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ZIPRASIDONE SAN 56CPS 40MG Produttore: SANDOZ SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ZIPRASIDONE SANDOZ CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antipsicotici, derivati dell'indolo.

PRINCIPI ATTIVI

Ziprasidone (come ziprasidone cloridrato monoidrato).

ECCIPIENTI

Contenuto della capsula: lattosio monoidrato; amido pregelatinizzato;magnesio stearato. >>Rivestimento della capsula. Capsule rigide da 20mg: indaco carminio (E132); titanio diossido (E171); gelatina; acqua.Capsule rigide da 40 mg: indaco carminio (E132); titanio diossido (E171); gelatina; acqua. Capsule rigide da 60 mg: titanio diossido (E171); gelatina; acqua. Capsule rigide da 80 mg: indaco carminio (E132); titanio diossido (E171); gelatina; acqua.

INDICAZIONI

Trattamento della schizofrenia negli adulti; trattamento di episodi maniacali o misti di gravita' moderata associati al disturbo bipolare negli adulti e nei bambini ed adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni (l'efficacia nella prevenzione di episodi di disturbo bipolare non e' stata stabilita).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; prolungamento accertato dell'intervallo QT; sindrome congenita del QT lungo; recente infarto acuto del miocardio; scompenso cardiaco; aritmie trattate con medicinali antiaritmici di classe IA e III; trattamento concomitante con farmaci che prolungano l'intervallo QT, come antiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, levomatidil acetato, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina, gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindolo o cisapride.

POSOLOGIA

Adulti: la dose raccomandata nel trattamento acuto della schizofreniae della mania bipolare e' di 40 mg due volte al giorno da assumere con il cibo. La dose giornaliera potra' essere successivamente modificata in base alle condizioni cliniche del paziente, fino ad un massimo di80 mg due volte al giorno. Se indicato, la dose massima raccomandata potra' essere raggiunta gia' al 3. giorno di trattamento. E' particolarmente importante non superare la dose massima in quanto il profilo disicurezza con dosi superiori a 160 mg/die non e' stato confermato e ziprasidone e' associato a un prolungamento dell'intervallo QT correlato alla dose. Nella terapia di mantenimento della schizofrenia, i pazienti devono essere trattati con la dose minima efficace di ziprasidone;in molti casi, puo' essere sufficiente una dose da 20 mg due volte algiorno. Anziani: una dose iniziale piu' bassa non e' di solito indicata, ma deve essere considerata per quei pazienti di eta' pari o superiore a 65 anni quando necessario in base ai dati clinici. Compromissione renale: non e' richiesto un aggiustamento della dose. Compromissioneepatica: nei pazienti con insufficienza epatica devono essere prese in considerazione dosi piu' basse. >>Popolazione pediatrica. Mania Bipolare: la dose raccomandata nel trattamento degli episodi acuti della mania bipolare in pazienti pediatrici (eta' 10-17 anni) e' una singola dose da 20 mg il primo giorno di trattamento, da assumere ai pasti. Ziprasidone deve essere successivamente somministrato ai pasti in due dosi giornaliere separate e la dose deve essere titolata nell'arco di 1-2 settimane ad un regime posologico target di 120-160 mg/die nei pazienti con peso corporeo >=45 kg oppure ad un regime posologico target di60-80 mg/die per i pazienti con peso corporeo <45 kg. Le dosi successive devono essere aggiustate in base alle condizioni cliniche del singolo paziente nell'ambito di un regime posologico di 80-160 mg/die per i pazienti con peso corporeo >=45 kg, o di un regime posologico di 40-80 mg/die per i pazienti di peso <45 kg. Nell'ambito degli studi clinici e' stato consentito l'impiego di dosi asimmetriche, con dosi al mattino inferiori di 20 mg o 40 mg rispetto alle dosi serali. E' di estrema importanza non superare la massima dose calcolata sulla base del peso corporeo perche' il profilo di sicurezza con dosi superiori alla massima dose raccomandata (160 mg/die per i bambini con peso corporeo >=45 kg e 80 mg/die per i bambini di peso <45 kg) non e' stato confermato e ziprasidone e' associato ad un prolugamento dell'intervallo QT correlato alla dose. Schizofrenia: la sicurezza e l'efficacia di ziprasidone in pazienti pediatrici affetti da schizofrenia non sono state stabilite. Modo di somministrazione: le capsule devono essere prese una sola volta al giorno per il primo giorno nel caso di trattamento della mania bipolare acuta solo in pazienti pediatrici e due volte al giorno in tutti gli altri casi. Le capsule devono essere deglutite intere, con dell'acquadurante o subito dopo aver mangiato, senza essere masticate in quanto cio'puo' influenzare lamisura in cui ziprasidone viene assorbito dall'intestino.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Si deve effettuare l'anamnesi, inclusa la valutazione della storia familiare, ed un esame obiettivo al fine di identificare i pazienti per i quali il trattamento con ziprasidone non e' raccomandato. IntervalloQT: ziprasidone causa un prolungamento lieve-moderato dell'intervalloQT correlato alla dose. Ziprasidone non deve essere somministrato insieme ai medicinali che notoriamente causano un prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela in pazienti con bradicardia significativa. Gli squilibri elettrolitici, come ipopotassiemia e ipomagnesiemia, aumentano il rischio di aritmie maligne e devono quindi essere corretti prima di avviare il trattamento con ziprasidone. Prima di iniziareil trattamento in pazienti con malattie cardiache stabili si raccomanda di effettuare un controllo ECG. Se si verificano sintomi cardiaci come palpitazioni, vertigini, sincope o convulsioni, si deve prendere in considerazione la possibilita' di un'aritmia cardiaca maligna e deveessere effettuata una valutazione cardiaca, incluso un ECG. Se l'intervallo QTc e' > 500 msec, allora si raccomanda di interrompere il trattamento. Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati segnalati rari episodi di torsione di punta in pazienti con molteplici fattori di rischio confondenti che assumevano ziprasidone. Sindrome Maligna da Neurolettici (SMN): la SMN e' una sindrome rara ma potenzialmente fatale che e' stata segnalata in associazione ai medicinali antipsicotici, incluso ziprasidone. Il trattamento della SMN deve includere la sospensione immediata di tutti i medicinali antipsicotici. Gravi reazioni avverse cutanee: con l'esposizione a ziprasidone e' stata riportata la reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). La DRESS consiste nella combinazione di tre o piu' dei seguenti elementi: reazione cutanea (come rash o dermatite esfoliativa), eosinofilia, febbre, linfoadenopatia e uno o piu' complicazioni sistemiche come epatite, nefrite, polmonite, miocardite e pericardite. Altre reazioni avverse cutanee gravi, come la sindrome di Stevens-Johnson, sono stateriportate con l'esposizione a ziprasidone. Le reazioni avverse cutanee gravi sono a volte fatali. E' necessario interrompere ziprasidone qualora si manifestino gravi reazioni avverse cutanee. Discinesia Tardiva: esiste la possibilita' che, dopo un trattamento a lungo termine conziprasidone, si possano manifestare discinesia tardiva ed altre sindromi extrapiramidali ad insorgenza tardiva. E' noto che i pazienti con disturbo bipolare sono particolarmente vulnerabili a questa categoria di sintomi. Cio' si verifica piu' frequentemente quando la durata del trattamento e l'eta' aumentano. Se compaiono segni e sintomi di discinesia tardiva, si dovra' prendere in considerazione una riduzione delladose o la sospensione del trattamento con ziprasidone. Convulsioni: si raccomanda cautela nel trattamento dei pazienti con anamnesi di convulsioni. Compromissione della funzionalita' epatica: l'esperienza sui pazienti con grave insufficienza epatica e' limitata e pertanto ziprasidone deve essere impiegato con cautela in questa popolazione di pazienti. Aumento del rischio di eventi avversi cerebrovascolari in pazienti affetti da demenza: negli studi clinici randomizzati controllati verso placebo in pazienti affetti da demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi avversi cerebrovascolari. Il meccanismo di questo aumento di rischio non e' noto. Un aumento di rischio non puo' essere escluso per altri farmaci antipsicotici o per altre popolazioni di pazienti. Ziprasidone deve essere usato con cautela in pazienti che presentanofattori di rischio per l'ictus. Aumento della mortalita' in pazienti anziani affetti da demenza: i dati ottenuti da due grandi studi osservazionali hanno evidenziato un piccolo aumento del rischio di decesso negli anziani affetti da demenza in trattamento con antipsicotici rispetto a pazienti non trattati. Non vi sono dati sufficienti per dare unastima esatta della grandezza precisa di tale rischio e la causa dell'aumento del rischio non e' nota. Ziprasidone non e' autorizzato per iltrattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza. Tromboembolismo venoso: con l'uso di farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV). Prima e durante il trattamento con ziprasidone devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio di TEV e devono essere adottate misure di prevenzione poiche' i pazienti trattati con antipsicotici spesso sviluppano fattori di rischio di tromboembolismo venoso. Priapismo: casi di priapismo sono stati riportati con l'uso di antipsicotici, incluso ziprasidone. Questa reazione avversa, come con altri medicinali psicotropi, non sembraessere dose-dipendente e non e' correlata con la durata del trattamento. Iperprolattinemia: ziprasidone puo' aumentare i livelli di prolattina. Sono stati riportati disturbi quali galattorrea, amenorrea, ginecomastia e impotenza con i composti che aumentano la prolattina. L'iperprolattinemia di lunga data, quando associata a ipogonadismo puo' portare a una diminuzione della densita' ossea. Popolazione pediatrica: lasicurezza e l'efficacia di ziprasidone nel trattamento della schizofrenia non sono state valutate nei bambini e negli adolescenti. Contienelattosio.

INTERAZIONI

Non sono stati condotti studi di interazione farmacocinetica e farmacodinamica tra ziprasidone ed altri medicinali che prolungano l'intervallo QT. Non puo' essere escluso un effetto additivo di ziprasidone e questi medicinali; pertanto, ziprasidone non deve essere somministrato in associazione ai medicinali che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, levacetilmetadolo, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina, gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindolo ocisapride. Non sono stati condotti studi di interazione di ziprasidone con altri medicinali nei bambini. Medicinali che agiscono sul SNC/Alcol: a causa degli effetti primari di ziprasidone, si deve fare attenzione quando il farmaco viene assunto insieme ad altri medicinali ad azione centrale ed agli alcolici. Effetti di ziprasidone su altri medicinali: uno studio in vivo con destrometorfano non ha evidenziato una marcata inibizione del CYP2D6 in corrispondenza di concentrazioni plasmatiche inferiori del 50% a quelle ottenute con la somministrazione di ziprasidone 40 mg due volte al giorno. I dati in vitro indicano che ziprasidone puo' essere un moderato inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4. Tuttavia e' improbabile che ziprasidone possa modificare in misura clinicamente rilevante la farmacocinetica dei medicinali metabolizzati da queste isoforme del citocromo P450. Contraccettivi orali: la somministrazione di ziprasidone non ha comportato alterazioni significative della farmacocinetica dei componenti degli estrogeni (etinilestradiolo, unsubstrato del CYP3A4) o del progesterone. Litio: la somministrazione concomitante di ziprasidone non ha causato alterazioni della farmacocinetica del litio. Poiche' lo ziprasidone ed il litio sono associati adalterazioni della conduzione cardiaca, la combinazione dei due medicinali puo' costituire un rischio di interazioni farmacodinamiche, incluse le aritmie, tuttavia in studi clinici controllati, la combinazione di ziprasidone con litio non ha dimostrato un aumento del rischio clinico, rispetto al solo litio. Carbamazepina e valproato: vi sono limitati dati sulla somministrazione concomitante con stabilizzanti dell'umore quali carbamazepina. L'interazione farmacocinetica tra ziprasidone e valproato e' improbabile a causa della mancanza di vie metaboliche comuni per i due farmaci. In uno studio su pazienti, la somministrazione concomitante di ziprasidone e valproato ha mostrato che le concentrazioni medie di valproato erano entro il range terapeutico rispetto al valproato somministrato con placebo. Effetti di altri medicinali su ziprasidone: il ketoconazolo (400 mg/die), inibitore del CYP3A4, ha aumentato le concentrazioni sieriche di ziprasidone in misura < 40%. Le concentrazioni sieriche di S-metil-diidroziprasidone e ziprasidone sulfossido, in corrispondenza del Tmax previsto di ziprasidone, sono aumentate rispettivamente del 55% e del 8%. Non e' stato osservato un ulteriore prolungamento dell'intervallo QTc. E' improbabile che le alterazioni farmacocinetiche dovute alla somministrazione concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 possano avere un'importanza clinica e pertantonon e' necessario un aggiustamento della dose. I dati in vitro indicano che ziprasidone e' un substrato della glicoproteina P (P-gp). La rilevanza in vivo non e' nota, tuttavia la somministrazione concomitantecon noti inibitori della P-gp, come verapamil, antibiotici macrolidi,chinidina, itraconazolo e ritonavir puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di ziprasidone. La somministrazione concomitante con induttori della P-gp come la rifampicina e erba di San Giovannipuo' causare una diminuzione delle concentrazioni di ziprasidone. Cio' deve essere tenuto in considerazione in caso di somministrazione concomitante. Carbamazepina: la terapia con carbamazepina 200 mg b.i.d. per 21 giorni ha causato una riduzione di circa il 35% nell'esposizionea ziprasidone. Antiacidi: la somministrazione di dosi multiple di antiacidi contenenti alluminio e magnesio o di cimetidina non ha alteratoin maniera clinicamente significativa la farmacocinetica di ziprasidone a stomaco pieno. Medicinali serotoninergici: in casi isolati sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica associati dal punto divista temporale all'uso terapeutico di ziprasidone in combinazione con altri medicinali serotoninergici come gli SSRI. La sindrome serotoninergica puo' essere caratterizzata da: confusione, agitazione, febbre,sudorazione, atassia, iperreflessia, mioclono e diarrea. Legame proteico: ziprasidone si lega ampiamente alle proteine plasmatiche. Il legame di ziprasidone alle proteine plasmatiche in vitro non e' risultato alterato da warfarin o propranololo, due farmaci altamente legati alleproteine, ne' ziprasidone ha alterato il legame di questi farmaci nelplasma umano. Pertanto, la potenziale interazione di spiazzamento trafarmaci con ziprasidone e' improbabile.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse piu' comuni negli studi clinici sulla schizofrenia sono state sedazione e acatisia. Negli studi clinici sulla mania bipolare le reazioni avverse piu' comuni sono state sedazione, acatisia, disturbi extrapiramidali e capogiri. Di seguito sono riportati gli eventi avversi che si sono verificati negli studi a breve termine sulla schizofrenia (4-6 settimane) condotti con dose fissa e negli studi a breve termine sulla mania bipolare (3 settimane) condotti con dose flessibile e per i quali e' stata stabilita una correlazione probabile o possibile con ziprasidone e che si sono verificati con un'incidenza superiore al placebo. Ulteriori effetti indesiderati riportati nella fase di commercializzazione del prodotto sono riportati in corsivo nella lista seguente come frequenza "non nota". Tutte le reazioni avverse sonoclassificate per classe e frequenza, come definito di seguito: molto comune (>= 1/10) comune (>=1/100 < 1/10) non comune (>=1/1.000 < 1/100) raro (>= 1/10.000 < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000) non nota. Le reazioni avverse elencate di seguito possono anche essere associate allamalattia di base e/o all'impiego di farmaci concomitanti. Infezioni einfestazioni. Raro: rinite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: linfopenia, aumento della conta degli eosinofili. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell'appetito; raro: ipocalcemia. Disturbi psichiatrici. Comune: irrequietezza; non comune: agitazione, ansia, senso di soffocamento, incubi; raro: attacchi di panico, sintomi depressivi, bradifrenia, appiattimento dell'affettivita', anorgasmia; non nota: insonnia; mania/ipomania. Patologie del sistema nervoso. Comune: distonia, acatisia, disturbi extrapiramidali, parkinsonismo (inclusi rigidita' a ruota dentata, bradicinesia, ipocinesia), tremori, capogiri, sedazione, sonnolenza, cefalea; non comune: convulsioni tonico-cloniche generalizzate, discinesia tardiva, discinesia, scialorrea, atassia, disartria, crisi oculogire, disturbi dell'attenzione, ipersonnia, ipoestesia, parestesia, letargia; raro: torcicollo, paresi, acinesia, ipertonia, sindrome delle gambe senza riposo; non nota: sindrome neurolettica maligna; sindrome da serotonina; caduta muscolare del viso. Patologie dell'occhio. Comune: offuscamento della vista; non comune: fotofobia; raro: ambliopia, disturbi della vista, prurito agli occhi, secchezza oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito; raro: dolore alle orecchie. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia; raro: prolungamento dell'intervallo QT corretto rilevato all'elettrocardiogramma; non nota: torsione di punta. Patologie vascolari. Non comune: crisi ipertensive, ipertensione, ipotensione ortostatica, ipotensione; raro: ipertensione sistolica, ipertensione diastolica, pressione arteriosa instabile; non nota: sincope, tromboembolismo venoso (inclusa embolia polmonare e trombosi venosa profonda). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, mal di gola; raro: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, stipsi, dispepsia, secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare; non comune: diarrea, disfagia, gastrite, disturbi gastrointestinali, edema della lingua, lingua spessa, flatulenza; raro: reflusso gastroesofageo, feci molli. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; raro: alterazione dei test di funzionalita' epatica. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, eruzione cutanea, eruzione maculo-papulare, acne; raro: psoriasi, dermatite allergica, alopecia, edema del viso, eritema, eruzione papulare, irritazione cutanea; non nota: ipersensibilita', angioedema, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: rigidita' muscoloscheletrica; non comune: disturbi muscoloscheletrici, crampi muscolari, dolore delle estremita', rigidita' delle articolazioni; raro: trisma. Patologie renali e urinarie. Raro: incontinenza urinaria, disuria; non nota: enuresi. Gravidanza, puerperio e condizioni prenatali. Non nota: sindrome daastinenza neonatale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disfunzione erettile, aumento dell'erezione, galattorrea,ginecomastia; non nota: priapismo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, stanchezza; non comune: disturbi al torace, andatura alterata, dolore, sete; raro: piressia, sensazione di caldo. Esami diagnostici. Raro: aumento della lattato deidrogenasi nel sangue. Effetti Popolazione pediatrica e adolescenziale affetta da mania bipolare e adolescenti con schizofrenia: in uno studio sul disturbo bipolare controllato con placebo (eta' 10-17anni), le reazioni avverse piu' frequenti (segnalate con una frequenza> 10%) sono state sedazione, sonnolenza, mal di testa, stanchezza, nausea e vertigini. In uno studio sulla schizofrenia controllato con placebo (eta' 13-17 anni), le reazioni avverse piu' frequenti (segnalate con una frequenza> 10%) sono state sonnolenza e disturbi extrapiramidali. La frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse in questi soggetti erano generalmente simili a quelli negli adulti con disturbo bipolare o schizofrenia che erano stati trattati con ziprasidone. Negli studi clinici sul disturbo bipolare e schizofrenia condotti in pazienti pediatrici, ziprasidone e' stato associato ad un prolungamento dell'intervallo QT da lieve a moderato, correlato alla dose, simile a quello osservato nella popolazione adulta. Convulsioni tonico-clonichee ipotensione non sono state riportate negli studi clinici sui pazienti pediatrici con disturbo bipolare trattati con placebo. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggiocontinuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gli studi sulla tossicita' riproduttiva hanno evidenziato effetti avversi a carico del processo riproduttivo ai dosaggi associati a tossicita' materna e/o sedazione. Non sono stati riscontrati segni di teratogenicita'. Non sono stati effettuati studi sulle donne in gravidanza. Pertanto, si deve consigliare alle donne in eta' fertile in trattamentocon ziprasidone di fare uso di un adeguato metodo di contraccezione. Poiche' l'esperienza clinica e' limitata, si raccomanda di non somministrare ziprasidone durante la gravidanza a meno che i benefici previsti per la madre giustifichino i potenziali rischi per il feto. Classe degli antipsicotici: i neonati esposti agli antipsicotici (incluso ziprasidone) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali e/o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono statesegnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza,stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati devono essere attentamente monitorati. Ziprasidone non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Se e' necessaria l'interruzione durante la gravidanza, non deve essere improvvisa. Non e' noto se ziprasidone venga escreto nel latte materno. Pertanto, le pazienti in trattamento con ziprasidone non devono allattare. Se il trattamento e' necessario, l'allattamento deve essere sospeso.

Codice: 041339161
Codice EAN:

Codice ATC: N05AE04
  • Sistema nervoso
  • Psicolettici
  • Antipsicotici
  • Derivati dell'indolo
  • Ziprasidone
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE RIGIDE

24 MESI

BLISTER