l'azitromicina viene somministrata in associazione al fluconazolo. Indinavir: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg. Metilprednisolone: uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone. Midazolam: nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi nella farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg. Nelfinavir: la somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicinache non hanno fatto osservare reazioni avverse clinicamente significative. Rifabutina: la somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modificale concentrazioni sieriche dei due farmaci. Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano i due farmaci contemporaneamente; sebbene sia noto che la rifabutina determini neutropenia, non e' stato possibile stabilire una relazione di causalita' tra i suddetti episodi di neutropenia e l'associazione rifabutina-azitromicina (vedere paragrafo 4.8). Sildenafil: nei volontari sani di sesso maschile, non sono stati riscontrati effetti di azitromicina (500 mg al giorno per 3 giorni) sulle AUC e C max del sildenafil o del suo principale metabolita in circolo.

EFFETTI INDESIDERATI

Nel seguente elenco sono mostrate le reazioni avverse identificate durante la conduzione di studi clinici e nel post-marketing, suddivise in base alla classificazione per sistemi, organi e frequenza. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni edinfestazioni. Non comune: candidosi, infezioni vaginali, polmoniti, infezioni micotiche, infezioni batteriche, faringiti, gastroenteriti, disturbi respiratori, riniti, candidosi orale; frequenza non nota: colite pseudo membranosa (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia, eosinofilia; frequenza non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistemaimmunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilita'; frequenza non nota: reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: agitazione; frequenza non nota: agitazione, aggressivita', ansia, delirio, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro, sonnolenza, disgeusia, parestesie; frequenza non nota: sincope, convulsioni, ipoestesie, iperattivita' psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell'occhio. Non comune: disabilita' visiva. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: disturbi auricolari, vertigini; frequenza non nota: compromissione dell'udito incluso sordita' e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; frequenza non nota: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare, prolungamento del QT (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; frequenza non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea,epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune: vomito, dolore addominale, nausea; non comune: costipazione, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza della bocca, eruttazione, ulcerazione della bocca, ipersecrezione salivare; frequenza non nota: pancreatite, scolorimento della lingua. Patologie epatobiliari. Raro: alterata funzionalita' epatica ittero colestatico; frequenza non nota: insufficienza epatica (che raramente ha portato al decesso, vedere paragrafo 4.4), epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito, orticaria, dermatite, secchezza della pelle, iperidrosi; raro: pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), reazioni di fotosensibilita', reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS); frequenza non nota: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: osteoartrite, mialgia, dolore di schiena, dolore al collo; frequenza non nota: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: disuria, dolore renale; frequenza non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia, disturbi testicolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore nel sito di iniezione, *infiammazione del sito di iniezione; non comune: edema, astenia, malessere, affaticamento, edema del volto, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta dei linfociti, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione delbicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune: aumento dell'aspartato amino transferasi, aumento dell'alanino amino transferasi, aumento della bilirubinemia, aumento dell'urea ematica, aumento della creatininemia, anormalita'della potassiemia, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento del cloro, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento del bicarbonato, anormalita' del sodio. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: complicazioni post procedurali. *Solo con la polvere per soluzione per infusione Reazioni avverse correlate alla profilassi e trattamento del Mycobacterium Avium Complex, segnalate nel corso distudi clinici e duranteil post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o prolungato, nel tipoo nella frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, emicrania, parestesia, disgeusia; non comune: ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: sordita'; non comune: compromissione dell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbi addominali, perdita delle feci. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito; non comune: sindrome di stevens-johnson, reazioni di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: astenia, malessere. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: da studi sugli animali e' noto che azitromicina attraversa la placenta ma non sono disponibili dati clinici sul rischio in donne in gravidanza. La somministrazione di azitromicina durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il nascituro. Allattamento: e' statoriportato che l'azitromicina e' escreta nel latte materno, ma non sono disponibili studi. La somministrazione di azitromicina durante l'allattamento con latte materno deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino. Fertilita': studi sui ratti hanno riportato una riduzione del tasso di fertilita'. La rilevanza di questi risultati nell'uomo non e' nota.

Codice: 027948088
Codice EAN:

Codice ATC: J01FA10
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
  • Macrolidi
  • Azitromicina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

BLISTER