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VALGANCICLOVIR AUR 100CPR450MG Produttore: AUROBINDO PHARMA ITALIA SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

VALGANCICLOVIR AUROBINDO 450 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirali per uso sistemico, nucleosidi e nucleotidi escl. inibitoridella transcriptasi inversa.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene valganciclovir cloridrato,pari a 450 mg di valganciclovir. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (grado-101 e grado-102), crospovidone (tipo B), povidone (K-30), magnesio stearato. Filmdi rivestimento: ipromellosa (3 cP, 6 cP), biossido di titanio (E171), macrogol 400, polisorbato 80, ossido di ferro rosso (E172).

INDICAZIONI

Valganciclovir Aurobindo e' indicato per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da citomegalovirus (CMV) in adulti con sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Valganciclovir Aurobindoe' indicato per la prevenzione della malattia da CMV in adulti e bambini (dalla nascita ai 18 anni di eta') CMV-negativi che hanno ricevutoun trapianto di organo solido da un donatore CMV-positivo.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Valganciclovir e' controindicato in pazienti con ipersensibilita' a valganciclovir, ganciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Valganciclovir e' controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia. Attenzione: per evitare il sovradosaggio e' fondamentale attenersi rigorosamente alle raccomandazioni posologiche (vedere paragrafi 4.4 e 4.9). Dopo somministrazione orale, valganciclovir e' rapidamente e largamente metabolizzato a ganciclovir. Una dose di valganciclovir 900 mg due volte al giorno (bid) per via orale e' terapeuticamenteequivalente a una dose di ganciclovir 5 mg/kg bid per via endovenosa.Trattamento della retinite da citomegalovirus (CMV). Pazienti adulti.Trattamento di induzione della retinite da CMV: nei pazienti con retinite da CMV attiva, la dose raccomandata e' di 900 mg di valganciclovir (due compresse di Valganciclovir Aurobindo 450 mg) due volte/die per21 giorni, da assumere ove possibile a stomaco pieno. Un trattamento di induzione prolungato puo' aumentare il rischio di tossicita' midollare (vedere paragrafo 4.4). Trattamento di mantenimento della retiniteda CMV: dopo il trattamento di induzione, o nei pazienti con retiniteda CMV inattiva, la dose raccomandata e' di 900 mg di valganciclovir (due compresse di Valganciclovir Aurobindo 450 mg) una volta/die, da assumere ove possibile a stomaco pieno. I pazienti in cui la retinite va incontro a peggioramento possono ripetere il trattamento di induzione; e' tuttavia necessario considerare la possibilita' di una resistenza virale al farmaco. La durata del trattamento di mantenimento deve essere stabilita su base individuale. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di valganciclovir nel trattamento della retinite da CMV in pazienti pediatrici non sono state determinate nell'ambito di studi clinici adeguati e ben controllati. Prevenzione della malattia da CMV in caso di trapianto di organo solido. Pazienti adulti: per i pazienti sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata e' di 900 mg(due compresse di Valganciclovir Aurobindo 450 mg) una volta/die, da iniziare entro 10 giorni dal trapianto e proseguire per i 100 giorni successivi al medesimo. E' possibile continuare la profilassi fino a 200 giorni dopo il trapianto (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Per i pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi diversi dal rene, la dose raccomandata e' di 900 mg (due compresse di Valganciclovir Aurobindo 450 mg) una volta/die, da iniziare entro 10 giorni dal trapianto e proseguire per i 100 giorni successivi al medesimo. Ove possibile, le compresse devono essere assunte a stomaco pieno. Popolazione pediatrica: in pazienti pediatrici, a partire dalla nascita, sottoposti a trapianto di organo solido che sono a rischio di sviluppare la malattia da CMV, la dose raccomandata di valganciclovir in singola somministrazionegiornaliera si basa sulla superficie corporea (BSA) e sulla clearancedella creatinina (ClCr) derivata dalla formula di Schwartz (ClCrS), esi calcola usando l'equazione sotto riportata: Dose pediatrica (mg) =7 x BSA x ClCrS (vedere la formula di Mosteller per la BSA e la formula di Schwartz per la clearance della creatinina riportate sotto). Se la clearance della creatinina calcolata con la formula di Schwartz supera i 150 ml/min/1,73 m^2, nell'equazione si dovra' utilizzare un valore massimo di 150 ml/min/1,73 m^2. BSA Monsteller (m^2) = V Altezza (cm) x Peso (kg)/ 3600. Clearance creatinina di Schwartz (ml/min/1,73 m^2)= k x Altezza (cm) / Creatinina sierica (mg/dl). dove k = 0,45* per i pazienti di eta' < 2 anni, 0,55 per i maschi di eta' compresa tra i 2 e < 13 anni e le femmine di eta' compresa tra i 2 e i 16 anni, e 0,7per i maschi di eta' compresa tra i 13 e i 16 anni. Per i pazienti dieta' superiore ai 16 anni, fare riferimento al dosaggio per gli adulti. I valori di k forniti si basano sul metodo di Jaffe per la misurazione della creatinina sierica e possono richiedere una correzione quando si utilizzano metodi enzimatici. * Per appropriate sottopopolazioni puo' essere richiesta anche una riduzione del valore di k (ad esempio in pazienti pediatrici con basso peso alla nascita). Per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata in mg (7x BSA x ClCrS) una volta al giorno deve iniziare entro i 10 giorni successivi al trapianto e deve proseguire fino a 200 giorni dopo il trapianto. Per i pazienti pediatrici sottoposti a un trapianto di organo solido diverso dal rene, la dose raccomandata in mg (7 x BSA x ClCrS) una volta al giorno deve iniziare entro i 10 giorni successivi al trapianto e deve proseguire fino a 100 giorni dopo il trapianto. Tutte le dosi calcolate devono essere arrotondate al piu' vicino incremento da 25 mg per la dose effettivamente erogabile. Se la dose calcolata superai 900 mg, si dovra' somministrare una dose massima di 900 mg. La soluzione orale e' la formulazione da preferire poiche' consente di somministrare una dose calcolata in base alla formula sopra riportata; e' tuttavia possibile utilizzare le compresse rivestite con film di valganciclovir se le dosi calcolate risultano comprese in un intervallo pari al 10% delle dosi disponibili per le compresse e il paziente e' in grado di ingerire le compresse. Ad esempio, se la dose calcolata e' compresa tra 405 mg e 495 mg, si potra' assumere una compressa da 450 mg. Si raccomanda di monitorare regolarmente i livelli di creatinina sierica e valutare le modifiche di altezza e peso corporeo e adattare la dose in modo appropriato durante il periodo di trattamento profilattico. Istruzioni particolari di dosaggio. Popolazione pediatrica: il dosaggio nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido deveessere personalizzato sulla base della funzionalita' renale e della superficie corporea del soggetto. Pazienti anziani: la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate in questa popolazione di pazienti enon sono stati condotti studi in soggetti adulti di eta' superiore ai65 anni. Poiche' l'avanzamento dell'eta' comporta una riduzione dellaclearance renale, valganciclovir deve essere somministrato in pazienti anziani tenendo sotto stretto controllo lo stato dei reni (vedere tabella sottostante e paragrafo 5.2). Pazienti con danno renale: i livelli di creatinina sierica o la clearance della creatinina stimata devono essere monitorati con attenzione. Sono richiesti aggiustamenti delladose in base alla clearance della creatinina, come indicato di seguito sotto riportata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La clearance della creatinina (mL/min) puo' essere stimata in base alla creatinina sierica, applicando la seguente formula. Sesso maschile = (140 - età [anni] x (peso corporeo [kg]) / (72) x (0,011 x creatinina sierica [micromol/l])Sesso femminile = 0,85 x il valore maschile. Clcr: >= 60 ml/min. Dose di induzione di valganciclovir: 900 mg (2 compresse) due volte/die; dose di mantenimento/prevenzione di valganciclovir: 900 mg (2 compresse)due volte/die.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita' crociata: data la stretta somiglianza di struttura chimica tra ganciclovir, aciclovir e penciclovir, e' possibile una reazione di ipersensibilita' crociata con questi farmaci. Si deve pertantoesercitare cautela quando si prescrive valganciclovir a pazienti con ipersensibilita' nota ad aciclovir o penciclovir (o ai relativi profarmaci, rispettivamente valaciclovir e famciclovir). Mutagenicita', teratogenicita', carcinogenicita', fertilita' e contraccezione Prima di avviare il trattamento con valganciclovir, i pazienti devono essere informati dei potenziali rischi per il feto. In studi con ganciclovir, condotti sull'animale, sono stati riscontrati gli effetti mutageni, teratogeni, aspermatogeni, cancerogeni e soppressori della fertilita' femminile. Valganciclovir va pertanto considerato un agente potenzialmente teratogeno e cancerogeno nell'uomo, che puo' provocare difetti di nascita e tumori (vedere paragrafo 5.3). Si ritiene inoltre probabile che valganciclovir provochi un'inibizione temporanea o permanente della spermatogenesi. Si deve indicare alle donne potenzialmente fertili di fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento e per almeno 30 giorni dopo il trattamento. Si deve indicare agli uomini di utilizzare metodi contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno i 90 giorni successivi, salvo nel caso in cui il rischio di gravidanza per la partner sia escluso con certezza (vedere paragrafi 4.6,4.8 e 5.3). Nel lungo termine, valganciclovir puo' provocare cancerogenicita' e tossicita' riproduttiva. Mielosoppressione Nei pazienti trattati con valganciclovir (e ganciclovir) sono state osservate gravi leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, insufficienza midollare e anemia aplastica gravi. La terapia non deve essere avviata se la conta assoluta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mcL, se la conta piastrinica e' inferiore a 25.000/mcL, oppure se il livello di emoglobina e' inferiore a 8 g/dL (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Nei casi in cui la profilassi si protragga oltre i 100 giorni, si deve tenere in considerazione il possibile rischio per il paziente di sviluppare leucopenia e neutropenia (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.1). Valganciclovir deve essere usato con cautela nei pazienti con preesistente citopenia o anamnesi positiva per citopenia farmaco-correlata, e nei pazienti sottoposti a radioterapia. Durante la terapia si raccomanda di effettuare un monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche e delle piastrine. Nei pazienti con danno renale ed in quelli pediatrici deve essere garantita un piu' frequente monitoraggio ematologico, quantomeno ogni volta che il paziente si reca presso il centro trapianti. Nei pazienti che sviluppano leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia gravi si raccomanda di prendere in considerazione il trattamento con fattori di crescita emopoietici e/o l'interruzione della somministrazione (vedere paragrafi 4.2). Differenza della biodisponibilita' con ganciclovir per via orale: la biodisponibilita' di ganciclovir dopo una dose singola da 900 mg di valganciclovir e' pari a circa il 60%, rispetto a circa il 6% dopo somministrazione di 1.000 mg di ganciclovir (in capsule) per via orale. Un'eccessiva esposizione a ganciclovir puo' essere associata a reazioni avverse potenzialmente letali. Si consiglia pertanto di attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni riguardanti la dose quando si istituisce la terapia, si passa dalla terapia di induzione a quella di mantenimento e nei pazienti chepossono passare da ganciclovir per via orale a valganciclovir in quanto valganciclovir non puo' sostituire in modo biunivoco ganciclovir incapsule. I pazienti che sostituiscono la terapia con ganciclovir in capsule devono essere informati del rischio di sovradosaggio nel caso in cui dovessero assumere un numero di compresse di valganciclovir superiore a quanto prescritto (vedere paragrafi 4.2 e 4.9). Danno renale: nei pazienti con compromissione della funzione renale, sono necessari aggiustamenti della dose in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Le compresse rivestite con film di valganciclovir non devono essere utilizzate in pazienti emodializzati (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Uso con altri medicinali: in pazienti che assumonoimipenem-cilastatina e ganciclovir sono state riferite convulsioni. Valganciclovir non deve essere utilizzato in concomitanza con imipenem-cilastatina salvo nel caso in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.5). I pazienti trattati con valganciclovir e (a) didanosina, (b) farmaci che inducono mielosoppressione (ad es. zidovudina), o (c) sostanze che esercitano effetti sulla funzione renale devono essere sottoposti a un attento monitoraggio per rilevare eventuali segni di ulteriore tossicita' (vedere paragrafo 4.5). Lostudio clinico controllato in cui e' stato utilizzato valganciclovir per la profilassi della malattia da CMV nel trapianto non comprendeva pazienti sottoposti a trapianto di polmone e intestino, come indicato nel paragrafo 5.1; l'esperienza nei pazienti sottoposti a questi tipi di trapianto e' pertanto limitata.

INTERAZIONI

Interazioni farmacologiche con valganciclovir: non sono stati eseguiti studi di interazione in vivo con valganciclovir. Poiche' valganciclovir e' rapidamente e largamente metabolizzato a ganciclovir; le interazioni associate a valganciclovir sono le stesse che ci si aspetta per ganciclovir. Interazioni farmacologiche con ganciclovir Interazioni farmacocinetiche. Probenecid: la somministrazione di probenecid con ganciclovir per via orale ha determinato una riduzione statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir (20%) con conseguenteaumento statisticamente significativo dell'esposizione (40%). Queste variazioni sono risultate in linea con un meccanismo di interazione che prevede una competizione per la secrezione tubulare renale. I pazienti che assumono probenecid e valganciclovir devono pertanto essere sottoposti a un attento monitoraggio per rilevare un'eventuale tossicita'da ganciclovir. Didanosina: le concentrazioni plasmatiche di didanosina sono risultate costantemente aumentate quando questo farmaco e' stato somministrato con ganciclovir per via endovenosa. A dosi di 5 e 10 mg/kg/die di ganciclovir somministrato per via endovenosa, e' stato osservato un aumento dell'AUC di didanosina tra il 38 e il 67%, a conferma di un'interazione farmacocinetica durante la somministrazione concomitante di questi due farmaci. Non e' stato osservato un effetto significativo sulle concentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono esserestrettamente controllati per l'eventuale comparsa di tossicita' da didanosina, come la pancreatite (vedere paragrafo 4.4). Altri antiretrovirali: gli isoenzimi del citocromo P450 non influiscono sulla farmacocinetica di ganciclovir. Pertanto non si prevedono interazioni farmacocinetiche con inibitori della proteasi e inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici. Interazioni farmacodinamiche. Imipenem-cilastatina: sono state riportate convulsioni in pazienti che assumevano contemporaneamente ganciclovir e imipenem-cilastatina e la possibilita' di un'interazione farmacodinamica tra questi due farmaci non puo' essere esclusa. Questi farmaci non devono essere utilizzati contemporaneamente a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.4). Zidovudina Sia zidovudina che ganciclovir possono causare neutropenia e anemia. Quando somministrati contemporaneamente, puo' verificarsi un'interazione farmacodinamica. Alcuni pazienti possono non tollerare la somministrazione concomitante di entrambi i farmaci a dosaggio pieno (vedere paragrafo 4.4). Possibili interazioni farmacologiche La tossicita' puo' risultare incrementata quando ganciclovir/valganciclovir e' somministrato in concomitanza con altri farmaci notoriamente mielosoppressivi o associati a danno renale, quali analoghi nucleosidici (ad es. zidovudina, didanosina, stavudina) e nucleotidici (ad es. tenofovir, adefovir), immunosoppressori (ad es. ciclosporina, tacrolimus, micofenolato mofetile), agenti antineoplastici (ad es. doxorubicina, vinblastina, vincristina, idrossiurea) e agenti anti-infettivi (trimetoprim/sulfonamidi, dapsone, amfotericina B, flucitosina, pentamidina). Pertanto, l'impiego concomitante di questi farmaci con valganciclovir deve essere valutato soltanto nel caso in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

a. Riassunto del profilo di sicurezza. Valganciclovir e' un profarmaco di ganciclovir che viene metabolizzato rapidamente ed abbondantemente a ganciclovir dopo somministrazione orale. Gli effetti indesiderati noti associati all'uso di ganciclovir possono essere attesi anche con valganciclovir. Tutte le reazioni avverse al farmaco osservate nel corso degli studi con valganciclovir sono state precedentemente osservatecon ganciclovir. Pertanto, le reazioni avverse al farmaco segnalate con l'impiego di ganciclovir per via endovenosa od orale (formulazione non piu' disponibile) o con valganciclovir sono incluse di seguito. Nei pazienti trattati con valganciclovir/ganciclovir le reazioni avverseal farmaco piu' gravi e comuni sono state quelle ematologiche che includono neutropenia, anemia e trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4). Le categorie di frequenza riportate di seguito provengono da una popolazione aggregata di pazienti (n=1704) in terapia di mantenimento con ganciclovir o valganciclovir. Fanno eccezione reazione anafilattica, agranulocitosi e granulocitopenia, le cui categorie di frequenza derivanodall'esperienza successiva all'immissione in commercio del prodotto. Le reazioni avverse sono elencate utilizzando la classificazione per organi e classi secondo MedDRA. Le categorie di frequenza sono definitein base alla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>=1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000). Il profilo di sicurezza complessivo di ganciclovir/valganciclovir e' coerente con quello segnalato nelle popolazioni affette da HIV o sottoposte a trapianto, ad eccezione del distacco della retina, riportato soltanto in pazienti con retinite da CMV. Nella frequenza di alcune reazioni si riscontrano tuttavia delle differenze. Valganciclovir e' associato a un rischio maggiore di diarrea rispetto a ganciclovir per via endovenosa. Piressia, infezioni da candida, depressione, neutropenia severa (ANC <500/mcl) e reazioni cutanee sono segnalate piu' comunemente nei pazienti affetti da HIV. Nei pazienti sottoposti a trapianto, invece, sono riportate con maggiorefrequenza disfunzione renale ed epatica. b. Elenco delle reazioni avverse al farmaco. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni da candida, compresa candidiasi orale, infezione delle vie respiratorie superiori; comune: sepsi, influenza, infezioni del tratto urinario, cellulite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia, anemia; comune: trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia; non comune: insufficienza midollare; raro: anemia aplastica, agranulocitosi*, granulocitopenia*. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilità; raro: reazione anafilattica*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzione dell'appetito; comune: perdita di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, stato confusionale, ansia; non comune: agitazione, disturbi psicotici, pensiero anormale, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: insonnia, neuropatia periferica, capogiro, parestesia, ipoestesia, convulsioni, disgeusia (alterazione del gusto); non comune: tremore. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della vista, distacco di retina**, miodesopsie (mosche volanti), dolore oculare, congiuntivite, edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: dolore all'orecchio; non comune: sordità. Patologie cardiache. Non comune: aritmie. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse, dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale; comune: dispepsia, flatulenza, dolore addominale superiore, stipsi, ulcerazione della bocca, disfagia, distensione addominale, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livellidi fosfatasi alcalina ematica, alterazione della funzionalità epatica, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumento dei livelli di alanina aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: dermatite; comune: sudorazione notturna, prurito, eruzione cutanea, alopecia; non comune: secchezza cutanea, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alla schiena, mialgia, artralgia, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune: danno renale, riduzione della clearance renale della creatinina, aumento dei livelli di creatinina ematica. Non comune: insufficienza renale, ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: infertilità maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.Molto comune: piressia, affaticamento; comune: dolore, brividi, malessere, astenia; non comune: dolore toracico. * Le categorie di frequenza di queste reazioni avverse provengono dall'esperienza successiva all'immissione in commercio del prodotto. ** Il distacco di retina e' stato segnalato soltanto in pazienti con AIDS trattati per retinite da CMV. Descrizione di una selezione di reazioni avverse. Neutropenia: non e' possibile prevedere il rischio di neutropenia in base al numero deineutrofili prima del trattamento. Solitamente la neutropenia insorge durante la prima o la seconda settimana del trattamento di induzione. Di norma, la conta cellulare rientra nei valori normali 2-5 giorni dopo la sospensione del farmaco o la riduzione della dose (vedere paragrafo 4.4). Trombocitopenia: i pazienti con basse conte piastriniche (< 100.000/mcl) al basale, presentano un aumento del rischio di svilupparetrombocitopenia. I pazienti con immunosoppressione iatrogena, a causadel trattamento con farmaci immunosoppressori, sono esposti a un rischio piu' elevato di sviluppare trombocitopenia rispetto ai pazienti affetti da AIDS (vedere paragrafo 4.4). La trombocitopenia severa puo' essere associata a un sanguinamento potenzialmente letale. Influenza della durata del trattamento o dell'indicazione terapeutica sulle reazioni avverse L'insorgenza di neutropenia severa (ANC < 500/mcl) si osserva con maggiore frequenza nei pazienti con retinite da CMV (14%) in terapia con valganciclovir e ganciclovir per via endovenosa od orale rispetto ai pazienti sottoposti a trapianto di organo solido in terapia con valganciclovir o ganciclovir per via orale. Nei pazienti trattati con valganciclovir o ganciclovir orale fino a 100 giorni dopo il trapianto, l'incidenza di neutropenia severa e' risultata pari, rispettivamente, al 5% e al 3%, mentre nei pazienti trattati con valganciclovir fino a 200 giorni dopo il trapianto l'incidenza di neutropenia severa e'risultata pari al 10%.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Contraccezione in uomini e donne: come risultato del rischio potenziale di tossicita' riproduttiva e teratogenicita', le donne in eta' fertile devono essere informate sulla necessita' di utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con ganciclovir e per almeno 30 giorni dopo la sua conclusione. Si deve indicare ai pazienti di sesso maschile di utilizzare metodi contraccettivi di barriera durante il trattamento con valganciclovir e per almeno i 90 giorni successivi,salvo nel caso in cui il rischio di gravidanza per la partner sia escluso con certezza (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Gravidanza La sicurezza dell'uso di valganciclovir in gravidanza non e' stata stabilita. Il suo metabolita attivo, ganciclovir, si diffonde facilmente attraverso la placenta umana. In base al meccanismo farmacologico d'azione e allatossicita' riproduttiva osservata in studi sull'animale con ganciclovir (vedere paragrafo 5.3) esiste un rischio teorico di teratogenicita'nell'uomo. Valganciclovir in compresse non deve essere usato in gravidanza, salvo nel caso in cui il beneficio terapeutico per la madre superi il rischio potenziale di teratogenicita' per il feto. Allattamento: benche' non sia noto se ganciclovir sia escreto nel latte materno umano, non si puo' escludere la possibilita' che cio' avvenga e provochireazioni avverse gravi nel lattante. I dati emersi dagli studi sugli animali indicano che ganciclovir e' escreto nel latte di femmine di ratto in fase di allattamento. Percio' durante il trattamento con valganciclovir l'allattamento al seno deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.3 e 5.3). Fertilita': non sono disponibili dati sugli effetti di valganciclovir sulla fertilita' nell'uomo. Gli studi di fertilita' nonsono stati ripetuti su valganciclovir a causa della sua rapida ed estesa conversione a ganciclovir nell'organismo. Negli studi sull'animaleganciclovir e' associato ad una compromissione della fertilita' (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 045932047
Codice EAN:

Codice ATC: J05AB14
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Nucleosidi e nucleotidi escl.inibitori transcriptasi inversa
  • Valganciclovir
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

BLISTER