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ZESTRIL 14CPR 10MG Produttore: ATNAHS PHARMA NETHERLANDS BV

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ZESTRIL COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene lisinopril diidrato equivalente a 5 mg di lisinopril anidro. Ogni compressa contiene lisinopril diidrato equivalente a 10 mg di lisinopril anidro. Ogni compressa contiene lisinopril diidrato equivalente a 20 mg di lisinopril anidro. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Mannitolo, calcio idrogeno fosfato diidrato, ossido di ferro rosso (E172), amido di mais, amido pregelatinizzato, magnesio stearato.

INDICAZIONI

Ipertensione: trattamento dell'ipertensione. Scompenso cardiaco: trattamento dello scompenso cardiaco sintomatico. Infarto miocardico acuto: trattamento a breve termine (6 settimane) dei pazienti emodinamicamente stabili entro 24 ore da un infarto miocardico acuto. Complicanze renali del diabete mellito: trattamento delle complicanze renali nei pazienti ipertesi con diabete mellito di Tipo 2 e nefropatia incipiente (vedere paragrafo 5.1).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' a Zestril, ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o ad ogni altro inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). Storia di angioedema associato ad un precedente trattamento con un ACE-inibitore. Uso concomitante di Zestril conterapia a base di sacubitril/valsartan. Zestril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5). Angioedema ereditario o idiopatico. Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). L'uso concomitante di Zestril con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellitoo compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1,73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

POSOLOGIA

Zestril deve essere somministrato per via orale in una dose singola giornaliera. Come per tutti i farmaci da assumere una volta al giorno, Zestril deve essere assunto approssimativamente alla stessa ora ogni giorno. L'assorbimento delle compresse di Zestril non e' influenzato dal cibo. La dose deve essere individualizzata secondo il profilo del paziente e della risposta pressoria (vedere paragrafo 4.4). Ipertensione. Zestril puo' essere usato in monoterapia o in combinazione con altreclassi di prodotti medicinali antipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). Dose iniziale: nei pazienti con ipertensione la dose iniziale usuale raccomandata e' 10 mg. Nei pazienti con un sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivato (in particolare ipertensione renovascolare, per deplezione di sodio e/o volume, decompensazione cardiaca, o con ipertensione grave) puo' verificarsi un'eccessiva caduta della pressione arteriosa a seguito della dose iniziale. In questi pazienti e' raccomandata una dose iniziale di 2,5-5 mg e l'inizio del trattamento deve avvenire sotto controllo del medico. In presenza di insufficienza renale e' richiesta una dose iniziale piu' bassa (vedere oltre). Dose di mantenimento: il dosaggio efficace usuale di mantenimento e' 20 mg somministrati in una singola dose giornaliera. In genere se l'effetto terapeutico desiderato non puo' essere ottenuto nell'arco di 2-4 settimane ad un determinato livello di dose, la dose puo' essere ulteriormente aumentata. La massima dose impiegata negli studi clinici controllati a lungo termine e' stata di 80 mg/die. Pazienti intrattamento con diuretici: l'inizio della terapia con Zestril puo' causare ipotensione sintomatica. Cio' e' piu' probabile nei pazienti al momento in trattamento con diuretici. Si raccomanda quindi cautela, dato che questi pazienti possono essere volume e/o sodio depleti. Se possibile, il diuretico deve essere sospeso 2-3 giorni prima di iniziare la terapia con Zestril. Nei pazienti ipertesi nei quali il diuretico non puo' essere sospeso, la terapia con Zestril deve essere iniziata con una dose di 5 mg. La funzionalita' renale ed il potassio sierico devono essere monitorati. Il successivo dosaggio di Zestril deve essere aggiustato in base alla risposta pressoria. Se necessario, la terapia diuretica puo' essere ripresa (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.5). Aggiustamenti posologici nella compromissione renale: il dosaggio nei pazienti con compromissione renale deve basarsi sulla clearance della creatinina così come segue. Clearance della creatinina (ml/min): < 10 ml/min (inclusi i pazienti dializzati); dose iniziale (mg/die): 2,5 mg*. Clearance della creatinina (ml/min): 10 -30 ml/min; dose iniziale (mg/die): 2,5-5 mg. Clearance della creatinina (ml/min): 31-80 ml/min; dose iniziale (mg/die): 5-10 mg. *Il dosaggio e/o la frequenza della somministrazione devono essere aggiustati a seconda della risposta pressoria. Il dosaggio puo' essere aumentato gradualmente finche' la pressione arteriosa non sia controllata o fino ad un massimo di 40 mg/die. Uso in pazienti ipertesi pediatrici di eta' dai 6 ai 16 anni: la dose iniziale raccomandata e' di 2,5 mg una volta al giorno in pazienti con peso da 20 a < 50 kg, e di 5 mg al giorno in pazienti con peso >=50 kg. Il dosaggio deve essere aggiustato individualmente da un massimo di 20 mg una volta al giorno in pazienti di peso dai 20 a < 50 kg, e 40 mg in pazienti di peso >=50 kg. Dosi superiori a 0,61 mg/kg (o superiori a 40 mg) non sono state studiate nei pazienti pediatrici (vedere paragrafo 5.1). In bambini con funzione renale diminuita, deve essere considerata una dose iniziale piu' bassa o intervalli per aumentare la dose. Scompenso cardiaco. Nei pazienti con scompenso cardiaco sintomatico, Zestril deve essere utilizzato come terapia aggiuntiva ai diureticie, ove appropriato, alla digitale o ai beta- bloccanti. Zestril puo' essere iniziato con una dose iniziale di 2,5 mg una volta al giorno, che deve essere somministrata sotto osservazione medica per determinarel'effetto iniziale sulla pressione sanguigna. La dose di Zestril deveessere aumentata: con incrementi non superiori ai 10 mg; ad intervalli non inferiori alle due settimane; alla dose massima tollerata dal paziente, fino ad un massimo di 35 mg una volta al giorno. L'aggiustamento della dose deve essere basato sulla risposta clinica dei singoli pazienti. Nei pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, es.pazienti con deplezione salina con o senza iponatriemia, pazienti conipovolemia o pazienti trattati con alte dosi di diuretici, queste condizioni devono essere corrette se possibile, prima della terapia con Zestril. La funzionalita' renale ed il potassio sierico devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.4). Posologia nell'infarto miocardico acuto. I pazienti devono ricevere, nel modo appropriato, i trattamenti standard raccomandati come trombolitici, aspirina e beta-bloccanti. Il gliceril trinitrato per via endovenosa o per via transdermica puo' essere impiegato insieme a Zestril. Dose iniziale (primi 3 giorni dopo l'infarto): il trattamento con Zestril puo' essere iniziato entro 24 oredall'insorgenza dei sintomi. Il trattamento non deve essere iniziato se la pressione arteriosa sistolica e' minore di 100 mmHg. La prima dose di Zestril e' di 5 mg per via orale, seguita da 5 mg dopo 24 ore, 10 mg dopo 48 ore e poi 10 mg una volta al giorno. Ai pazienti con pressione arteriosa sistolica bassa (120 mmHg o meno) all'inizio del trattamento o durante i primi 3 giorni successivi all'infarto deve essere somministrata una dose ridotta di 2,5 mg per via orale (vedere paragrafo 4.4). In caso d'insufficienza renale (clearance della creatinina < 80 ml/min), il dosaggio iniziale di Zestril deve essere aggiustato sulla base della clearance della creatinina del paziente (vedere Tabella 1). Dose di mantenimento: la dose di mantenimento e' di 10 mg una voltaal giorno. Se si verifica ipotensione (pressione arteriosa sistolica inferiore od uguale a 100 mmHg) puo' essere somministrata una dose di mantenimento giornaliera di 5 mg con riduzione temporanea a 2,5 mg, senecessario. Se si verifica una ipotensione prolungata (pressione arteriosa sistolica inferiore a 90 mmHg per piu' di un'ora) Zestril deve essere interrotto. Il trattamento deve continuare per 6 settimane e poiil paziente deve essere riesaminato. I pazienti che sviluppano sintomi di scompenso cardiaco devono continuare la terapia con Zestril (vedere paragrafo 4.2). Complicanze renali del diabete mellito. Nei pazienti ipertesi affetti da diabete mellito di Tipo 2 e nefropatia incipiente, la dose di Zestril e' 10 mg una volta al giorno che puo' essere incrementata, se necessario, fino a 20 mg una volta al giorno per raggiungere una pressione arteriosa diastolica in posizione seduta inferiore a 90 mmHg.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

AVVERTENZE

Ipotensione sintomatica. Raramente si osserva ipotensione sintomaticain pazienti con ipertensione non complicata. Nei pazienti ipertesi intrattamento con Zestril, l'ipotensione e' piu' probabile che si verifichi nel paziente con ridotta volemia ad es. per terapia diuretica, restrizione salina nella dieta, dialisi, diarrea o vomito o con ipertensione grave renina- dipendente (vedere paragrafo 4.5 e paragrafo 4.8). Ipotensione sintomatica e' stata osservata nei pazienti con insufficienza cardiaca, in presenza o meno di insufficienza renale associata. Cio' e' piu' probabile che si verifichi in quei pazienti con forme piu' gravi d'insufficienza cardiaca, come dimostrato dall'uso di dosi elevate di diuretici dell'ansa, dall'iponatriemia o da compromissione dellafunzionalita' renale. Nei pazienti con rischio aumentato d'ipotensione sintomatica, l'inizio della terapia e l'aggiustamento della dose devono essere strettamente monitorati. Analoghe considerazioni si applicano a pazienti con cardiopatia ischemica o cerebrovasculopatia in cui un'eccessiva caduta della pressione arteriosa puo' provocare un infartomiocardico o un evento cerebrovascolare. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, deve ricevere una infusione endovenosa di soluzione salina. Una rispostaipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione ad ulteriori dosi, che di solito possono essere somministrate senza difficolta', una volta che la pressione arteriosa sia aumentata dopo espansione della volemia. In alcuni pazienti con scompenso cardiaco e normali o bassi valori di pressione arteriosa, si puo' verificare un ulteriore abbassamento della pressione arteriosa con Zestril. Questo effetto e' previsto e non costituisce di solito una ragione per interrompere il trattamento. Se l'ipotensione diviene sintomatica, puo' essere necessariauna riduzione del dosaggio o l'interruzione di Zestril. Ipotensione nell'infarto acuto del miocardio. Il trattamento con Zestril non deve essere iniziato nei pazienti con infarto acuto del miocardio che sono arischio di ulteriore grave deterioramento delle condizioni emodinamiche dopo un trattamento con un vasodilatatore. Questi sono pazienti chepresentano valori di pressione arteriosa sistolica <= 100 mmHg o quelli con shock cardiogeno. Durante i primi 3 giorni successivi all'infarto, la dose deve essere ridotta se la pressione arteriosa sistolica risulta essere <= 120 mmHg. Le dosi di mantenimento devono essere ridotte a 5 mg o, temporaneamente, a 2,5 mg se la pressione arteriosa sistolica presenta valori <= 100 mmHg. Se l'ipotensione persiste (pressione arteriosa sistolica < 90 mmHg per piu' di 1 ora) Zestril deve essere interrotto. Stenosi della valvola aortica o mitralica/cardiomiopatia ipertrofica. Come per altri ACE-inibitori, Zestril deve essere somministrato con cautela nei pazienti con stenosi della valvola mitralica ed ostruzione dell'efflusso dal ventricolo sinistro come stenosi aortica ocardiomiopatia ipertrofica. Compromissione della funzionalita' renale. In caso di insufficienza renale (clearance della creatinina < 80 ml/min), il dosaggio iniziale di Zestril deve essere aggiustato sulla base della clearance della creatinina del paziente (vedere nel paragrafo 4.2) e poi in funzione della risposta del paziente al trattamento. Il controllo sistematico del potassio e della creatinina e' parte della normale pratica per questi pazienti. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, l'ipotensione che segue l'inizio della terapia con ACE-inibitori puo' portare ad un'ulteriore compromissione della funzionalita' renale. In questa situazione e' stata riportata insufficienza renale acuta, di solito reversibile. In alcuni pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in monorene, trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, sono stati osservati aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica di solito reversibili dopo interruzione della terapia. Cio' e' particolarmente probabile nei pazienti con insufficienza renale. La contemporanea presenza di ipertensione renovascolare comporta un maggior rischio di ipotensione grave e insufficienza renale. In questi pazienti il trattamento va iniziato sotto stretta sorveglianza medica, a basse dosi e accuratatitolazione della dose. Poiche' il trattamento con diuretici puo' contribuire all'instaurarsi di quanto sopra descritto, questi devono essere interrotti e la funzionalita' renale deve essere monitorata durantele prime settimane di terapia con Zestril. Alcuni pazienti ipertesi senza un'apparente patologia vascolare renale preesistente hanno sviluppato aumenti, di solito lievi e transitori, dell'azotemia e della creatinina sierica, specialmente quando Zestril e' stato somministrato in concomitanza ad un diuretico. Cio' e' piu' probabile che accada in pazienti con preesistente insufficienza renale. Puo' essere necessario ridurre il dosaggio e/o sospendere il diuretico e/o Zestril. Nell'infarto acuto del miocardio, il trattamento con Zestril non deve essere iniziato nei pazienti con evidenza di disfunzione renale, definita come concentrazione sierica di creatinina > 177 mcmol/l, e/o proteinuria > 500 mg/24h. Se si sviluppa disfunzione renale durante il trattamento conZestril (concentrazione sierica di creatinina > 265 mcmol/l, o raddoppio rispetto al valore pre- trattamento), il medico deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento. Ipersensibilita'/angioedema. E' stato raramente riportato angioedema del viso, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe, in pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, incluso Zestril. Cio' puo' avvenire in un qualunque momento durante il trattamento. In tali casi, Zestril deve essere prontamente interrotto e si deve istituire un appropriato trattamento e monitoraggio per assicurarsi della completa risoluzione dei sintomi prima di dimettere i pazienti. Anche nei casi in cui il gonfiore e' limitato alla lingua, senza sofferenza respiratoria, il paziente puo' richiedere un'osservazione prolungata poiche' il trattamento con antistaminici e corticosteroidi puo' non essere sufficiente. Molto raramente sono stati riportati eventi fatali dovuti ad angioedema associato ad edema della laringe o della lingua. Nei pazienti in cui siano interessate la lingua, laglottide o la laringe, e' probabile avere ostruzione delle vie aeree,specialmente in quelli con una storia di chirurgia alle vie aeree. Inquesti casi deve essere prontamente somministrata una terapia di emergenza. Cio' puo' includere la somministrazione di adrenalina e/o il mantenimento dell'apertura delle vie aeree. Il paziente deve essere posto sotto stretta sorveglianza medica fino a completa e prolungata risoluzione dei sintomi.

INTERAZIONI

Antipertensivi. Quando Zestril e' dato in associazione con altri agenti antipertensivi (ad es. nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori), si puo' verificare un effetto ipotensivo additivo. I datidegli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato diACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Medicinali che aumentano il rischio di angioedema. L'uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan e' controindicato poiche' aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Il trattamento concomitante di ACE-inibitori con inibitori del bersaglio della rapamicina nei mammiferi (mTOR) (ad esempio temsirolimus, sirolimus, everolimus) o inibitori della endopeptidasi neutra (NEP) (ad esempio racecadotril), vildagliptin o attivatori del plasminogeno tissutale, puo' aumentare il rischio di insorgenza di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Diuretici. L'effetto antipertensivo e' solitamente additivo quando un diuretico e' aggiunto alla terapia di un paziente in trattamento con Zestril. Nei pazienti gia' in trattamento con diuretici, specie in quelli in cui la terapia diuretica e' stata istituita di recente, si puo' verificare occasionalmente un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa quando viene aggiunto Zestril. La possibilita' di ipotensione sintomatica con Zestril puo' essere minimizzata interrompendo il diuretico prima di iniziare il trattamento con Zestril (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.2). Integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio e altri medicinali che possono aumentare i livelli di potassio sierico. Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con Zestril si puo' sviluppare iperkaliemia. I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico, particolarmente in pazienti con una funzione renale compromessa. Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare Zestril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto e' noto che trimetoprim agisca da diuretico risparmiatore del potassio come l'amiloride. L'associazione di Zestril con i farmaci sopra citati non e' pertanto raccomandata. Se e' indicato l'uso concomitante, occorreesercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Se Zestril viene dato con un diuretico disperdente potassio, l'ipopotassiemia indotta dal diuretico puo' essere migliorata. Ciclosporina. Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Eparina. Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Litio. Durante la somministrazione concomitante di litio ed ACE-inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita'. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litioed aumentare la gia' incrementata tossicita' da litio con gli ACE-inibitori. L'uso di Zestril con il litio non e' raccomandato, ma se il trattamento in combinazione risulta necessario, deve essere effettuato un attento controllo dei livelli sierici di litio (vedere paragrafo 4.4). Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) incluso acido acetilsalicilico >=3g/die. Quando gli ACE- inibitori sono somministrati simultaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (per es. acido acetilsalicilico ai regimi di dosaggio antinfiammatori, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portare un aumentato rischio di deterioramento della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale acuta e un aumento del potassio sierico, specialmente nei pazienti con scarsa funzionalita' renale pre-esistente. Questi effetti sono generalmente reversibili. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere tenuto in considerazione un monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio della terapia concomitante, ed in seguito periodicamente. Oro. Sono state riportate reazioni nitritoidi (sintomi di vasodilatazione inclusi vampate, nausea, capogiri e ipotensione, che possono essere molto gravi) piu' frequentemente in pazienti in trattamento con ACE-inibitori in seguito a somministrazione di oro iniettabile (per esempio sodio aurotiomalato). Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici. L'uso concomitante di certi prodotti medicinali anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' dar luogo ad un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa (vedere paragrafo 4.4). Simpaticomimetici. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-Inibitori. Antidiabetici. Gli studi epidemiologicihanno suggerito che la concomitante somministrazione di ACE-inibitorie di medicinali antidiabetici (insuline e ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembra avvenire piu' probabilmente durante leprime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa. Acido acetilsalicilico, trombolitici, beta-bloccanti, nitrati. Zestril puo' essere impiegato in concomitanza con acido acetilsalicilico, (alle dosi cardiologiche), trombolitici, beta bloccanti e/o nitrati.

EFFETTI INDESIDERATI

Durante il trattamento con Zestril e con altri ACE-inibitori sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune, (>=1/10), comune, (>=1/100 e <1/10), non comune, (>=1/1.000 e <1/100), raro (>=1/10.000 e <1/1.000), molto raro (<1/10.000) non nota, (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro:diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito. Molto raro:depressione midollare, anemia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi (vedere paragrafo 4.4), anemia emolitica, linfoadenopatia, malattie autoimmuni. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazione anafilattica / anafilattoide. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici. Comune: capogiri, cefalea. Non comune: alterazioni dell'umore, parestesia, vertigini, alterazioni del gusto, disturbi del sonno, allucinazioni. Raro: confusione mentale, disturbi olfattivi. Frequenza non nota: sintomi depressivi, sincope. Patologie cardiache e vascolari. Comune: effetti ortostatici (inclusa ipotensione). Non comune: infarto miocardico o evento cerebrovascolare, probabilmente secondari ad una eccessiva ipotensione nei pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni, tachicardia. Fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Non comune: rinite. Molto raro: broncospasmo, sinusite. Alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito. Non comune: nausea, dolore addominale ed indigestione. Raro:secchezza delle fauci. Molto raro: pancreatite, angioedema intestinale, epatite epatocellulare o colestatica, ittero e insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito. Raro: orticaria, alopecia, psoriasi, ipersensibilita'/edema angioneurotico: edema angioneurotico di viso, estremita', labbra, lingua, glottide, e/o laringe (vedere paragrafo 4.4). Molto raro: sudorazione, pemfigo, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, pseudolinfoma cutaneo. E'stato riportato un complesso di sintomi che puo' includere uno o piu'dei seguenti: possono verificarsi febbre, vasculite, mialgia, artralgia/artrite, positivita' degli anticorpi antinucleari (ANA), aumento della velocita' di eritrosedimentazione (VES), eosinofilia e leucocitosi, rash, fotosensibilita' e altre manifestazioni dermatologiche. Patologie renali ed urinarie. Comune: disfunzione renale. Raro: uremia, insufficienza renale acuta. Molto raro: oliguria/anuria. Patologie endocrine. Raro: sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico(SIADH). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza. Raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: fatica, astenia.Esami diagnostici. Non comune: aumento dell'urea nel sangue, aumento della creatinina sierica, aumento degli enzimi epatici, iperpotassiemia. Raro: aumento della bilirubina sierica, iponatriemia. Dati di sicurezza emersi dagli studi clinici suggeriscono che lisinopril e' generalmente ben tollerato nei pazienti pediatrici ipertesi e che il profilo di sicurezza in questo gruppo di eta' e' comparabile con quanto visto negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. L'uso degli ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli ACE inibitori e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Le evidenze epidemiologicherelativamente al rischio teratogenico in seguito all'esposizione agliACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non sono stateesaurienti; comunque non si puo' escludere un piccolo aumento del rischio. A meno che la terapia continuata con ACE inibitori non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi che abbiano unaccertato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essereimmediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con ACE inibitori, durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza, notoriamente provocafetotossicita' umana (diminuzione funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkalemia) (Vedere paragrafo 5.3). Qualora fosse avvenuta un'esposizione agli ACE inibitori dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda una valutazione ecografica della funzionalita' renale e del cranio. I bambini, le cui madri hanno assunto ACE inibitori, devono essere attentamente osservati a causa dell'ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Allattamento. Dato che non sonodisponibili informazioni sull'uso di Zestril durante l'allattamento, Zestril non e' raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativicon profili di sicurezza meglio stabiliti durante l'allattamento, specialmente durante l'allattamento di un neonato o di un bambino prematuro.

Codice: 026834034
Codice EAN:

Codice ATC: C09AA03
  • Sistema cardiovascolare
  • Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina
  • Ace inibitori non associati
  • Lisinopril
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

48 MESI

BLISTER