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VISIPAQUE 270MG I/ML FL 20ML Produttore: GE HEALTHCARE SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

VISIPAQUE SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Mezzo di contrasto radiologico, iodato, idrosolubile, nefrotropico, abassa osmolarita'.

PRINCIPI ATTIVI

Principio attivo: iodixanolo (inn); concentrazione: 270 mg I/ml; quantita' per ml: 550 mg equiv. 270 mg I. Principio attivo: iodixanolo (inn); concentrazione: 320 mg I/ml; quantita' per ml: 652 mg equiv. 320 mg I. Iodixanolo e' un mezzo di contrasto per radiodiagnostica non-ionico, dimerico, esaiodato, idrosolubile. Soluzioni acquose di iodixanolo, a tutte le concentrazioni di uso clinico, hanno una osmolalita' inferiore rispetto a quella del sangue e delle corrispondenti concentrazioni dei mezzi di contrasto monomerici. Visipaque e' reso isotonico rispetto ai liquidi corporei tramite l'aggiunta di elettroliti. I parametri di viscosita' e osmolalita' di visipaque sono i seguenti. Concentrazione: 270 mg I/ml; osmolalita'* 37 gradi c.: 290 mosmol/kg h2o; viscosita' a 20 gradi c.: 11,3 mpa x s; viscosita' a 37 gradi c.: 5,8 mpa x s. Concentrazione: 320 mg I/ml; osmolalita'* 37 gradi c.: 290 mosmol/kg h2o; viscosita' a 20 gradi c.: 25,4 mpa x s; viscosita' a 37 gradi c.: 11,4 mpa x s. *Metodo: Osmometria a pressione di vapore. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Trometamolo, cloruro di sodio, cloruro di calcio, sodio calcio edetato, acido cloridrico (aggiustamento del pH) e acqua per preparazioni iniettabili. Il pH del prodotto e' compreso tra 6,8 e 7,6.

INDICAZIONI

Medicinale solo per uso diagnostico. Mezzo di contrasto per radiodiagnostica in cardioangiografia, angiografia cerebrale (convenzionale e DSA endoarteriosa), arteriografia periferica (convenzionale e DSA endoarteriosa), angiografia addominale (DSA endoarteriosa), urografia, flebografia e contrast enhancement in tomografia computerizzata. Mielografia lombare, toracica e cervicale. Artrografia, isterosalpingografia (HSG) e studi del tratto gastrointestinale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. Tireotossicosi conclamata. Reazioni gravi da ipersensibilita' a Visipaque in anamnesi.

POSOLOGIA

Il dosaggio varia in base al tipo di esame, all'eta', peso, gittata cardiaca, condizioni generali del paziente e tecnica usata. Di norma vanno impiegate le stesse concentrazioni e volumi utilizzati per gli altri mezzi di contrasto iodati per radiodiagnostica di corrente uso. Tuttavia, in alcuni studi, iodixanolo ha fornito una buona informazione diagnostica a concentrazioni inferiori di iodio. Come per gli altri mezzi di contrasto i pazienti devono essere adeguatamente idratati prima e dopo la somministrazione del prodotto. Il prodotto e' per uso endovenoso, endoarterioso, intratecale e per uso nelle cavita' corporee: intrarticolare, intrauterino e gastrointestinale. I seguenti dosaggi possono servire da riferimento. Le dosi somministrate per via endoarteriosa sono intese per iniezioni singole e possono essere ripetute. Uso endoarterioso. Arteriografia. Selettiva cerebrale. Concentrazione: 270/320^(1) mg I/ml; volume: 5-10 ml per iniezione. Selettiva cerebrale dsa endoarteriosa. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 5-8 ml per iniezione (dose totale massima raccomandata 175 ml). Aortografia. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 40-60 ml per iniezione. Periferica. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 30-60 ml per iniezione. Periferica dsa endoarteriosa. Concentrazione: 270 mg I/ml; volume: 5-50 ml per iniezione. Concentrazione: 320 mg I/ml; volume: 3-50 ml per iniezione (dose totale massima raccomandata 250 ml). Selettiva viscerale dsaendoarteriosa. Concentrazione: 270 mg I/ml; volume: 10-40 ml per iniezione. Cardioangiografia, adulti. Iniezione in ventricolo sinistro e radice aortica. Concentrazione: 320 mg I/ml; volume: 30-60 ml per iniezione. Arteriografia coronarica selettiva. Concentrazione: 320 mg I/ml;volume: 4-8 ml per iniezione. Bambini. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; il volume dipende dall'eta', peso e patologia (dose totale massima raccomandata 10 ml/kg). Uso endovenoso. Urografia. Adulti. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 40-80 ml^(2). Bambini < 7 kg. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 2-4 ml/kg. Bambini > 7 kg. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 2-3 ml/kg. Tutte le dosi dipendono dall'eta', peso, patologia (max 50 ml). Flebografia. Concentrazione: 270 mg I/ml; volume: 50-150 ml/gamba. Constrast enhancement in tomografia computerizzata. Tac del cranio, adulti. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 50-150 ml. Tac del corpo, adulti. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 75- 150 ml. Bambini, tac del cranio e del corpo. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 2 -3 ml/kg fino a 50 ml (in alcuni casi possono essere somministrati fino a 150 ml). ^(1) Entrambe le concentrazioni sono documentate, ma si consiglia l'uso della concentrazionedi 270 mg I/ml nella maggior parte dei casi. ^(2) In casi particolarie' possibile superare la dose di 80 ml. Uso intratecale. Mielografia lombare e toracica (iniezione lombare). Concentrazione: 270 mgI/ml; volume: 10-12 ml^(3) oppure concentrazione: 320 mgI/ml; volume: 10 ml^(3). Mielografia cervicale (iniezione cervicale o lombare). Concentrazione: 270 mgI/ml; volume: 10-12 ml^(3) oppure concentrazione: 320 mgI/ml; volume: 10 ml^(3). Cavita' corporee. Il dosaggio deve essere adattato in base alle esigenze individuali per ottenere una visualizzazione ottimale. Uso intrarticolare. Artrografia. Concentrazione: 270 mgI/ml; volume: 1 - 15 ml. Uso intrauterino. Isterosalpingografia (hsg). Concentrazione: 270 mgI/ml; volume: 5-10 ml. La dose raccomandata può essere superata più volte, es. In caso di reflusso in vagina (volumi studiati fino a 40 ml). Studi gastrointestinali. Uso orale. Adulti. Transito. Concentrazione: 320 mgI/ml; volume: 80-200 ml volumi studiati. Esofago. Concentrazione: 320 mgI/ml; volume: 10-200 ml. Stomaco. Concentrazione: 320 mgI/ml; volume: 20-200 ml volumi studiati. Bambini. Concentrazione: 270/320 mg I/ml; volume: 5 ml/kg su peso corporeo 10-240 ml volumi studiati. Uso rettale. Bambini. Concentrazione: 270/320 mgI/ml; volume: 30-400 ml volumi studiati. ^(3) Per ridurre al minimo eventualireazioni avverse non deve essere superata la dose totale di 3,2 g di Iodio. Anziani: come per gli adulti.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C, protetto dalla luce e dai Raggi-X secondari. Il prodotto puo' essere conservato per un mese a 37 gradi C.

AVVERTENZE

Speciali precauzioni per l'utilizzo di mezzi di contrasto non-ionici in generale: Ipersensibilita': una anamnesi positiva per allergia, asma, o reazioni indesiderate ai mezzi di contrasto iodati necessita di precauzioni particolari. In questi casi puo' essere presa in considerazione la premedicazione con corticosteroidi o antagonisti dei recettoriistaminici H 1 e H 2. Il rischio di reazioni gravi in seguito all'impiego di Visipaque e' considerato basso. Tuttavia i mezzi di contrasto iodati possono provocare reazioni di tipo anafilattoide o altre manifestazioni da ipersensibilita'. Deve sempre essere considerata la possibilita' di ipersensibilita' includendo le reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi, che mettono in pericolo la vita e fatali. La maggior parte delle reazioni avverse gravi si verifica entro i primi 30 minuti. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' ad insorgenza ritardata (dopo 1 ora o piu' dalla somministrazione). E' bene quindi predisporre in anticipo un piano d'azione con disponibilita' dei farmaci e delle attrezzature necessarie al trattamento d'emergenza, qualora si dovesse verificare una reazione grave. E' sempre consigliabile utilizzare un ago cannula in situ o un catetere per un rapido accesso endovenoso durante l'intera procedura radiodiagnostica. L'uso di agenti beta-bloccanti adrenergici puo' abbassare il livello di soglia per l'insorgenzadel broncospasmo dopo somministrazione di mezzo di contrasto in pazienti asmatici, e puo' ridurre la risposta al trattamento con adrenalina. I pazienti devono essere tenuti in osservazione per almeno 30 minutidopo la somministrazione di Visipaque. Coagulopatia: i mezzi di contrasto non ionici hanno in vitro minori effetti sul sistema della coagulazione rispetto ai mezzi di contrasto ionici. Sono stati segnalati fenomeni di coagulazione quando il sangue resta in contatto con le siringhe contenenti il mezzo di contrasto, inclusi i mezzi di contrasto non ionici. E' stato riportato che l'uso di siringhe in plastica in luogo di quelle in vetro diminuisca ma non elimini la possibilita' di coagulazione in vitro. Rischio di tromboembolia: durante le procedure angio-cardiografiche eseguite sia con mezzi di contrasto ionici che non ionici sono stati segnalati fenomeni tromboembolici gravi, raramente fatali causanti infarto del miocardio e ictus. La somministrazione intravenosa, deve essere quindi praticata con una tecnica meticolosa, particolarmente nel corso di una procedura angiografica, allo scopo di ridurreal massimo l'insorgere di eventi tromboembolici. Numerosi fattori, come la durata dell'esame, il numero di iniezioni, il tipo di materiale di cui sono costituiti il catetere e la siringa, malattie di base esistenti e trattamenti concomitanti possono contribuire allo sviluppo di eventi tromboembolici. Per tale motivo sono raccomandate tecniche angiografiche meticolose, con particolare attenzione alla manipolazione del filo guida e del catetere, l'uso di collettori e/o rubinetti a tre vie, frequente lavaggio del catetere (es. con soluzioni fisiologiche eparinate) e riducendo al minimo la durata della procedura. Devono essere prontamente disponibili adeguati presidi per la rianimazione. Si deve prestare cautela nei pazienti con omocistinuria (rischio di tromboembolismo). Idratazione: un'adeguata idratazione deve essere assicurata prima e dopo la somministrazione del mezzo di contrasto. Questo vale soprattutto per i pazienti con mieloma multiplo, diabete mellito, disfunzione renale, cosi' come per i lattanti, i bambini piccoli e gli anziani. I bambini piccoli (eta' < 1 anno) e soprattutto i neonati sono soggetti a squilibri elettrolitici e ad alterazioni emodinamiche. Reazioni cardio- circolatorie: particolare attenzione deve essere prestata nei pazienti affetti da gravi cardiopatie e da ipertensione polmonare, in quanto possono sviluppare alterazioni emodinamiche o aritmie. Raramente si sono verificate gravi reazioni pericolose per la vita e fatalidi origine cardiovascolare, come arresto cardiaco, arresto cardio- respitatorio e infarto del miocardio. Disturbi del Sistema Nervoso Centrale: l'encefalopatia e' stata segnalata con l'uso di iodixanolo (vedi paragrafo 4.8). L'encefalopatia da contrasto puo' manifestarsi con sintomi e segni di disfunzione neurologica come: mal di testa, disturbi visivi, cecita' corticale, confusione, convulsioni, perdita di coordinazione, emiparesi, afasia, incoscienza, coma ed edema cerebrale con tempistiche che vanno da pochi minuti ad ore dopo la somministrazione di iodixanolo, e generalmente si risolvono in pochi giorni. Il prodotto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con condizioni che alterano l'integrita' della barriera emato-encefalica (BBB), potenzialmente portando ad una maggiore permeabilita' del mezzo di contrasto attraverso la BBB e aumentando il rischio di encefalopatia. Pazienti con patologie cerebrali acute, tumori o con anamnesi di epilessia sono predisposti alle crisi epilettiche e richiedono particolare attenzione. Anche gli alcolisti e i tossicodipendenti hanno una piu' bassa soglia di insorgenza di convulsioni e reazioni neurologiche. Per quanto riguarda l'applicazione intravascolare, si deve prestare cautela nei pazienti con ictus acuto o sanguinamento intracranico acuto, in pazienti con barriera emato-encefalica alterata, edema cerebrale o demielinizzazione acuta. In caso di sospetto di encefalopatia da contrasto, la somministrazione di iodixanolo dovrebbe essere sospesa e dovrebbe essere avviataun'adeguata gestione medica. Reazioni renali: il maggiore fattore di rischio per la nefropatia indotta dalla somministrazione del mezzo di contrasto e' la disfunzione renale di base. Il diabete mellito ed il volume del mezzo di contrasto iodato somministrato sono fattori che contribuiscono al rischio in presenza di disfunzione renale. Ulteriori fonti di preoccupazione sono la disidratazione, l'arteriosclerosi avanzata, la scarsa perfusione renale e la presenza di altri fattori che potrebbero essere nefrotossici, come alcuni farmaci o la chirurgia maggiore. Per prevenire disfunzioni renali acute dovute alla somministrazione del mezzo di contrasto, e' necessario trattare con particolare attenzione i pazienti con funzione renale gia' compromessa e diabete mellito poiche' sono considerati pazienti a rischio. Anche i pazienti affetti da paraproteinemia (mielomatosi e macroglobulinemia di Waldenstrom) sono considerati a rischio. Le misure preventive includono: identificazione dei pazienti ad alto rischio; garantire un'adeguata idratazione,mantenendo se necessario un'infusione endovenosa da prima della procedura e finche' il mezzo di contrasto non e' stato eliminato dai reni.

INTERAZIONI

Tutti i mezzi di contrasto iodati possono interferire con la capacita' del tessuto tiroideo di legare lo iodio che puo' in tal modo essere ridotta per parecchie settimane; tests che misurano l'uptake dello iodio (utilizzando iodio radioattivo) risulteranno percio' alterati. Alteconcentrazioni di mezzo di contrasto nel siero e nelle urine possono alterare i risultati dei test di laboratorio per bilirubina, proteine o sostanze inorganiche (per es. ferro, rame, calcio e fosfati). Questesostanze non devono quindi essere dosate il giorno dell'esame. L'impiego di mezzi di contrasto iodati puo' causare disturbi transitori della funzione renale e cio' puo' aggravare una condizione di acidosi lattica nei diabetici che stanno assumendo metformina (vedere 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). Pazienti trattati con interleukina-2 da meno di due settimane dalla somministrazione di un mezzo di contrasto iodato hanno un maggiore rischio di reazioni tardive (sintomi simil-influenzali o reazioni cutanee). Ci sono evidenze che l'uso dei beta bloccanti e' un fattore di rischio per le reazioni anafilattoidi ai mezzi di contrasto per radiodiagnostica (e' stata osservata grave ipotensione con mezzi di contrasto per radiodiagnostica nella terapia con beta bloccanti).

EFFETTI INDESIDERATI

Qui di seguito sono elencati i possibili effetti collaterali relativialle procedure radiografiche che prevedono l'impiego di Visipaque. Gli effetti indesiderati associati a Visipaque sono di solito da lievi amoderati e di natura transitoria. Reazioni gravi o fatali si verificano soltanto in casi molto rari. Queste possono includere: insufficienza renale acuta-sub-cronica, insufficienza renale acuta, shock anafilattico o anafilattoide, reazioni di ipersensibilita' seguite da reazionicardiache (sindrome di Kounis), arresto cardiaco o cardiorespiratorioe infarto del miocardio. La reazione cardiaca potrebbe essere favorita dalla malattia di base o dalla procedura. Le reazioni da ipersensibilita' generalmente si manifestano con sintomi respiratori o cutanei come dispnea, rash, eritema, orticaria, prurito, reazioni cutanee gravi,angioedema, ipotensione, febbre, edema della laringe, broncospasmo o edema polmonare. In pazienti con patologie autoimmuni sono stati osservati casi di vasculite e di sindrome simil Stevens-Johnson (SJS). Queste possono presentarsi immediatamente o fino ad alcuni giorni dopo la somministrazione. Le reazioni da ipersensibilita' possono manifestarsiindipendentemente dalla dose e dalla modalita' di somministrazione e lievi sintomi possono rappresentare il primo segnale di una grave reazione anafilattoide /shock. La somministrazione del mezzo di contrasto deve essere interrotta immediatamente e, se necessario, deve essere praticata una terapia specifica attraverso l'accesso vascolare. I pazienti in terapia con beta bloccanti possono riferire i sintomi atipici diipersensibilita' che possono essere confusi con una reazione vagale. Un incremento minore e transitorio della creatinina sierica e' comune dopo somministrazione di mezzi di contrasto iodati, ma generalmente non ha alcuna rilevanza clinica Un effetto indesiderato si intende essere: molto comune se la frequenza e' >=1/10, comune se la frequenza e' fra >=1/100 e <1/10, non comune se la frequenza e' fra >=1/1.000 e <1/100, raro se la frequenza e' fra >=1/10.000 e <1/1.000, molto raro se la frequenza e' <1/10.000, non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze listate si basano sulla documentazione clinica interna e su studi su larga scala pubblicati che comprendono piu' di 57,705 pazienti. Uso intravascolare. Patologie cardiache. Raro: aritmia (incluso bradicardia e tachicardia); non nota: trombosi delle arterie coronarie, angina pectoris, ipocinesia ventricolare, ischemia miocardica, spasmo delle arterie coronarie; raro:infarto miocardico; molto raro: arresto cardiaco, palpitazioni; non nota: arresto cardiorespiratorio. Disturbi del sangue e del sistema linfatico. Non nota: trombocitopenia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea; raro: capogiro, disturbo sensoriale inclusi disturbi del gusto, parestesia, parosmia; molto raro: accidente cerebrovascolare, sincope; non nota: coma, disturbi della coscienza, convulsioni, encefalopatia transitoria da contrasto causata da stravaso di mezzi di contrasto, che puo' manifestarsi come disfunzione sensoriale, motoria o neurologica generale (incluso amnesia, allucinazione, paralisi, paresi, disorientamento, transitorio disturbo del linguaggio, afasia, disartria); molto raro: tremore (transitorio), ipoestesia. Patologie dell'occhio. Molto raro: cecita' transitoria corticale, deficit visivo transitorio (incluso diplopia, visione offuscata), edema della palpebra. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: tosse, starnuti.Molto raro: dispnea, edema della laringe, edema della faringe, irritazione della gola; non nota: edema polmonare non cardiogeo, broncospasmo, costrizione alla gola. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito; molto raro: dolore addominale, diarrea/fastidio; non nota: pancreatite acuta, peggioramento della pancreatite, ingrandimento delle ghiandole salivari. Patologie della pelle e dei tessuti sottocutanei. Non comune: eruzione cutanea o eruzione da farmaco, prurito, orticaria, molto raro: edema angioneurotico; raro: eritema; non nota: dermatite bollosa o esfoliativa, sindrome di stevens-johnoson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici, eruzione da farmaco; molto raro: iperidrosi, angioedema. Patologie renali e urinarie. Non comune: danno renale acuto o nefropatia tossica (nefropatia da mezzi di contrasto-cin); non nota: aumento della creatininemia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia; molto raro: mal di schiena, spasmo muscolare. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota: iodismo. Patologie vascolari. Non comune: rossore; raro: ipotensione; molto raro: ipertensione; non nota: spasmo arterioso, trombosi, tromboflebite, shock. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: sensazione di caldo generalizzata, dolore toracico; raro: tremore (brividi), piressia, reazioni di dolore e sofferanza nel sito di somministrazione incluso lo stravaso, sensazione di freddo; molto raro: condizioni di astenia (es. Malessere, affaticamento), edema del viso, edema localizzato; non nota: gonfiore. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita', reazione anafilattica/anafilattoide, compreso reazioni con pericolo di vita oanafilassi fatale, shock anafilattico/anafilattoide. Disturbi psichiatrici. Non nota: stato confusionale; molto raro: agitazione, ansia. Patologie endocrine. Non nota: ipotiroidismo neonatale transitorio, ipertiroidismo, ipotiroidismo transitorio. Uso intratecale: gli effetti indesiderati, dopo uso intratecale, possono essere ritardati e possono manifestarsi alcune ore o perfino alcuni giorni dopo la procedura. La frequenza e' simile a quella della singola puntura lombare. L'irritazione meningea con fotofobia, il meningismo e la meningite chimica francasono stati osservati con altri mezzi di contrasto organoiodati non ionici. La possibilita' che insorga una meningite infettiva deve essere considerata. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' (incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi). Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea (puo' essere grave e persistente); non nota: convulsione, capogiro, encefalopatia transitoria da contrasto causata da stravaso di mezzi di contrasto, che puo' manifestarsi come disfunzione sensoriale, motoria o neurologica generale incluso amnesia, allucinazione, stato confusionale, paralisi, paresi, disorientamento, afasia, disturbo del linguaggio. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito; non nota: nausea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: spasmo muscolare.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non e' stata stabilita la sicurezza di Visipaque nelle pazienti in gravidanza. La valutazione degli studi sperimentali sugli animali non ha evidenziato effetti dannosi diretti o indiretti sulla riproduzione, sviluppo embrionale o fetale, gestazione e sviluppo peri- epostnatale. Poiche' qualora possibile, l'esposizione alle radiazioni ionizzanti durante la gravidanza dovrebbe essere evitata, i benefici di un esame radiografico, con o senza mezzo di contrasto, devono essereaccuratamente valutati in rapporto ai possibili rischi. Il prodotto non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che i benefici non siano superiori ai rischi e l'esame sia considerato indispensabile dal medico. Si raccomanda di monitorare la funzione tiroidea nei neonati che sono stati esposti a mezzi di contrasto iodati mentre erano nell'utero(vedere paragrafo 4.4). Allattamento: i mezzi di contrasto sono scarsamente escreti nel latte umano e piccole quantita' sono assorbite dall' intestino. L'allattamento puo' proseguire normalmente quando il mezzo di contrasto viene somministrato alla madre.

Codice: 029354038
Codice EAN:

Codice ATC: V08AB09
  • Vari
  • Mezzi di contrasto
  • Mezzi di contrasto radiologici, iodati
  • Mezzi di contrasto radiol.idrosol.,nefrotropici,a bassa osmo
  • Iodixanolo
Temperatura di conservazione: non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE