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VALGANCICLOVIR ACC 90CPR 450MG Produttore: ACCORD HEALTHCARE ITALIA SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

VALGANCICLOVIR ACCORD 450 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirali per uso sistemico, nucleosidi e nucleotidi esclusi gli inibitori di trascrittasi inversa.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene 496,3 mg di valganciclovircloridrato corrispondenti a 450 mg di valganciclovir (come base libera).

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, crospovidone TipoA, povidone (K-30), acido stearico (50). Rivestimento della compressa: ipromellosa 3 cP, ipromellosa 6 cP, titanio diossido (E171), Macrogol 400, ossido di ferro rosso (E172), polisorbato 80.

INDICAZIONI

E' indicato per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da citomegalovirus (CMV) in pazienti adulti con sindrome di immunodeficienza acquisita (AIDS). E' indicato per la prevenzione della malattia da CMV in adulti e bambini (dalla nascita ai 18 anni di eta') CMV negativi, sottoposti a trapianto di organo solido da donatore CMV positivo.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

E' controindicato in pazienti con nota ipersensibilita' a valganciclovir, ganciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti. E' controindicato durante l'allattamento al seno.

POSOLOGIA

Per evitare possibili sovradosaggi attenersi strettamente alle indicazioni sui dosaggi. Valganciclovir è metabolizzato a ganciclovir in modo rapido ed esteso dopo somministrazione orale. La dose orale di valganciclovir 900 mg due volte al giorno è terapeuticamente equivalente a ganciclovir 5 mg/kg due volte al giorno per via endovenosa. Trattamento della retinite da citomegalovirus. Pazienti adulti. Trattamento di induzione della retinite da CMV: per pazienti con retinite da CMV in fase attiva, la dose raccomandata è 900 mg di valganciclovir due volte al giorno per 21 giorni, assunta con il cibo. Un periodo di induzione più prolungato può aumentare il rischio di tossicità midollare. Trattamento di mantenimento della retinite da CMV: in seguito a trattamento di induzione, o in pazienti con retinite da CMV in fase inattiva, la dose raccomandata è 900 mg di valganciclovir una volta al giorno, assunta con il cibo. I pazienti nei quali la retinite peggiora possono ripetere il trattamento di induzione, tenendo presente la possibilità di resistenza virale al farmaco. Stabilire su base individuale la durata del trattamento di mantenimento. Non stabilite la sicurezza e l'efficacia di valganciclovir nel trattamento della retinite da CMV da studi clinici adeguati e ben controllati condotti su pazienti pediatrici. Prevenzione della malattia da CMV nel trapianto di organo solido. Pazienti adulti. Per i pazienti sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata è di 900 mg una volta al giorno, iniziando entro i 10 giorni successivi al trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Si può continuare la profilassi fino a 200 giorni dopo il trapianto.Per pazienti sottoposti a trapianto di organo solido escluso il rene,la dose raccomandata è 900 mg una volta al giorno, iniziando entro i 10 giorni successivi al trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopoil trapianto. Quando possibile, assumere le compresse con il cibo. Inpazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido, a partire dalla nascita e a rischio di sviluppare la malattia da CMV, la dose raccomandata di valganciclovir, in singola somministrazione giornaliera, si basa sulla superficie corporea (BSA) e sulla clearance della creatinina (CrCl) derivata dalla formula di Schwartz (CrCLS) e si calcolausando l'equazione sotto riportata. Dose pediatrica (mg) = 7 x BSA x CrCLS. Se la clearance della creatinina calcolata con la formula di Schwartz supera i 150 ml/min/1,73 m^2, nell'equazione si dovrà utilizzare un valore massimo di 150 ml/min/1,73 m². BSA di Mosteller (m^2) = radice di (Altezza (cm)x Peso(kg)/3600. Clearance della Creatinina di Schwatrz (ml/min/1,73m^2) = k x Altezza (cm)/ Creatinina Sierica (mg/dl). dove k = 0,45 per i pazienti di età< 2 anni; 0,55 per i maschi di età compresa tra i 2 e < 13 anni e le femmine di età compresa tra i 2 e i 16 anni, e 0,7 per i maschi di età compresa tra i 13 e i 16 anni. Per i pazienti di età superiore ai 16 anni, fare riferimento al dosaggioper gli adulti. Per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di rene, la somministrazione della dose raccomandata in mg per la monosomministrazione giornaliera (7 x BSA x CrCLS) deve iniziare entro i 10 giorni successivi al trapianto e deve proseguire fino a 200 giorni dopo il trapianto. Per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido diverso dal rene, la somministrazione della dose raccomandata in mg per la monosomministrazione giornaliera (7 x BSA x CrCLS) deveiniziare entro i 10 giorni successivi al trapianto e deve proseguire fino a 100 giorni dopo il trapianto. Arrotondare tutte le dosi calcolate al più vicino incremento da 25 mg per la dose effettivamente erogabile. Se la dose calcolata supera i 900 mg, somministrare una dose massima di 900 mg. Preferire la soluzione orale poiché consente di somministrare una dose calcolata in base alla formula sopra riportata; è tuttavia possibile utilizzare valganciclovir compresse se le dosi calcolate risultano comprese in un intervallo del 10% delle dosi disponibili per le compresse e il paziente è in grado di ingerire le compresse. Ad esempio, se la dose calcolata è compresa tra 405 mg e 495 mg, si potràassumere una compressa da 450 mg. Monitorare regolarmente i livelli di creatinina sierica e valutare le modifiche di altezza e peso corporeo, adattando la dose secondo il caso durante il periodo di trattamentoprofilattico. Dosaggi particolari. Personalizzare il dosaggio nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido sulla base della funzionalità renale e della superficie corporea del soggetto. Poiché l'avanzamento dell'età comporta una riduzione della clearance renale, somministrare il farmaco agli anziani sotto stretto controllo dellostato funzionale dei reni. Controllare attentamente i livelli di creatinina sierica e di clearance della creatinina stimata. Eventuali aggiustamenti del dosaggio in base ai livelli di clearance della creatinina. Per gli uomini = (140-età [anni]) x (peso corporeo [kg]) / 72 x (0,011 x creatinina sierica [micromol/l]). Per le donne = 0,85 x il valore maschile. Con CrCl ? 60 (ml/min), la dose di induzione di valganciclovir e' di 900 mg due volte al giorno mentre la dose di mantenimento/prevenzione di valganciclovir e' di 900 mg una volta al giorno. 4 Con CrCl 0 - 59 (ml/min), la dose di induzione e' di 450 mg due volte al giorno mentre la dose di mantenimento/prevenzione e' di 450 mg una voltaal giorno. Con CrCl 25 - 39 (ml/min), la dose di induzione e' di 450 mg una volta al giorno mentre la dose di mantenimento/prevenzione e' di 450 mg ogni due giorni. Con CrCl 10 - 24 (ml/min), la dose di induzione e' di 450 mg ogni due giorni mentre la dose di mantenimento/prevenzione e' di 450 mg due volte alla settimana. Con CrCl < 10 (ml/min): non raccomandate ne' la dose di induzione di valganciclovir ne' la dosedi mantenimento/prevenzione. Non utilizzare il farmaco per pazienti in emodialisi. Se si verificasse una significativa riduzione della conta di cellule ematiche durante la terapia con valganciclovir, considerare il trattamento con fattori di crescita delle cellule emopoietiche e/o l'interruzione del trattamento. Somministratore farmaco per via orale ed assumere con il cibo. Ai pazienti pediatrici che non sono in grado di deglutire le compresse, può essere somministrato valganciclovir polvere per soluzione orale. Le compresse non devono essere rotte o frantumate. Poiché valganciclovir è considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l'uomo, attenzione nel maneggiare le compresse rotte. Evitare il contatto diretto della pelle e delle membrane mucose con le compresse rotte o frantumate. Se si verificasse un contatto del genere, lavare accuratamente con acqua e sapone e sciacquare con cura gli occhi con acqua sterile o con acqua corrente se quella sterile non è disponibile.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita' crociata. Data la stretta somiglianza di struttura chimica tra ganciclovir, aciclovir e penciclovir, e' possibile una reazione di ipersensibilita' crociata con questi farmaci. Si deve pertantoesercitare cautela quando si prescrive il farmaco a pazienti con ipersensibilita' nota ad aciclovir o penciclovir (o ai relativi profarmaci, rispettivamente valaciclovir e famciclovir). Mutagenicita', teratogenicita', carcinogenicita', fertilita' e contraccezione Prima di iniziare il trattamento con valganciclovir, i pazienti devono essere informati dei potenziali rischi per il feto. In studi condotti sugli animali il ganciclovir e' risultato mutageno, teratogeno,, carcinogeno e soppressore della fertilita'. Valganciclovir, pertanto, deve essere considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l'uomo con la potenzialita' di causare difetti alla nascita e cancro. Sulla base di studi clinici e non clinici, e'' molto probabile che valganciclovir causi la temporanea o definitiva inibizione della spermatogenesi. Le donne in eta' fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante e per almeno 30 giorni dopo il trattamento. Gli uomini devono utilizzare contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno 90 giorni dopo la sospensione del farmaco, a meno di non avere l'assoluta certezza che la partner non sia a rischio di gravidanza. Valganciclovir potrebbe causare carcinogenicita' e tossicita' a livello riproduttivo alungo termine. Mielosoppressione. In pazienti trattati con valganciclovir (e ganciclovir) sono state osservate grave leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, riduzione della funzionalita' del midollo osseo e anemia aplastica. La terapia non deve essere iniziata se la conta assoluta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mcl o la conta delle piastrine e' inferiore a 25000/mcl o il livello diemoglobina e' inferiore a 8 g/dl. Quando la profilassi si estende oltre i 100 giorni, si deve considerare la possibilita' che si sviluppi leucopenia e neutropenia. Il faqrmaco deve essere usato con cautela neipazienti con emocitopenia preesistente o con storia pregressa di emocitopenia farmaco-correlata e in pazienti sottoposti a radioterapia. Durante la terapia si raccomanda di effettuare un monitoraggio periodicodella conta completa delle cellule ematiche e delle piastrine. Nei pazienti con danno renale e in quelli pediatrici deve essere effettuato un piu' frequente monitoraggio della conta delle cellule ematiche, quantomeno ogni volta che il paziente si reca presso il centro trapianti.In pazienti con grave leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia deve considerarsi l'impiego di fattori di crescita emopoietici e/o l'interruzione della terapia. Differenza della biodisponibilita' conganciclovir per via orale La biodisponibilita' di ganciclovir dopo lasomministrazione di una dose singola di 900 mg di valganciclovir e' pari a circa il 60%, paragonata ad un 6% circa di biodisponibilita' dopo la somministrazione orale di 1000 mg di ganciclovir (come capsule). Un'esposizione eccessiva a ganciclovir puo' essere associata ad eventiavversi potenzialmente letali. Di conseguenza si raccomanda la stretta aderenza allo schema di dosaggio all'inizio della terapia, al passaggio dal regime di induzione al regime di mantenimento, e nei pazienti che passano dalla terapia con ganciclovir orale a valganciclovir poiche' il farmaco non puo' sostituire le capsule di ganciclovir su una base uno a uno. I pazienti che cambiano terapia da ganciclovir capsule devono essere avvertiti del rischio di sovradosaggio in caso di assunzione di un numero di compresse del farmaco maggiore di quello prescritto. Alterazione della funzionalita' renale. In pazienti con danno renale, sono necessari aggiustamenti della dose sulla base della clearance della creatinina . In pazienti in emodialisi, il farmaco non deve essere usato. Uso con altri medicinali. In pazienti in terapia con imipenem-cilastatina e ganciclovir sono stati riportati casi di convulsioni. Valganciclovir non deve essere usato insieme a imipenem-cilastatina a meno che il potenziale beneficio non superi i potenziali rischi. I pazienti trattati con valganciclovir e didanosina, altri farmaci mielosoppressivi (ad esempio zidovudina), o sostanze che alterano la corretta funzionalita' renale devono essere attentamente monitorati per segnali di ulteriore di tossicita'. Lo studio clinico controllato che ha utilizzato valganciclovir per la profilassi della malattia da CMV nel trapianto non ha incluso pazienti sottoposti a trapianto di polmone o di intestino. Quindi l'esperienza in questo tipo di pazienti e' limitata.

INTERAZIONI

Interazioni di farmaci con valganciclovir. Studi di interazione in vivo non sono stati effettuati con valganciclovir. Poiche' valganciclovir e' metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir, sono attesele stesse interazioni farmacologiche osservate con ganciclovir. Interazioni di farmaci con ganciclovir. Interazioni farmacocinetiche. Probenecid. Probenecid somministrato insieme a ganciclovir in forma orale determina una riduzione (20%) statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir con conseguente aumento (40%) statisticamente significativo della concentrazione plasmatica. Questi cambiamenti sono legati ad un meccanismo di interazione che determina una competizione per la secrezione tubulare renale. Pertanto pazienti che assumono contemporaneamente probenecid e valganciclovir devono essere strettamente monitorati per la tossicita' da ganciclovir. Didanosina Le concentrazioni plasmatiche di didanosina sono risultate costantemente aumentate quando questo farmaco e' stato somministrato con ganciclovir per via endovenosa. A dosi di 5 e 10 mg/kg/die di ganciclovir somministrato per via endovenosa, e' stato osservato un aumento dell'AUC di didanosina tra il 38 e il 67%, a conferma di un'interazione farmacocinetica durante la somministrazione concomitante di questi due farmaci. Non e' stato osservato un effetto significativo sulle concentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere strettamente controllati per l'eventuale comparsa di tossicita' da didanosina, come la pancreatite. Altri antiretrovirali. Gli isoenzimi del citocromo P450 non influiscono sulla farmacocinetica di ganciclovir. Pertanto non si prevedono interazioni farmacocinetiche con inibitori della proteasi e inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici. Interazioni farmacodinamiche. Imipenem-cilastatina. Sono state riportate crisi epilettiche in pazienti che assumevano contemporaneamente ganciclovir e imipenem-cilastatina e la possibilita' di un'interazione farmacodinamica tra questi due farmaci non puo' essere esclusa.. Questi farmaci non devono essere utilizzati contemporaneamente a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi. Zidovudina. Sia zidovudina che ganciclovir possono causare neutropenia e anemia. Quando somministrati contemporaneamente, puo' verificarsi un'interazione farmacodinamica. Alcuni pazienti possononon tollerare la somministrazione concomitante di entrambi i farmaci a dosaggio pieno. Possibili interazioni farmacologiche. La tossicita' puo' risultare incrementata quando ganciclovir/valganciclovir e' somministrato in concomitanza con altri farmaci notoriamente mielosoppressivi o associati ad alterata funzionalita' renale, quali analoghi nucleosidici (ad es. zidovudina, didanosina, stavudina) e nucleotidici (ad es. tenofovir, adefovir), immunosoppressori (ad es. ciclosporina, tacrolimus, micofenolato mofetile), agenti antineoplastici (ad es. doxorubicina, vinblastina, vincristina, idrossiurea) e agenti anti-infettivi (trimetoprim/sulfonamidi, dapsone, amfotericina B, flucitosina, pentamidina). Pertanto, l'impiego concomitante di questi farmaci con valganciclovir deve essere valutato soltanto nel caso in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi.

EFFETTI INDESIDERATI

Valganciclovir e' un profarmaco di ganciclovir che viene metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir dopo somministrazione orale. Gli effetti indesiderati noti associati all'uso di ganciclovir possonoessere attesi anche con valganciclovir. Tutte le reazioni avverse al farmaco osservate nel corso degli studi con valganciclovir sono state precedentemente osservate con ganciclovir. Reazioni avverse al farmacopiu' gravi e comuni: quelle ematologiche che includono neutropenia, anemia e trombocitopenia. Il profilo di sicurezza complessivo di ganciclovir/valganciclovir e' coerente con quello segnalato nelle popolazioni affette da HIV o sottoposte a trapianto, ad eccezione del distacco della retina, riportato soltanto in pazienti con retinite da CMV. Differenze: Valganciclovir e' associato a un rischio maggiore di diarrea rispetto a ganciclovir per via endovenosa. Segnalate piu' comunemente piressia, infezioni da candida, depressione, neutropenia severa e reazioni cutanee nei pazienti affetti da HIV. Nei pazienti sottoposti a trapianto, invece, riportate con maggiore frequenza disfunzione renale ed epatica. Elenco delle reazioni avverse al farmaco. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni da candida, compresa candidiasi orale; comune: infezioni delle vie respiratorie superiori, sepsi, influenza, infezioni del tratto urinario, cellulite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia, anemia; comune: trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia; non comune: insufficienza midollare; raro:anemia aplastica, agranulocitosi, granulocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilità; raro: reazione anafilattica disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzionedell'appetito; comune: perdita peso. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, stato confusionale, ansia; non comune: agitazione, disturbi psicotici, pensiero anormale, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: insonnia, neuropatia periferica, capogiri, parestesia, ipoestesia, crisi epilettiche, disgeusia; non comune: tremore. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della vista, distacco della retina, miodesopsie, dolore oculare, congiuntivite, edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: dolore all'orecchio; non comune: sordità. Patologie cardiache. Non comune: aritmie. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse, dispnea. Patologie gastrointestinale. Molto comune: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale; comune: dispepsia, flatulenza, dolore addominale superiore, stipsi, ulcerazione della bocca, disfagia, distensione addominale, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, alterazione della funzionalità epatica, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumento dei livelli di alanina minotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: dermatite, comune: sudorazione notturna, prurito, eruzione cutanea, alopecia; non comune: secchezza cutanea, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alla schiena, mialgia, artralgia, spasmi muscolari. Patologierenali e urinarie. Comune: danno renale, riduzione della clearance renale della creatinina, aumento dei livelli di creatinina ematica; non comune: insufficienza renale, ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: infertilità maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia, affaticamento; comune: dolore, brividi, malessere, astenia; non comune: dolore toracico. Descrizione di una selezione di reazioni avverse. Non e' possibile prevedere il rischio di neutropenia in base al numero dei neutrofili prima del trattamento. Solitamente la neutropenia insorge durante la prima o la seconda settimana del trattamento di induzione. Di norma, la conta cellulare rientra nei valori normali 2-5 giorni dopo la sospensione del farmaco o la riduzione della dose. I pazienti con basse conte piastriniche al basale, presentano unaumento del rischio di sviluppare trombocitopenia. I pazienti con immunosoppressione iatrogena, a causa del trattamento con farmaci immunosoppressori, sono esposti a un rischio piu' elevato di sviluppare trombocitopenia rispetto ai pazienti affetti da AIDS. La trombocitopenia severa puo' essere associata a un sanguinamento potenzialmente letale. L'insorgenza di neutropenia severa si osserva con maggiore frequenza nei pazienti con retinite da CMV in terapia con valganciclovir e ganciclovir per via endovenosa od orale rispetto ai pazienti sottoposti a trapianto di organo solido in terapia con valganciclovir o ganciclovir per via orale. Rispetto ai soggetti con retinite da CMV, nei pazienti sottoposti a trapianto di organo solido trattati fino a 100 o 200 giornidopo il trapianto con valganciclovir e ganciclovir orale, e' stato riscontrato un aumento maggiore dei livelli di creatinina sierica. Un'alterata funzionalita' renale, tuttavia, e' una caratteristica comune nei pazienti sottoposti a trapianto di organo solido. Nei pazienti sottoposti a trapianto di rene ad alto rischio il profilo di sicurezza complessivo del farmaco e' rimasto invariato con l'estensione della profilassi fino a 200 giorni. Riportata leucopenia con un'incidenza leggermente maggiore nel braccio trattato fino a 200 giorni, mentre l'incidenza di neutropenia, anemia e trombocitopenia e' risultata simile in entrambi i bracci. Popolazione pediatrica. Reazioni avverse piu' frequenti: diarrea, nausea, neutropenia, leucopenia e anemia. In soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, il profilo di sicurezza complessivo nei pazienti pediatrici e' risultato simile a quello degli adulti. Lievemente superiore l'incidenza di neutropenia nei pazienti pediatricisottoposti a trapianto di organo solido rispetto agli adulti, ma non e' emersa una correlazione tra neutropenia ed eventi avversi infettivinella popolazione pediatrica. Per rischio piu' elevato di citopenie nei neonati e nei bambini, monitorare bene la conta ematica. L'incidenza di neutropenia grave e' risultata superiore nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di rene trattati fino a 200 giorni rispetto ai pazienti pediatrici trattati fino a 100 giorni e rispetto a pazienti adulti sottoposti a trapianto di rene trattati fino a 100 o fino a 200 giorni. Dati limitati relativi a neonati o lattanti con infezione da CMV congenita sintomatica trattati con valganciclovir; tuttavia, la sicurezza sembra in linea con il profilo di sicurezza noto di valganciclovir/ganciclovir. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Contraccezione negli uomini e nelle donne. Come risultato del rischiopotenziale di tossicita' riproduttiva e teratogenicita', le donne in eta' fertile devono essere informate sulla necessita' di utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e per almeno 30 giorni dopo la sua conclusione. Gli uomini sessualmente attivi devono essere informati sulla necessita' di usare profilattici durante il trattamento con valganciclovir e per almeno 90 giorni dopo la sua conclusione, a meno che siano sicuri che la partner non sia a rischio di gravidanza. La sicurezza dell'uso di valganciclovir in gravidanza non e' stata stabilita. Il metabolita attivo ganciclovir diffonde rapidamente attraverso la placenta umana. Sulla base del meccanismo d'azione farmacologica e della tossicita' riproduttiva osservata negli studi con ganciclovir sugli animali vi e' il rischio teorico di teratogenicita' nell'uomo. Il farmaco non deve essere usato in gravidanza a meno che i benefici terapeutici per la madre superino i potenziali rischi di danno teratogeno per il feto. Non e' noto se ganciclovir sia escreto nel lattematerno umano, ma non e' possibile escludere la possibilita' che ganciclovir venga escreto nel latte materno e causi gravi reazioni avversenel bambino allattato. I dati emersi dagli studi sugli animali indicano che ganciclovir e' escreto nel latte di femmine di ratto in fase diallattamento. Percio' durante il trattamento con valganciclovir l'allattamento al seno deve essere interrotto. Un piccolo studio clinico supazienti con trapianto renale trattati con Valganciclovir Accord per profilassi del CMV fino a 200 giorni ha dimostrato un impatto del valganciclovir sulla spermatogenesi, con diminuzione della densita' e motilita' dello sperma misurate dopo il completamento del trattamento. Questo effetto sembra essere reversibile e circa sei mesi dopo la sospensione del farmaco, si e' evidenziato un recupero della densita' media dello sperma e della motilita' a livelli paragonabili a quelli osservati nei controlli non trattati. Negli studi su animali, il ganciclovir ha compromesso la fertilita' nei topi maschi e femmine e ha dimostrato di inibire la spermatogenesi e indurre atrofia testicolare in topi, ratti e cani a dosi considerate clinicamente rilevanti. Sulla base di studi clinici e non clinici, si ritiene probabile che il ganciclovir (e il valganciclovir) possano causare l'inibizione temporanea o permanente della spermatogenesi umana.

Codice: 044086041
Codice EAN:

Codice ATC: J05AB14
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Nucleosidi e nucleotidi escl.inibitori transcriptasi inversa
  • Valganciclovir
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

BLISTER