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VORICONAZOLO TE 28CPR RIV200MG Produttore: TEVA ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE

DENOMINAZIONE

VORICONAZOLO TEVA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.

PRINCIPI ATTIVI

Voriconazolo Teva 50 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di voriconazolo. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 62,5 mg di lattosio monoidrato. Voriconazolo Teva 200 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di voriconazolo. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 250 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, croscarmellosa sodica, povidone K25, amido di mais pregelatinizzato, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa 5 mPa s, glicerolo 85%, titanio diossido (E 171).

INDICAZIONI

Il voriconazolo e' un agente antimicotico triazolico ad ampio spettroed e' indicato negli adulti e nei bambini di eta' pari o superiore ai2 anni nei seguenti casi: trattamento dell'aspergillosi invasiva, trattamento della candidemia in pazienti non neutropenici, trattamento diinfezioni gravi e invasive da Candida resistenti al fluconazolo (inclusa la C. krusei), trattamento di infezioni micotiche gravi causate daScedosporium spp. e Fusarium spp. Voriconazolo Teva compresse rivestite con film deve essere somministrato principalmente a pazienti con infezioni a carattere progressivo che possono mettere in pericolo la vita del paziente stesso. Profilassi di infezioni fungine invasive in pazienti ad alto rischio sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT, Hematopoietic Stem Cell Transplant).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; somministrazione concomitante con i substrati del CYP3A4, terfenadina, astemizolo, cisapride, pimozide, chinidina o ivabradina perche' un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali puo' causare un prolungamento dell'intervallo QTce rari casi di torsioni di punta (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante con rifampicina, carbamazepina, fenobarbital ed erbadi S. Giovanni perche' e' probabile che questi medicinali possano ridurre significativamente le concentrazioni plasmatiche del voriconazolo(vedere paragrafo 4.5); la somministrazione concomitante di voriconazolo a dosi standard con efavirenz a dosi pari o superiori a 400 mg unavolta al giorno e' controindicata perche' efavirenz a queste dosi riduce significativamente le concentrazioni plasmatiche di voriconazolo in soggetti sani. Il voriconazolo inoltre aumenta significativamente leconcentrazioni plasmatiche di efavirenz (vedere paragrafo 4.5, per dosi inferiori vedere paragrafo 4.4); somministrazione concomitante con alte dosi di ritonavir (400 mg ed oltre, due volte al giorno) perche' ritonavir a queste dosi riduce significativamente le concentrazioni plasmatiche di voriconazolo in soggetti sani (vedere paragrafo 4.5, per dosi inferiori vedere paragrafo 4.4); somministrazione concomitante con gli alcaloidi della segale cornuta (ergotamina, diidroergotamina), che sono substrati del CYP3A4, in quanto l'aumento delle concentrazioniplasmatiche di questi medicinali puo' causare ergotismo (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante con sirolimus perche' e' probabile che il voriconazolo possa causare un incremento significativo delle concentrazioni plasmatiche di sirolimus (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante di voriconazolo con naloxegol, un substrato del CYP3A4, perche' un aumento delle concentrazioni plasmatiche di naloxegol puo' aggravare i sintomi da astinenza da oppioidi (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante di voriconazolo con tolvaptan perche' i potenti inibitori del CYP3A4 come voriconazolo aumentano significativamente le concentrazioni plasmatiche di tolvaptan (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante di voriconazolo con lurasidone perche' aumenti significativi dell'esposizione a lurasidone possono causare reazioni avverse gravi (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante con venetoclax all'inizio e durante la fase di titolazione della dose di venetoclax poiche' e' probabile che voriconazolo aumenti in modo significativo le concentrazioni plasmatiche di venetoclax e aumenti il rischio di sindrome da lisi tumorale (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia: alterazioni elettrolitiche come ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia devono essere monitorate e corrette, se necessario, prima di iniziare il trattamento e durante la terapia con voriconazolo (vedere paragrafo 4.4). Voriconazolo Teva e' disponibile in compresse rivestite con film da 50 mg e 200 mg. Il voriconazolo e' disponibile sul mercato anche in altre forme farmaceutiche, quali la polvere per soluzione per infusione e la polvere per sospensione orale. Trattamento. Adulti: la terapia deve essere avviata con la dose di carico specificata di voriconazolo per via endovenosa o orale, in modo da poter raggiungere il primo giorno concentrazioni plasmatiche prossime allo steady-state. Sulla base dell'elevata biodisponibilita' orale (96%; vedere paragrafo 5.2), e' possibile il passaggio dalla somministrazione per viaendovenosa a quella orale, quando clinicamente indicato. Nel seguenteelenco sono riportate informazioni dettagliate sulle raccomandazioni posologiche. Dose di carico (prime 24 ore). Endovena: 6 mg/kg ogni 12 ore. Orale. Pazienti di peso pari o superiore a 40 kg: 400 mg ogni 12 ore; pazienti di peso inferiore a 40 kg*: 200 mg ogni 12 ore. Dose di mantenimento (dopo le prime 24 ore). Endovena: 4 mg/kg due volte al giorno. Orale. Pazienti di peso pari o superiore a 40 kg: 200 mg due volte al giorno; pazienti di peso inferiore a 40 kg*: 100 mg due volte algiorno. * Valido anche per pazienti di eta' pari o superiore a 15 anni. Durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile e deve basarsi sulla risposta clinica e micologica del paziente. Nel caso di un'esposizione a lungo termine a voriconazolo, ossia superiore a 180 giorni (6 mesi), il rapporto beneficio/rischio deve essere valutato attentamente (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Aggiustamento della dose (adulti): se la risposta del paziente al trattamento e' inadeguata, la dose di mantenimento puo' essere aumentata a 300mg due volte al giorno per via orale. Per i pazienti di peso inferiore a 40 kg, la dose orale puo' essere aumentata a 150 mg due volte al giorno. Se il paziente non tollera il trattamento con una dose piu' elevata si dovra' ridurre la dose orale di 50 mg per volta fino a raggiungere la dose originale di mantenimento di 200 mg due volte al giorno (o di 100 mg due volte al giorno per i pazienti di peso inferiore a 40 kg). Se utilizzato per la profilassi, fare riferimento a quanto segue.Bambini (tra 2 e <12 anni di eta') e giovani adolescenti con peso corporeo ridotto (tra 12 e 14 anni di eta' e di peso corporeo <50 kg): ilvoriconazolo deve essere somministrato in questi giovani adolescenti alle dosi indicate per i bambini in quanto essi potrebbero metabolizzare il voriconazolo in modo piu' simile ai bambini che agli adulti. Il regime posologico raccomandato e' il seguente. Dose di carico (prime 24 ore). Endovena: 9 mg/kg ogni 12 ore; orale: non raccomandata. Dose di mantenimento (dopo le prime 24 ore). Endovena: 8 mg/kg due volte al giorno; orale: 9 mg/kg due volte al giorno (dose massima di 350 mg duevolte al giorno). Nota: basata su un'analisi di farmacocinetica di popolazione condotta su 112 pazienti pediatrici immunocompromessi di eta' compresa tra 2 e < 12 anni e su 26 adolescenti immunocompromessi di eta' compresa tra 12 e <17 anni. Si raccomanda di iniziare la terapia con la somministrazione per via endovenosa; la somministrazione orale deve essere considerata solo dopo che si sia verificato un significativo miglioramento clinico. Si deve notare che una dose di 8 mg/kg somministrata per via endovenosa determina un'esposizione al voriconazolo circa 2 volte maggiore rispetto a una dose di 9 mg/kg somministrata pervia orale. Queste raccomandazioni sulla dose per via orale da utilizzare nei bambini si basano su studi in cui il voriconazolo veniva somministrato in forma di polvere per sospensione orale. La bioequivalenza tra la polvere per sospensione orale e le compresse non e' stata studiata nella popolazione pediatrica. Poiche' si suppone che il tempo del transito gastro-enterico sia limitato nei pazienti pediatrici, l'assorbimento delle compresse puo' essere diverso nei bambini rispetto agli adulti. Si raccomanda pertanto l'impiego della sospensione orale nei bambini di eta' compresa tra 2 e < 12 anni. Tutti gli altri adolescenti(tra 12 e 14 anni e peso corporeo >= 50 kg; tra 15 e 17 anni indipendentemente dal peso corporeo): voriconazolo deve essere somministrato alle dosi raccomandate per gli adulti. Aggiustamento della dose (Bambini [tra 2 e <12 anni] e giovani adolescenti con peso corporeo ridotto [tra 12 e 14 anni e con peso corporeo <50 kg]). Se la risposta del paziente al trattamento e' inadeguata, la dose puo' essere aumentata gradualmente di 1 mg/kg per volta (o di 50 mg per volta se inizialmente e' stata somministrata la dose massima orale di 350 mg). Se il paziente non e' in grado di tollerare il trattamento, ridurre la dose gradualmente di 1 mg/kg per volta (o di 50 mg per volta se inizialmente e' statasomministrata la dose massima orale di 350 mg). L'uso nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 2 e <12 anni con insufficienza epatica orenale non e' stato studiato (vedere paragrafi 4.8 e 5.2). Profilassinegli adulti e nei bambini: la profilassi deve iniziare il giorno deltrapianto e puo' essere somministrata fino a un massimo di 100 giorni. La profilassi deve essere la piu' breve possibile in base al rischiodi sviluppo di una infezione fungina invasiva (IFI, Infezione FunginaInvasiva), definita dalla presenza di neutropenia o immunosoppressione. Puo' essere proseguita fino a un massimo di 180 giorni dopo il trapianto in caso di continua immunosoppressione o di insorgenza di una GvHD (malattia del trapianto contro l'ospite) (vedere paragrafo 5.1). Dose: il regime posologico raccomandato per la profilassi e' lo stesso di quello adottato per il trattamento di pazienti nei rispettivi gruppid'eta'. Vedere gli elenchi sul trattamento riportate precedentemente.Durata della profilassi: la sicurezza e l'efficacia dell'uso di voriconazolo per un periodo superiore a 180 giorni non sono state adeguatamente studiate nell'ambito di studi clinici. Una profilassi con voriconazolo della durata superiore a 180 giorni (6 mesi) deve essere valutata attentamente in termini di rapporto beneficio/rischio (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Le seguenti istruzioni sono valide sia per la terapia che per la profilassi. Aggiustamento della dose: per un uso a scopo profilattico, si raccomanda di non aggiustare la dose in caso di mancanza di efficacia o dell'insorgenza di eventi avversi correlati alla terapia. Nel caso dell'insorgenza di eventi avversi correlati alla terapia, deve essere presa in considerazione la sospensione della somministrazione di voriconazolo e l'eventuale uso di agenti antimicotici alternativi (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita': si raccomanda cautela quando il voriconazolo viene prescritto ai pazienti con ipersensibilita' ad altri composti azolici (vedere anche paragrafo 4.8). Apparato cardiovascolare: il voriconazolo e' stato associato a prolungamento dell'intervallo QTc. Sono stati segnalati rari casi di torsione di punta in pazienti in trattamento convoriconazolo che presentavano fattori di rischio quali anamnesi positiva per chemioterapia cardiotossica, cardiomiopatia, ipokaliemia e assunzione di farmaci concomitanti che possono avere contribuito a tale effetto. Il voriconazolo deve essere somministrato con cautela a pazienti che presentano condizioni potenzialmente favorenti un'aritmia quali: prolungamento congenito o acquisito dell'intervallo QTc; cardiomiopatia, in particolare quando e' presente un'insufficienza cardiaca; bradicardia sinusale; aritmia sintomatiche pre-esistente; assunzione concomitante di medicinali che prolungano l'intervallo QTc. Alterazioni elettrolitiche come ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia devono essere monitorate e corrette, se necessario, prima di iniziare il trattamento e durante la terapia con il voriconazolo (vedere paragrafo 4.2). E' stato effettuato uno studio in volontari sani per esaminare l'effetto di voriconazolo sull'intervallo QTc con somministrazione di dosi singole fino a 4 volte superiori la dose giornaliera abituale. Nessun paziente ha riportato un intervallo al di sopra della soglia di 500 msec potenzialmente rilevante da un punto di vista clinico (vedere paragrafo 5.1). Epatotossicita': negli studi clinici, sono stati segnalati rari casi di gravi reazioni epatiche durante il trattamento con il voriconazolo (incluse manifestazioni cliniche di epatite, colestasi e insufficienza epatica fulminante, con casi di decesso). Episodi di reazioni epatiche sono stati riscontrati principalmente in pazienti con gravi condizioni cliniche di base (principalmente neoplasie ematologiche). Alcune reazioni epatiche di carattere transitorio, incluse epatite ed ittero, si sono verificate in pazienti nei quali non erano stati identificati altri fattori di rischio. I casi di disfunzione epatica si sono di solito risolti con la sospensione della terapia (vedere paragrafo 4.8). Monitoraggio della funzionalita' epatica: nei pazienti in trattamento con voriconazolo occorre monitorare attentamente la tossicita' epatica. La gestione clinica deve includere una valutazione di laboratorio della funzionalita' epatica (in particolare AST e ALT) all'inizio del trattamento con voriconazolo, e almeno una volta alla settimana peril primo mese di trattamento. La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile; tuttavia, se in base alla valutazione del rapporto beneficio/rischio il trattamento viene prolungato (vedere paragrafo 4.2), la frequenza di monitoraggio puo' essere ridotta a cadenza mensile, in assenza di variazioni dei valori della funzionalita' epatica. Se i valori delle analisi della funzionalita' epatica dovessero aumentare notevolmente, voriconazolo deve essere sospeso, a meno che, a giudizio del medico, il rapporto rischio/beneficio del trattamento per il paziente giustifichi la continuazione del trattamento. Il monitoraggio della funzionalita' epatica deve essere effettuato sia nei bambini che negli adulti. Reazioni avverse dermatologiche gravi. Fototossicita': inoltre, l'impiego di voriconazolo e' stato associato a reazioni difototossicita', comprese reazioni quali efelidi, lentiggini, cheratosi attinica e pseudoporfiria. Si raccomanda che tutti i pazienti, compresi i bambini, evitino esposizioni alla luce del sole diretta durante il trattamento con il voriconazolo e utilizzino misure di protezione adatte, come vestiario e creme solari con alto fattore di protezione (SPF). Carcinoma a cellule squamose della pelle (CCS): il carcinoma a cellule squamose della pelle (incluso CCS cutaneo in situ o malattia di Bowen) e' stato segnalato nei pazienti, alcuni dei quali hanno segnalato precedenti reazioni fototossiche. Se si verificano reazioni fototossiche, deve essere richiesto un consulto multidisciplinare, deve essere presa in considerazione la sospensione di voriconazolo e l'uso di agenti antimicotici alternativi e il paziente deve essere inviato dal dermatologo. Se si prosegue il trattamento con voriconazolo e' necessario eseguire una valutazione dermatologica sistematica e periodica, in modo da consentire una tempestiva individuazione e gestione delle lesioni precancerose. Si deve sospendere voriconazolo qualora si identifichino lesioni cutanee precancerose o un carcinoma a cellule squamose. (Vedere sezione trattamento a lungo termine). Reazioni Avverse Cutanee: gravi Reazioni Avverse Cutanee Gravi (SCAR), tra cui la sindrome di Stevens- Johnson (SJS), la necrolisi epidermica tossica (TEN) e la reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che possonoessere potenzialmente letali o letali, sono state riportate con l'usodi voriconazolo. Se un paziente sviluppa una eruzione cutanea (rash) deve essere strettamente monitorato e, se le lesioni progrediscono, lasomministrazione di voriconazolo deve essere interrotta. Eventi surrenali: casi reversibili di insufficienza surrenalica sono stati riportati in pazienti in trattamento con azoli, tra cui voriconazolo. L'insufficienza surrenalica e' stata riportata in pazienti in trattamento conazoli con o senza corticosteroidi. In pazienti in trattamento con azoli senza corticosteroidi, l'insufficienza surrenalica e' correlata all'inibizione diretta della steroidogenesi da parte degli azoli. Nei pazienti che assumono corticosteroidi, l'inibizione del loro metabolismo del CYP3A4 associata a voriconazolo puo' portare a un eccesso di corticosteroidi e a soppressione surrenalica (vedere paragrafo 4.5). La sindrome di Cushing, con e senza conseguente insufficienza surrenalica, e' stata riportata anche in pazienti in trattamento con voriconazolo inconcomitanza con corticosteroidi. I pazienti in trattamento a lungo termine con voriconazolo e corticosteroidi (inclusi corticosteroidi pervia inalatoria, ad es. budesonide e corticosteroidi intranasali) devono essere attentamente monitorati per la disfunzione della corteccia surrenale sia durante il trattamento sia quando voriconazolo viene interrotto (vedere paragrafo 4.5). Bisogna avvertire i pazienti di rivolgersi immediatamente a un medico se sviluppano segni e sintomi della sindrome di Cushing o dell'insufficienza surrenalica. Trattamento a lungotermine: nel caso di un'esposizione a lungo termine (in terapia o profilassi), ossia superiore a 180 giorni (6 mesi), il rapporto beneficio/rischio deve essere attentamente valutato e i medici devono considerare la necessita' di limitare l'esposizione a voriconazolo (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).

INTERAZIONI

Il voriconazolo viene metabolizzato dagli isoenzimi del citocromo P450, CYP2C19, CYP2C9 e CYP3A4 e inibisce la loro attivita'. Gli inibitori o gli induttori di questi isoenzimi possono rispettivamente aumentare o ridurre le concentrazioni plasmatiche di voriconazolo ed esiste lapossibilita' che il voriconazolo aumenti le concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate da questi isoenzimi del CYP450 in particolare le sostanze metabolizzate dal CYP3A4 poiche' voriconazolo e' unpotente inibitore del CYP3A4 sebbene l'aumento dell'AUC sia dipendente dal substrato (vedere la tabella seguente). Ad eccezione di quanto altrimenti specificato, gli studi di interazione con altri medicinali sono stati effettuati in soggetti sani maschi adulti, con l'impiego di dosi multiple di voriconazolo orale alla dose di 200 mg due volte al giorno (BID) fino al raggiungimento dello steady-state. Questi risultati si applicano anche ad altre popolazioni di pazienti e ad altre vie di somministrazione. Il voriconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti che assumono contemporaneamente farmaci che notoriamente prolungano l'intervallo QTc. La somministrazione concomitante di questi farmaci e' controindicata in quanto esiste la possibilita' che il voriconazolo aumenti i livelli plasmatici delle sostanze metabolizzate dagli isoenzimi del CYP3A4 (alcuni antistaminici, chinidina, cisapride, pimozide e ivabradina) (vedere di seguito e il paragrafo 4.3). Elenco delle interazioni: le interazioni tra voriconazolo e altri medicinali sono elencate di seguito ("una volta al giorno" e' indicato come "QD", "due volte al giorno" come "BID", "tre volte al giorno" come "TID" e "non determinato" come "ND"). L'asterisco (*) indica un'interazione reciproca. Nell'elenco, le interazioni sono presentate nell'ordine seguente: controindicazioni, interazioni che richiedono un aggiustamento della dose e un attento monitoraggio clinico e/o biologico, ed infine quelle che non comportano significative interazioni farmacocinetiche ma che possono avere una rilevanza clinica in questo campo terapeutico. Astemizolo, cisapride, pimozide, chinidina, terfenadina e ivabradina [substrati del CYP3A4]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Carbamazepina e barbiturici a lunga azione (ad es., fenobarbital, metilfenobarbital) [induttori potenti del CYP450]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Efavirenz (un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa) [induttore del CYP450; inibitore e substrato del CYP3A4]. Efavirenz 400 mg QD, somministrato in concomitanza con voriconazolo 200mg BID*; efavirenz (300 mg QD, somministrato in concomitanza con voriconazolo 400 mg BID)*: l'uso di dosi standard di voriconazolo con efavirenz dose di 400 mg QD o superiori e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). Il voriconazolo puo' essere somministrato in concomitanza con efavirenz se la dose di mantenimento di voriconazolo e' aumentata a 400 mg BID e la dose di efavirenz e' diminuita a 300 mg QD. Quando il trattamento con il voriconazolo viene interrotto, la dose iniziale di efavirenz deve essere ripristinata (vedere paragrafo 4.2 e 4.4). Alcaloidi della segale cornuta (ad es., ergotamina e diidroergotamina) [substrati del CYP3A4]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Lurasidone [substrato del CYP3A4]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Naloxegol[substrato del CYP3A4]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Rifabutina [induttore potente del CYP450]. 300 mg QD; 300 mg QD (somministrata in concomitanza con voriconazolo 350 mg BID)*; 300 mg QD (somministrata in concomitanza con voriconazolo 400 mg BID)*: l'uso concomitantedi voriconazolo e rifabutina deve essere evitato a meno che i benefici non superino i rischi. La dose di mantenimento di voriconazolo puo' essere aumentata a 5 mg/kg per via endovenosa BID, o da 200 mg a 350 mg per via orale BID (da 100 mg a 200 mg per via orale BID in pazienti di peso inferiore a 40 kg) (vedere paragrafo 4.2). Quando la rifabutina viene somministrata insieme al voriconazolo, si raccomanda un attento monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche e delle reazioni avverse causate dalla rifabutina (ad es., uveite). Rifampicina (600 mg QD) [induttore potente del CYP450]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Ritonavir (inibitore della proteasi) [induttore potente del CYP450; inibitore e substrato del CYP3A4]. Dose alta (400 mg BID): la somministrazione concomitante di voriconazolo ed elevate dosi di ritonavir (400 mg e oltre BID) e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Dose bassa (100 mg BID)*: la somministrazione concomitante di voriconazolo e basse dosi di ritonavir (100 mg BID) deve essere evitata, a meno che la valutazione del rapporto rischio/beneficio per il paziente non giustifichi l'uso di voriconazolo. Erba di san giovanni [induttore del CYP450; induttore della p- gp]. 300 mg TID (somministrato in concomitanza con una dose singola di voriconazolo 400 mg): controindicata (vedere paragrafo 4.3). Tovalptan [substrato del CYP3A]: controindicata (vedere paragrafo 4.3). Venetoclax [substrato del CYP3A]: la somministrazione concomitante di voriconazolo e' controindicata all'inizio e durante la fase di titolazione della dose di venetoclax (vedere paragrafo 4.3). E' richiesta la riduzione della dose di venetoclax, come indicato nelle informazioni sulla prescrizione di venetoclax, durante il dosaggio giornaliero costante; si raccomanda un attento monitoraggio deisegni di tossicita'. Fluconazolo (200 mg QD) [inibitore del CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4]: non e' stata determinata la riduzione della dose e/ola frequenza di somministrazione del voriconazolo e del fluconazolo che possa eliminare questo effetto. Si raccomanda il monitoraggio dellereazioni avverse associate al voriconazolo se somministrato di seguito al fluconazolo. Fenitoina [substrato del CYP2C9 e potente induttore del CYP450]. 300 mg QD; 300 mg QD (somministrata in concomitanza con voriconazolo 400 mg BID)*: l'uso concomitante di voriconazolo e fenitoina deve essere evitato a meno che i benefici non superino i rischi. Siraccomanda un attento monitoraggio dei livelli plasmatici di fenitoina. La fenitoina puo' essere somministrata insieme al voriconazolo se la dose di mantenimento di voriconazolo viene aumentata a 5 mg/kg ev BID o da 200 mg a 400 mg BID per via orale (da 100 mg a 200 mg BID per via orale in pazienti di peso inferiore ai 40 kg) (vedere paragrafo 4.2). Flucloxacillina [induttore del CYP450]: se la somministrazione concomitante di voriconazolo con flucloxacillina non puo' essere evitata, monitorare la potenziale perdita di efficacia di voriconazolo (per esempio mediante monitoraggio terapeutico del medicinale); puo' essere necessario aumentare la dose di voriconazolo.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: il profilo di sicurezza di voriconazolo negli adulti si basa su un database complessivo relativo ad oltre 2000 soggetti (di cui 1.603 pazienti adulti arruolati in studi terapeutici e ulteriori 270 adulti arruolati in studi profilattici). Si tratta di una popolazione eterogenea che include pazienti con neoplasie ematologiche, pazienti HIV con candidiasi esofagea e infezioni micotiche refrattarie, pazienti non neutropenici con candidemia o aspergillosi e volontari sani. Le reazioni avverse riportate piu' comunemente sono state compromissione della visione, piressia, eruzione cutanea, vomito, nausea, diarrea, cefalea, edema periferico, prova di funzione epatica anormale, sofferenza respiratoria e dolore addominale. Le reazioniavverse sono state generalmente di gravita' da lieve a moderata. Non sono state riscontrate differenze clinicamente significative quando i dati di sicurezza sono stati analizzati in base ad eta', etnia o sesso. Elenco delle reazioni avverse: poiche' la maggior parte degli studi e' stata effettuata in aperto, di seguito sono elencate tutte le reazioni e le loro categorie di frequenza in 1873 adulti da studi aggregatiterapeutici (1603) e di profilassi (270), suddivise per classificazione sistemica organica. Le categorie di frequenza sono indicate come: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000); frequenza non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Effetti indesiderati segnalati in soggetti in trattamento con voriconazolo. Infezioni ed infestazioni. Comune: sinusite; non comune: colite pseudomembranosa. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non nota: carcinoma a cellule squamose (incluso CCS cutaneo in situ o malattia di bowen) *. Patologie del sistema emolinfopoietico.Comune: agranulocitosi ^1, pancitopenia, trombocitopenia ^2, leucopenia, anemia; non comune: insufficienza midollare, linfadenopatia, eosinofilia; rara: coagulazione intravascolare disseminata. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'; rara: reazione anafilattoide. Patologie endocrine. Non comune: insufficienza surrenale, ipotiroidismo; rara: ipertiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: edema periferico; comune: ipoglicemia, ipokaliemia, iponatremia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, allucinazione, ansia, insonnia, agitazione, stato confusionale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: convulsione, tremore, parestesia, ipertonia ^3, sonnolenza, sincope, capogiro; non comune: edema cerebrale, encefalopatia ^4, disturbo extrapiramidale ^5, neuropatia periferica, atassia, ipoestesia, disgeusia; rara: encefalopatia epatica, sindrome di Guillain-Barre, nistagmo. Patologie dell'occhio. Molto comune: compromissione della visione ^6; comune: emorragia retinica; non comune: disturbo del nervo ottico ^7, papilledema ^8, crisi oculogira, diplopia, sclerite, blefarite; rara: atrofia ottica, opacita' corneale. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: ipoacusia, vertigine, tinnito. Patologie cardiache. Comune: aritmia sopraventricolare, tachicardia, brachicardia; non comune: fibrillazione ventricolare, extrasistoli ventricolari, tachicardia ventricolare, qt prolungato, tachicardia sopraventricolare; rara: torsioni di punta, blocco atrioventricolare completo, blocco di branca, ritmo nodale. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, flebite; non comune: tromboflebite, linfangite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: sofferenza respiratoria ^9; comune: sindrome da sofferenza respiratoria acuta, edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, nausea, vomito, diarrea; comune: dispepsia, stipsi, cheilite, gengivite; non comune: peritonite, pancreatite, duodenite, glossite, lingua tumefatta, gastroenterite. Patologie epatobiliari. Molto comune: prova di funzione epatica anormale; comune: ittero, ittero colestatico, epatite ^10; non comune: insufficienza epatica, epatomegalia, colecistite, colelitiasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea; comune: dermatite esfoliativa, alopecia, esantema maculo-papulare, prurito, eritema; non comune: sindrome di Stevens Johnson ^8, fototossicita', porpora, orticaria, dermatite allergica, eruzione maculare, esantema papuloso, eczema; rara: necrolisi epidermica tossica ^8, reazione a farmaco con eosinofiliae sintomi sistemici (DRESS) ^8, angioedema, cheratosi attinica*, pseudoporfiria, eritema multiforme, psoriasi, eruzione da farmaci; non nota: lupus eritematoso cutaneo*, efelidi*, lentiggini*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore dorsale; non comune: artrite; non nota: periostite*. Patologie renali ed urinarie. Comune: insufficienza renale acuta, ematuria; non comune: necrosi tubulare renale, proteinuria, nefrite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia; comune: dolore toracico, edema della faccia ^11, astenia, brividi; non comune: malattia simil- influenzale. Esami diagnostici. Comune: creatinina ematica aumentata; non comune: urea ematica aumentata, ipercolesterolemia. *Reazione avversa da farmaco identificata durante l'utilizzo post-marketing. ^1 Include neutropenia febbrile e neutropenia. ^2 Include porpora trombocitopenica immune. ^3 Include rigidita' nucale etetania. ^4 Include encefalopatia ipossico-ischemica ed encefalopatiametabolica. ^5 Include acatisia e parkinsonismo. ^6 Vedere "Compromissione della vista" al paragrafo 4.8. ^7 E' stata segnalata neurite ottica prolungata durante l'utilizzo post-marketing. Vedere paragrafo 4.4. ^8 Vedere paragrafo 4.4. ^9 Include dispnea e dispnea da sforzo. ^10Include lesione al fegato da farmaci, epatite tossica, lesioni epatocellulari e epatotossicita'. ^11 Include edema periorbitale, edema delle labbra e edema della bocca. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Compromissione della visione: negli studi clinici, i casi di compromissione della visione (compresi vista offuscata, fotofobia, cloropsia, cromatopsia, daltonismo, cianopsia, patologie dell'occhio, visionecon alone, cecita' notturna, oscillopsia, fotopsia, scotoma scintillante, acuita' visiva ridotta, luminosita' visiva, difetto del campo visivo, mosche volanti e xantopsia) sono stati molto comuni con voriconazolo.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non sono disponibili dati adeguati sull'uso di voriconazolo nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Voriconazolo Teva compresse rivestite con film non deve essere usato durante la gravidanza a meno che i benefici non superino chiaramente i potenziali rischi per il feto.Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono sempre fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento. Allattamento: l'escrezione di voriconazolo nel latte materno non e' stata valutata. L'allattamento deve essere sospeso quando viene avviato il trattamentocon Voriconazolo Teva compresse rivestite con film . Fertilita': in uno studio sugli animali non e' stata dimostrata alcuna compromissione della fertilita' in ratti maschi e femmine (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 042796387
Codice EAN:

Codice ATC: J02AC03
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antimicotici per uso sistemico
  • Derivati triazolici e tetrazolici
  • Voriconazolo
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

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