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ZOLADEX SC 1SIR 3,6MG RP Produttore: ASTRAZENECA SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ZOLADEX 3,6 MG IMPIANTO A RILASCIO PROLUNGATO PER USO SOTTOCUTANEO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine.

PRINCIPI ATTIVI

La siringa preriempita contiene principio attivo: goserelin acetato 3,6 mg calcolato come base peptidica al 100%. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Copolimero lattide/glicolide.

INDICAZIONI

Trattamento del carcinoma della prostata e dei suoi secondarismi, in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone. Carcinoma della mammella in donne in pre - e perimenopausa in cui risultaindicato il trattamento ormonale. Endometriosi genitale ed extragenitale (stadi I-IV). Assottigliamento endometriale: ZOLADEX 3,6 mg e' somministrato per quattro settimane, entro due settimane dall'intervento chirurgico, dopo il secondo impianto. Fibromi uterini. Terapia prechirurgica; della durata di tre mesi; degli interventi di miomectomia e isterectomia nella paziente metrorragica; trattamento prechirurgico; della durata di un mese; degli interventi di ablazione endometriale e di resezione dei setti endouterini per via isteroscopica. Trattamento della infertilita' della donna in associazione alle gonadotropine (HMG, HCG, FSH) nei protocolli di induzione dell'ovulazione.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: una iniezione sottocutanea di ZOLADEX 3,6 mg, a livello della parete addominale anteriore, ogni 28 giorni. Endometriosi:la durata del trattamento per l'endometriosi deve essere di soli 6 mesi, poiche' ad oggi non sono disponibili dati per periodi di trattamento piu' lunghi. Il trattamento non deve essere ripetuto per le implicazioni sulla perdita della densita' minerale ossea. L'aggiunta di una terapia ormonale sostitutiva (un estrogeno e un progestinico somministrati quotidianamente), nelle pazienti in trattamento con ZOLADEX per endometriosi, ha mostrato di ridurre la perdita della densita' minerale ossea e i sintomi vasomotori. Assottigliamento endometriale: per l'usonell'assottigliamento endometriale: trattamento di 4 o 8 settimane. La seconda iniezione puo' essere necessaria per pazienti con utero di ampie dimensioni o per permettere una flessibilita' nei tempi della chirurgia. Fibromi uterini: per le donne che sono anemiche a causa dei fibromi uterini: una iniezione sottocutanea di ZOLADEX 3,6 mg con l'integrazione di un trattamento con ferro puo' essere somministrata fino a tre mesi prima dell'intervento chirurgico. Riproduzione assistita: ZOLADEX 3,6 mg viene somministrato per indurre la desensibilizzazione ipofisaria, come definita dai livelli sierici di estradiolo simili a quelli osservati nella fase follicolare precoce (circa 150 pmol/l). Questoavviene solitamente tra 7 e 21 giorni. Quando la desensibilizzazione recettoriale ipofisaria e' raggiunta, viene iniziata l'induzione dellasuperovulazione (stimolazione ovarica controllata) con gonadotropine.La desensibilizzazione raggiunta con un agonista a rilascio prolungato e' piu' costante, indicando che, in alcuni casi, potrebbe esserci un'aumentata richiesta di gonadotropina. Allo stadio appropriato di sviluppo follicolare, la gonadotropina viene sospesa e viene somministratala gonadotropina corionica umana (hCG) per indurre l'ovulazione. Il monitoraggio del trattamento, il recupero oocitario e le tecniche di fecondazione sono eseguiti secondo le normali procedure delle singole cliniche. Pazienti con danno renale: non e' necessario alcun adeguamentodella posologia in pazienti con danno renale. Pazienti con insufficienza epatica: non e' necessario alcun adeguamento della posologia in pazienti con insufficienza epatica. Pazienti anziani: non e' necessario alcun adeguamento della posologia nei pazienti anziani. Popolazione pediatrica: ZOLADEX non e' indicato per l'uso nei bambini. Modo di somministrazione: si deve prestare cautela durante la somministrazione di ZOLADEX nella parete addominale anteriore a causa della vicinanza dellasottostante arteria epigastrica inferiore e delle sue diramazioni. Prestare particolare attenzione quando si somministra ZOLADEX a pazienticon BMI basso e/o che sono in trattamento con medicinali anticoagulanti (vedere paragrafo 4.4). Per una corretta somministrazione di ZOLADEX, seguire le istruzioni riportate sulla busta/astuccio.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

AVVERTENZE

ZOLADEX 3,6 mg non e' indicato per l'uso nei bambini, poiche' sicurezza ed efficacia non sono state stabilite in questo gruppo di pazienti.Uomini: l'impiego di ZOLADEX 3,6 mg, in pazienti a particolare rischio di sviluppare ostruzione ureterica o compressione del midollo spinale, deve essere valutato con cautela ed i pazienti devono essere seguiti attentamente durante il primo mese di terapia. Si deve prendere in considerazione l'uso iniziale di un antiandrogeno (per es. ciproterone acetato 300 mg al giorno per tre giorni prima e tre settimane dopo l'inizio della terapia con ZOLADEX) all'avvio della terapia con analoghi dell'LHRH, poiche' e' stato riportato che questo previene le possibiliconseguenze dell'iniziale innalzamento del testosterone sierico. In caso di presenza o di sviluppo di compressione del midollo spinale o didanno renale secondario a ostruzione ureterica, deve essere istituitoil trattamento standard specifico per queste complicazioni. L'uso degli agonisti dell'LHRH puo' causare una riduzione della densita' minerale ossea. Negli uomini, dati preliminari suggeriscono che l'uso di bifosfonati in associazione ad agonisti dell'LHRH puo' ridurre la perditaminerale ossea. Particolare cautela e' necessaria per i pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per osteoporosi (per es. abuso cronico di alcol, fumatori, terapia a lungo termine con anticonvulsivanti o corticoidi, anamnesi familiare di osteoporosi). Sono stati riportati cambiamenti dell'umore, compresa depressione. I pazienti con depressione nota ed i pazienti con ipertensione devono essere monitorati con attenzione (AT). Nei pazienti sottoposti a trattamento con agonisti del GnRH, come Zoladex, vi e' un aumento del rischio di depressione incidente (che puo' essere grave). Di conseguenza i pazienti devono essere opportunamente informati e trattati in maniera appropriata in caso di sintomi. Si e' osservata una riduzione della tolleranza al glucosio in uomini a cui sono stati somministrati agonisti dell'LHRH. Cio' si puo' manifestare sotto forma di diabete o di perdita del controllo glicemico in chi e' affetto da diabete mellito pre-esistente. Si deve percio' prendere in considerazione un monitoraggio della glicemia. In uno studio farmacoepidemiologico con agonisti LHRH utilizzati nel trattamento delcarcinoma prostatico sono stati osservati infarto del miocardio e insufficienza cardiaca. Il rischio sembra essere aumentato quando utilizzati in combinazione con anti-androgeni. La terapia di deprivazione androgenica puo' prolungare l'intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell'intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l'intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con ZOLADEX 3,6 mg i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilita' di Torsioni di punta. Con ZOLADEX sono state riportate lesioni nella sededi iniezione, inclusi casi di dolore, ematoma, emorragia e danni vascolari. Monitorare i pazienti affetti, per i segni e i sintomi di emorragia addominale. In casi molto rari, errori nella somministrazione hanno causato danni vascolari e shock emorragico che hanno richiesto trasfusioni e intervento chirurgico. Prestare particolare attenzione quando si somministra ZOLADEX a pazienti con BMI basso e/o che sono in trattamento con medicinali anticoagulanti (vedere paragrafo 4.2). Donne. Carcinoma mammario; riduzione della densita' minerale ossea: l'uso degli agonisti dell'LHRH puo' causare una riduzione della densita' minerale ossea Dopo due anni di trattamento per carcinoma mammario allo stadio iniziale, la perdita media della densita' minerale ossea e' stata del 6,2% e dell'11,5% rispettivamente al collo del femore e alla spina lombare. Questa perdita ha mostrato di essere parzialmente reversibile ad un anno di follow up dall'interruzione del trattamento con un recupero rispetto ai valori basali del 3,4% e del 6,4% rispettivamente al collo del femore e alla spina lombare, benche' tale recupero sia basatosu dati molto limitati. Nella maggior parte delle donne, i dati attualmente disponibili suggeriscono che un recupero della perdita ossea siverifica dopo l'interruzione della terapia. Dati preliminari suggeriscono che l'uso di ZOLADEX in associazione a tamoxifene in pazienti concancro mammario possa ridurre la perdita minerale ossea. Patologie benigne; perdita della densita' minerale ossea: l'uso di agonisti dell'LHRH puo' causare una riduzione della densita' minerale ossea mediamente dell'1% al mese durante un periodo di trattamento di sei mesi. Ogni riduzione della densita' minerale ossea del 10% e' correlata con un aumento di due o tre volte del rischio di frattura. Nella maggior parte delle donne, i dati attualmente disponibili suggeriscono che un recupero della perdita ossea si verifica dopo l'interruzione della terapia. Nelle pazienti che assumono ZOLADEX per il trattamento dell'endometriosi, l'aggiunta di una terapia ormonale sostitutiva (un estrogeno e un progestinico somministrati quotidianamente), ha mostrato di ridurre laperdita della densita' minerale ossea e i sintomi vasomotori. Non sono disponibili dati specifici per le pazienti con osteoporosi stabilitao con fattori di rischio per osteoporosi (per es. abuso cronico di alcol, fumatori, terapia a lungo termine con farmaci che riducono la densita' minerale ossea, per es. anticonvulsivanti e corticoidi, anamnesifamiliare di osteoporosi, malnutrizione, per es. anoressia nervosa). Poiche' la riduzione della densita' minerale ossea puo' essere piu' dannosa in queste pazienti, il trattamento con ZOLADEX deve essere valutato su base individuale ed iniziato solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Devono essere prese in considerazione misure addizionali per contrastare la perdita di densita' minerale ossea. Sanguinamento da sospensione: durante la fase iniziale del trattamento con ZOLADEX alcune donne possono manifestare sanguinamento vaginale di durata ed intensita' variabile. Il sanguinamento vaginale, se compare si manifesta generalmente nel corso del primo mese dall'inizio della terapia.

INTERAZIONI

Poiche' il trattamento di deprivazione androgenica puo' prolungare l'intervallo QT, deve essere attentamente valutato l'uso concomitante diZOLADEX 3,6 mg con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Le seguenti categorie di frequenza per le reazioni avverse al farmaco(ADRs) sono state calcolate sulla base dei report provenienti dagli studi clinici effettuati con ZOLADEX e dai dati di post-commercializzazione. In questa sezione gli effetti indesiderati sono definiti come segue. Molto comune: (>= 1/10), comune: (>=1/100, <1/10), non comune: (>= 1/1.000, < 1/100), raro: (>= 1 / 10.000, < 1/1.000), molto raro: (< 1/10.000), non nota: (la frequenza non puo' essere definita sulla basedei dati disponibili). ZOLADEX 3,6 mg reazioni avverse al farmaco elencate secondo la frequenza e la Classificazione per Organi e Sistemi (SOC). Uomini. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Molto raro: tumore ipofisario; non nota: n/a. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' al farmaco; raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Molto raro: emorragia ipofisaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuitatolleranza al glucosio^b; non comune: n/a. Disturbi psichiatrici. Molto comune: diminuzione della libido^a; comune: cambiamenti di umore, depressione; molto raro: disturbi psicotici. Patologie del sistema nervoso. Comune: parestesia, comune: compressione del midollo spinale, comune: n/a. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca^f, infarto del miocardio^f; non nota: prolungamento dell'intervallo qt (vedereparagrafi 4.4 e 4.5). Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore^a; comune: pressione sanguigna anormale^c. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: iperidrosi^a; comune: eruzione cutanea^d; non nota: alopecia^h. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore osseo^e, comune: (vedere non comune); non comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: ostruzione dell'uretere. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: disfunzione erettile; molto comune: n/a, molto comune: n/a; comune: ginecomastia; non comune: dolorabilita' mammaria; raro: n/a, raro: n/a. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: (vedere comune); comune: n/a, comune: reazioni al sito di iniezione. Esami diagnostici. Comune: diminuita densita' ossea, aumento del peso. Donne. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Molto raro: tumore ipofisario; non nota: degenerazione di fibromi uterini. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' al farmaco; raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Molto raro: emorragia ipofisaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: n/a; non comune: ipercalcemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: diminuzione della libido^a; comune: umore alterato, depressione; molto raro: disturbi psicotici. Patologie del sistema nervoso. Comune: parestesia,comune: n/a, comune: cefalea. Patologie cardiache. Comune: n/a; non nota: prolungamento dell'intervallo qt (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore^a; comune: pressione sanguigna anormale^c. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: iperidrosi^a, acne^i; comune: eruzione cutanea, alopecia^g; non nota: (vedere comune). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: n/a, comune: artralgia; non comune: (vedere comune). Patologie renali e urinarie. Non comune: n/a. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: n/a; molto comune: secchezza vulvovaginale, molto comune: ingrandimento del seno; comune: n/a; non comune: n/a; raro: cisti ovariche, raro: sindrome da iperstimolazione ovarica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni al sito di iniezione; comune: ingrossamento tumorale, dolore tumorale, comune:(vedere molto comune). Esami diagnostici. Comune: diminuita densita' ossea, aumento del peso. ^a questi sono effetti farmacologici che raramente richiedono la sospensione della terapia. Iperidrosi e vampate dicalore possono continuare dopo l'interruzione di Zoladex. ^b E' stataosservata una riduzione della tolleranza al glucosio negli uomini in trattamento con LHRH agonisti. Cio' puo' manifestarsi con diabete o calo del controllo glicemico nei pazienti con diabete mellito pre-esistente. ^c Questi effetti possono manifestarsi come ipotensione o ipertensione, e sono stati osservati occasionalmente in pazienti trattati conZOLADEX. Tali variazioni sono generalmente transitorie, e si risolvono durante il proseguimento della terapia o dopo la sospensione del trattamento con ZOLADEX. Raramente tali variazioni hanno richiesto l'intervento medico, inclusa la sospensione del trattamento con ZOLADEX. ^d Questi effetti sono generalmente di natura lieve, e regrediscono spesso senza interruzione della terapia. ^e Inizialmente, i pazienti con carcinoma della prostata possono manifestare un aumento temporaneo del dolore osseo, che puo' essere trattato sintomaticamente. ^f Osservato in uno studio farmaco-epidemiologico sugli LHRH agonisti utilizzati neltrattamento del carcinoma prostatico. Il rischio appare aumentato quando utilizzato in associazione con antiandrogeni. ^g Perdita dei capelli e' stata riportata nelle donne, comprese le pazienti giovani trattate per condizioni benigne. Solitamente si verifica in modo lieve ma occasionalmente puo' essere grave. ^h Particolarmente perdita dei peli corporei, effetto atteso dalla riduzione dei livelli di androgeni. ^i Nella maggior parte dei casi e' stata segnalata acne entro un mese dopol'inizio di Zoladex. Esperienza post-marketing In un ridotto numero di casi, l'uso di ZOLADEX e' stato associato alla comparsa di variazioni nel conteggio delle cellule ematiche, disfunzione epatica, embolia polmonare e polmonite interstiziale. In aggiunta, nelle donne trattate per patologie ginecologiche benigne sono state riportate le seguenti reazioni avverse: acne, cambiamento dei peli del corpo, secchezza cutanea, aumento ponderale, aumento del colesterolo sierico, vaginite, perdite vaginali, nervosismo, disturbi del sonno, stanchezza, edema periferico, mialgia, crampi ai polpacci, nausea, vomito, diarrea, stipsi, dolore addominale, alterazione della voce. Inizialmente, le pazienti concarcinoma della mammella possono manifestare un aumento temporaneo dei segni e dei sintomi, che puo' essere trattato sintomaticamente. Raramente, le pazienti affette da carcinoma della mammella con metastasi hanno sviluppato ipercalcemia all'inizio della terapia. In presenza di sintomi indicativi di ipercalcemia (ad esempio sete), l'ipercalcemia deve essere esclusa. Raramente, alcune donne possono raggiungere la menopausa durante il trattamento con analoghi dell'LHRH e a terapia ultimata, possono non riprendere il ciclo mestruale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: ZOLADEX non deve essere usato in gravidanza in quanto vi e' il rischio teorico di aborto o di anomalie fetali a seguito della somministrazione di agonisti dell'LHRH durante la gravidanza. Prima deltrattamento, le donne potenzialmente fertili devono essere sottopostead attenti controlli per escludere una gravidanza in atto. Durante iltrattamento devono essere adottati metodi contraccettivi non ormonali. Tali metodi devono essere mantenuti fino alla ripresa del ciclo mestruale (vedere anche l'avvertenza relativa alla ripresa del ciclo mestruale riportata nel paragrafo 4.4). Prima dell'utilizzo di ZOLADEX 3,6 mg per un trattamento di fecondazione assistita deve essere esclusa una gravidanza in atto. Quando ZOLADEX viene utilizzato in questi casi, non ci sono evidenze cliniche che suggeriscano una connessione causaletra l'uso di ZOLADEX e anomalie dello sviluppo oocitario o della gravidanza o del parto. Allattamento: l'impiego di ZOLADEX non e' raccomandato durante l'allattamento.

Codice: 026471019
Codice EAN:

Codice ATC: L02AE03
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Terapia endocrina
  • Ormoni e sostanze correlate
  • Analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine
  • Goserelin
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: IMPIANTO RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA MONODOSE

IMPIANTO RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

SIRINGA MONODOSE